Arriverà ufficialmente questa sera, 14 febbraio, su Sky Atlantic e Now Tv, ZeroZeroZero, la serie televisiva tratta dal romanzo-inchiesta di Roberto Saviano edito da Feltrinelli (autore di Gomorra e La Paranza Dei Bambini), creata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz e diretta dallo stesso Sollima, Janus Metz e Pablo Trapero. La serie è una produzione Cattleya e Bartlebyfilm in partner con Sky, Amazon e Canal + definita da Sky come “Un crime on the road sulle rotte globali del traffico della cocaina”. Grazie a Sky abbiamo avuto il piacere di assistere alla proiezione in anteprima dei primi due episodi della serie che era stata già presentata in anteprima alla 76° edizione della Mostra Del Cinema di Venezia nel 2019.

Guadando la serie, lo spettatore compie un viaggio insieme ad un carico di cocaina, dal momento della sua creazione in Messico al momento della vendita ad un clan della ‘Ndrangheta. La serie segue le azioni di tutti coloro che entrano in contatto con il carico, dai produttori agli intermediari ai compratori, portando alla luce i legami che si instaurano tra queste figure e come questi siano labili nel momento in cui qualcosa va storto, dove tutti inesorabilmente sono a rischio della loro stessa vita.

ZeroZeroZero, già dai primi due episodi, si configura come un “kolossal” della serialità televisiva, non solo italiana, ma anche internazionale. Girata in tre continenti diversi (America, Europa, Asia) e recitata in sei lingue tra cui il wolof e l’arabo ha visto il coinvolgimento totale di più di mille persone di troupe, diecimila comparse e 148 giorni di riprese per un totale di 8 episodi dalla durata di un’ora ciascuno circa. La serie è tratta dal romanzo-inchiesta di Roberto Saviano, che compare tra i produttori. Lo stesso scrittore, in una nota ha dichiarato: “La coca è come un fiume impetuoso che scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall’Africa, e si dirama ovunque. A questo fiume ho dato una voce e un nome e questo è: ZeroZeroZero”. Fondamentale è il parallelismo con il “fiume” che viene mostrato anche nella sigla della serie, una sigla solenne accompagnata da una potente musica curata da Mogwai che si è occupato anche dell’intera colonna sonora.

Sicuramente dal respiro molto più internazionale, ZeroZeroZero, segue una strada che era già stata aperta da serie dal calibro di Romanzo Criminale e Gomorra, che hanno colpito la serilità televisiva italiana, innalzandola a dei prodotti che non hanno nulla da invidiare alle grandi produzioni statunitensi. Questo nuovo prodotto però, non si limita a raccontare una verità italiana, ma vuole approfondire e analizzare una realtà mondiale che passa anche per l’Italia. Essendo la sceneggiatura tratta da un reportage narrativo, la serie che ha comunque un tono quasi documentaristico, ha voluto inserire al suo interno una serie di personaggi fittizi che muovessero i fili della narrazione, in modo da renderla ancora più dinamica di quanto già il “viaggio on the road” non sia. La narrazione si fa corale e tra gli interpreti principali sono presenti i membri della famiglia americana Lynwood: Edward, Emma e Chris (interpretati rispettivamente da Gabriel Byrne, Andrea Riseborough e Dane DeHaan). La famiglia gestisce una prestigiosa compagnia di navigazione, ma la loro vera fonte di guadagno è il traffico di cocaina.

Il sergente dell’esercito messicano Manuel Contreras interpretato da Harold Torres, impegnato nella lotta contro i cartelli messicani e mosso da una profonda spiritualità. Per ultimi ma non per importanza i membri del clan calabrese Don Minu La Piana (Adriano Chiaramida) e suo nipote Stefano La Piana (Giuseppe De Domenico).

Solo dai primi due episodi, è possibile notare quanto accurata sia la ricostruzione di un mondo così corrotto, ma anche così reale e più vicino di quanto ci si può aspettare. Come per altri prodotti televisivi come Narcos di Netflix o L’Amica Geniale di Rai o la più vicina per tematica Gomorra, anche ZeroZeroZero è caratterizzata da un plurilinguismo e dal dialetto. E’ infatti recitata in inglese, in spagnolo, in italiano (e in dialetto calabrese) in francese, in arabo e in wolof. Proprio questa moltitudine di lingue permette allo spettatore di entrare ancora più in contatto con l’azione narrata e con la veridicità di ciò che si racconta. La serie in è stata doppiata in italiano ma noi ci sentiamo di consigliarne la visione in lingua originale per apprezzare ogni sfumatura.

La regia dei primi due episodi è affidata a Stefano Sollima che aveva già dimostrato un’ottima dimestichezza con la macchina da presa sia in prodotti televisivi come Gomorra o Romanzo Criminale, sia in quelli cinematografici come Soldado o Suburra. Il taglio ricorda da vicino il cinema verità, che mostra senza alcun filtro ciò che succede; non mancano quindi scene di particolare violenza mostrate in modo esplicito. Allo stesso tempo però, aiutata anche da un montaggio davvero ben costruito, si è optato per una narrazione con una temporalità non canonica. Sono continui i flashback e i flash forward e addirittura la ripetizione di alcune scene però viste da diversi punti di vista. Il che vuole permettere allo spettatore di identificarsi in ogni membro che per un motivo o per un altro entra in contatto con il carico di droga.

I rimi due episodi sono senz’altro riusciti a conquistarci, non vediamo l’ora di poter continuare la visione della serie completa!


ZeroZeroZero andrà in onda a partire dal 14 febbraio su Sky Atlantic e Now Tv. Sarà poi disponibile su Sky On Demand. La serie si compone di 8 episodi e ne verranno mandati in onda due a settimana. Di seguito potete visionare il trailer della serie:

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