DC Comics – Best of the Week #1

0

Questa sarà una rubrica settimanale in cui parleremo delle migliori uscite singole Statunitensi per DC Comics e che non hanno avuto review singola.

Oggi prendiamo in esame quelle che, dal nostro punto di vista, sono le migliori uscite del 14 settembre 2016.

[L’ARTICOLO PUO’ CONTENERE SPOILER]


deathstroke-2016-002-000

 

Deathstroke #2 di Christopher Priest e Carlo Pagulayan

La serie sul mercenario più letale del DCU è stata una gradita sorpresa , non ci avrei scommesso un euro, ma invece Priest crea una storia molto interessante e che riscrive le origini di Deathstroke cancellando tutto quel pattume fatto nel New 52. Le trame a sfondo politico continuano a muoversi tra spie e letali organizzazioni, Slade e il ritrovato Wintergreen stanno per spingersi in un territorio che ben conoscevano , ma che ora è cambiato, le regole del gioco sono cambiate e la famiglia che ha sempre lasciato una macchia sul suo curriculum sta tornando a galla e si sa le figlie sono le preferite dai padri.

 


superwoman-2016-002-002

 

Superwoman #2 di Phil Jimenez

Aspettare un mese tra un numero e l’altro è veramente estenuante, anche su questa testata non avrei scommesso un euro eppure è stata una ben più che gradita sorpresa. Possiamo dire che qui Jimenez si concentra sul cast tutto al femminile di Metropolis da Lana Lang(nuova Superwoman) a Maggie Sawyer,appena tornata al Metropolis Police Departiment. Una trama non troppo complicata anzi abbastanza semplice ma che promette grandi risvolti sul DC Rebirth, infatti ora Lana vede Lois nei suoi incubi intrappolata da qualche parte, che sia un segno? Che tutto quello che stanno passando sia parte di un disegno più grande? Ora sarà dura aspettare il numero 3.


wonder-woman-2016-006-000b

 

Wonder Woman #6 di Greg Rucka e Nicola Scott

Greg Rucka e Nicola Scott continuano sulla scia dei primi numeri legati a , Year One, mostrando una Diana, non Wonder Woman, ma ancora ragazza inesperta e spaventata dal mondo degli uomini.  In questo numero non succede molto e la trama di Anno Uno sembra andare più a rilento di quella di The Lies, probabilmente causata dal mio interesse maggiore verso la trama principale del Rebirth. Nonostante tutto i disegni di Scott danno quel sense of wonder alla testata che non guasta e la fa piazzare nettamente tra le testate più ispirate del DC Rebirth.

 


 

Lascia un commento