Il binomio Ellis-fantascienza sembra essersi consolidato sempre di più negli ultimi anni, pensando ad esempio a quel capolavoro che è Injection. Dopo aver raccontato anche della distopia di Trees, Warren Ellis torna a collaborare con il disegnatore Jason Howard, portandoci in una nuova visione futura con Cemetery Beach, altra miniserie Image Comics della coppia che Saldapress pubblica nel nostro paese.
Di terre alternative ne abbiamo sempre sentito parlare, ma cosa accadrebbe se, in futuro, ci fosse davvero la possibilità di visitarle, esplorarle e colonizzarle? E’ esattamente quello che è accaduto, almeno in questa serie. In un momento non ben definito nel futuro, l’umanità è riuscita ad organizzare una spedizione per raggiungere una di queste Terra alternative, stabilendovisi, ma facendo perdere ogni contatto con il pianeta d’origine. 100 anni dopo, l’agente Mike Blackburn viene inviato su questa “nuova” Terra per scoprire cosa ne è stato dei coloni. Il militare, catturato al suo sbarco, si ritrova in un mondo buio, che sembra caduto in disgrazia, popolato da mostri mutanti e da uomini potenti che sottomettono i più deboli. La sua missione si trasforma in una corsa per la sopravvivenza verso Cemetery Beach, aiutato da un’altra detenuta, Grace Moody.
Non è per niente un caso se, sfogliando già dalle sue prime pagine, Cemetery Beach sembri prendere a piene mani dall’immaginario di Mad Max. Tutto, dalle ambientazioni post apocalittiche, dai design vagamente steampunk dei soldati del Presidente, e del Presidente stesso, sino alla caratterizzazione stessa dei protagonisti, sembra essere ideato per un blockbuster cinematografico. Appare evidente inoltre quanto questa serie sia molto meno impegnata, rispetto ad esempio a Trees; ciononostante, è anche evidente quanto i due autori amino questo genere, e che questo sia un soggetto derivato dalla voglia di sfogare l’estro dei due autori, divertendosi e divertendo anche lettore.
La narrazione scorre rapidamente, sfrenata come la folle corsa su questo pianeta corrotto dei due protagonisti, che, attraversandone le varie regioni, ci fanno fare la conoscenza coi suoi abitanti, altrettanto deformati e folli. Un mondo che, seppur sia diverso dal nostro, continua ad essere martoriato dall’avidità dei più potenti, che non si fanno alcuno scrupolo a schiacciare e a sfruttare i più deboli e disagiati, addirittura sfruttandoli come banche di organi per mantenersi in vita. Gli stessi protagonisti ricordano dei personaggi usciti da qualche pellicola d’azione da manuale: un militare solo e tormentato dai suoi stessi fallimenti, e senza più niente da perdere, e una donna forte e determinata a salvare la propria gente dalla schiavitù. Sebbene sia ovvio che non si tratti del lavoro più ispirato di Ellis (cosa che potrebbe inizialmente colpire negativamente il lettore), Cemetery Beach è comunque una lettura piacevole e divertente, merito in primis della recitazione e della caratterizzazione dei suoi personaggi.
Tale merito va conferito in gran parte anche grazie alle pagine di Jason Howard, che sembra trovare quasi un medias fra lo spirito di titoli come Wolfman e la cura dei dettagli del già citato Trees. Il mondo nato dalla mente di Ellis prende forma grazie alle matite del disegnatore, graffianti, rapide, decise, perfettamente nella successione serrata di questo titolo, condite anche da una buona dose di violenza esplicita, oltre che, appunto, di tanta, tanta azione.