Si è conclusa la quinta stagione di Billions, stagione che, interrotta dal Covid sul più bello, si è vista modificare i piani e ha dovuto tirare i remi in barca e cercare di correggere il tiro iniziato nei primi episodi a causa sia di fattori esterni che interni alla serie, come il non più segreto abbandono di Damian Lewis. Vediamo dunque come si è comportata questa stagione al netto di tutti i problemi.
La stagione riprende dal finale della scorsa, in cui il rapporto tra Chuck (Paul Giamatti) e Axe (Damian Lewis) è profondamente cambiato ed il primo è sempre più teso per la separazione con Wendy (Maggie Siff). Come se non bastasse, la Axe Capital e la Taylor Mason Capital sono in aperto contrasto, a causa della testardaggine di Mason (Asia Kate Dillon). Chuck troverà così terreno fertile per imbastire un nuovo caso contro Axe e dovrà anche scontrarsi con il nuovo miliardario, Mike Prince (Corey Stoll).
Dopo la breve parentesi da alleati dalla scorsa stagione che aveva come obiettivo quello di eliminare Jeffcoat (Clancy Brown), Axe e Chuck tornano rivali, e la battaglia non è mai stata così agguerrita, soprattutto con Wendy, sempre più vicina ad Axe ed ai suoi interessi economici. I due giganti che hanno smosso mari e monti per farsi la guerra tornano a scuotere il terreno stesso che pestano con le suole delle scarpe per interessi puerili come machismo e altri dei tanti mali per i quali vengono additati gli uomini potenti. Come se non bastasse, si aggiunge al quadro anche Mike Prince, interpretato da Corey Stoll; rivale della finanza di Bobby che stavolta è riuscito ad entrare nel circolo ristretto dei miliardari ed è pronto a tutto per ripulire la figura del miliardario, ma che, così facendo si troverà nel mirino di Axe e quindi in un certo senso vicino a Chuck Rhoades.
Il nuovo luogo di scontro in questa stagione, quindi, non sarà più solo la finanza ma anche la comunità in senso stretto come un insieme di persone che risiedono in un luogo ed hanno necessità e bisogni che sono asserviti alla necessità di fondi, fondi da sempre bloccati per queste zone. Luogo di scontro tra Axe e Prince, in cui si inseriranno Chuck Jr e Chuck Sr e il loro team legale, dimostrando come anche i “buoni” nella serie si trovino a prendere scelte sbagliate guidati dall’ego e dall’hubris che contraddistingue tutte queste persone potenti. In merito a questo, per quanto la trama relativa a Yonkers si “risolva” in maniera veloce a causa del Covid, non sentiamo neanche troppo la necessità di vederne altro, dato che in fondo il suo scopo, ossia mettere in mostra Mike Prince, è stato ben raggiunto. Così come mettere anche in diretto scontro ed avvicinare Taylor e Prince, due personaggi che rappresentano due lati di Axe. Proprio Taylor, interpretata da Asia Kate Dillon, è un personaggio che è cresciuto tanto in queste stagioni e che, in questa, non solo riesce anche a fregare Axe in più occasioni, ma dimostra quello che l’uomo aveva visto nella ragazza tanto tempo fa. Paul Giamatti è sempre un gigante che si mangia letteralmente gli altri attori quando è in scena con loro e il suo rapporto con il Bobby Axelroad di Damian Lewis è ormai istituzione della serie, forse la parte che più rappresenta Billions fin dalla seminale prima puntata.
Tra l’altro è da apprezzare il livello di dettaglio di una serie che ha capito così tanto i propri personaggi da non farti stupire quando il suo principale personaggio compie scelte egoiste che, però seppur in contrapposizione con l’idea che si ha dell’attore, non stupiscono lo spettatore proprio per il lavoro di scrittura. Principalmente mi sto riferendo alla gestione di Axe della quarantena, che per lui perdura non volendo vaccinarsi anche se ha fatto vaccinare tutti gli altri suoi dipendenti: una mossa da Axe che non solo è splendida ma caratterizza ancora di più il personaggio e sottolinea una differenza ulteriore rispetto al rivale Mike Prince, il cavaliere senza macchia della finanza. In questo senso Corey Stoll, nuova aggiunta alla serie, si dimostra un attore fin troppo sottovalutato a cui non erano ancora stati dati i giusti mezzi per esprimersi e qui è convincente nel ruolo di squalo e rivale di Axe riuscendo, in certi casi, a rubare la scena al Chuck di Paul Giamatti. Seppur la sua introduzione nei primi episodi non abbia da subito impresso bene il personaggio negli occhi dello spettatore, con l’avvicinarsi del midseason e il ritorno dalla pausa generata dal Covid, Stoll è riuscito a guadagnare rapidamente punti, anche grazie ad una scrittura clinica che, seppur abbia vacillato nei primi episodi della stagione, grazie alla pausa si sente rinvigorita e ci consegna cinque splendidi episodi che danno il via alla presumibile rinascita della serie. In particolare, una scena del finale di stagione rinarra una scena simile delle prime stagioni e dimostra come la serie, nonostante l’addio di Damian Lewis, sia in buone mani e Stoll possa avere la presenza necessaria a non farlo rimpiangere.
Inevitabilmente il Covid, insieme ad alcune tragedie familiari, ha segnato questa stagione e quindi la scelta degli showrunner di creare una storia contenuta nelle ultime cinque puntate per chiudere le trame e aprire un nuovo arco non solo ha pagato, ma ha anche dimostrato come lo stop imposto dalla pandemia non solo abbia dato nuova linfa alla serie, ma che Billions è più grande di una sola persona, bensì è la somma di tutte le parti. Non è forse questo il pregio di un gran prodotto di intrattenimento?
Ho parlato ben poco di altri personaggi come Dollar Bill, Mafee e altri, sia perché questa stagione è stato il send off di Axe e l’inizio di una nuova rivalità, ma dobbiamo anche aspettarci grandi cose dallo zoccolo duro dell’Axe Capital nella prossima stagione. Probabilmente quest’ultimo dettaglio mi segnerà a vita, ma ho trovato che la scelta di incentrare la stagione su una ricerca della completa “legalità” da parte di Axe e la sua inevitabile caduta siano un perfetto parallelismo o comunque una rivisitazione de Il Padrino Parte III, film che forse, alla luce dei tropos che ha prestato al mondo dell’intrattenimento, andrebbe riscoperto.
Billions con questa stagione chiude con il passato, o almeno con una parte del suo passato, ossia Axe. Gli showrunner si sono dovuti fermare sul momento di massima esplosione della battaglia tra Axe e Chuck, mentre un implacabile Prince si muoveva nell’ombra; insomma, un momento non facile, eppure chi lavora a questa serie non si è fatto scoraggiare e con la parte finale della stagione cinque, episodi da quasi un’ora l’uno, ha portato a casa uno dei risultati più lodevoli e inaspettati, perché da una parte la serie riesce a chiudere le trame di Axe e Chuck, lasciando libero uno di questi e al contempo ad introdurre un avversario ma anche un lead solido per la prossima stagione, Michael Prince, interpretato da Corey Stoll. Non sapremo mai quali fossero i piani per la serie prima della pandemia, ma sappiamo che il futuro è radioso, gli sceneggiatori stanno tornando alle basi dello show e lo stanno facendo alle loro condizioni, permettendo anche ai fan affezionati al vecchio Bobby di rimanere o di avere la loro conclusione. Noi saremo qui anche per la sesta stagione e speriamo anche voi, perché Brian Koppelman, David Levien e Andrew Ross Sorkin se lo meritano.