Il giorno di Ferragosto arriva su Netflix l’attesa quarta stagione di una delle serie più iconiche e glamour della piattaforma. Emily in Paris, creata da Darren Star (Sex & The City) con protagonista Lily Collins sarà divisa in due parti, la prima in uscita il 15 agosto, la seconda il 12 settembre. Grazie a Netflix abbiamo potuto vedere la prima parte della stagione in anteprima e di seguito vi riportiamo un nostro parare.
Se state leggendo questo articolo, probabilmente non avete bisogno di un ripasso della trama di Emily in Paris, che vede protagonista la responsabile marketing americana fuorisede Emily (Lily Collins) nella magica città di Parigi alle prese con l’agenzia marketing Savoir, la sua capa Sylvie (Phillippine Leroy-Beaulieu), la sua migliore amica Mindy (Ashley Park) e i vari interessi amorosi come lo chef Gabriel (Lucas Bravo) e Alfie (Lucien Laviscount), anche perché la trama della serie non è mai stato di certo il suo punto di forza. Emily In Paris è un dolce passatempo, colorato e divertente con l‘unico scopo di intrattenere e regalare qualche bizzarro outfit e riprese incantevoli su una delle città più romantiche al mondo.
Arrivati alla quarta stagione, gli spettatori sanno perfettamente cosa aspettarsi dalla serie peccato che la piattaforma, ormai come già fatto con la quarta stagione di Bridgerton, abbia deciso di dividere la stagione in due parti separate, interrompendo quella linearità che caratterizza questo genere di produzioni. Non staremo qui a dire quanto l’uscita settimanale delle puntate delle serie televisive si un bene o un male, ma ci sono indubbiamente alcune serie nate per il binge-watching (la maratona degli episodi) e altre che devono essere fruite lentamente per assimilare ogni caratteristica (leggasi: House of the Dragon e simili). Purtroppo quello che avviene per la quarta stagione di uno dei prodotti di punta di Netflix è lo stesso avvenuto per Bridgerton: la perdita dell’attimo.
La quarta stagione di Emily in Paris riparte esattamente da dove la terza si era conclusa. Durante il matrimonio di Gabrile e Camille (la migliore amica di Emily) quest’ultima abbandona il futuro marito all’altare, rendendosi conto di non amarlo veramente e consapevole del fatto che Gabrielle prova ancora qualcosa per Emily. Questo sconvolgente evento si riversa inevitabilmente sulle vite di tutti i protagonisti, specialmente in quella di Emily, alle prese con un ex non proprio contento, alcune sfide lavorative e alcune novità interessanti che non vi sveleremo per non rovinarvi la sorpresa. Peccato che, come già successo con Bridgerton, anche in questo caso la stagione si interrompe sul più bello, nel momento in cui la vicenda iniziava a prendere piede seriamente.
Come per Bridgerton ci sarà da aspettare poco per la nuova parte (meno di un mese, uscirà il 12 settembre), ma come per la serie in costume che si era interrotta sul più bello, anche qui avviene lo stesso. Una visione unitaria dell’intera stagione avrebbe sicuramente giovato alla resa finale, anche perché al contrario di Bridgerton, questa prima parte di Emily in Paris non finisce con un vero e proprio colpo di scena, lasciando quindi, a visione ultimata, un senso di incompletezza, pur essendo addentrati nelle vicende. Ci auguriamo che scelte di rilascio del genere siano dovute anche (e soprattutto) allo sciopero degli sceneggiatori dell’anno scorso che ha impedito la scrittura completa della stagione, preferendo quindi un rilascio diviso per permettere comunque al pubblico di fruire almeno una parte della stagione e non legate solo al “tempo di vita di una serie”.
Per “tempo di vita” di una serie si intende tutto quel tempo in cui il prodotto è sulla bocca del pubblico. Se per i film, grazie alla campagna marketing pre e post rilascio (e permanenza in sala) il mormorio degli spettatori può essere prolungato, le serie che vengono rilasciate in blocco hanno “vita breve”, nel senso che esaurito il tempo di visione e un po’ di passaparola post rilascio, l’hype attorno al prodotto si smorza, al contrario delle serie la quale messa in onda è settimanale. Ovviamente decidere di dividere la serie in due parti e rilasciarla a un mese di distanza l’una dall’altra andrebbe a coprire lo stesso arco temporale che una serie di otto episodi con rilascio settimanile coprirebbe.
Insomma, la prima parte della quarta stagione di Emily in Paris è esattamente quello che il pubblico si aspetta, peccato per la divisione in due parti che rende il divertimento della visione abbastanza insoddisfacente. Con la quarta stagione di Emily in Paris vi ritufferete nelle vicende sociali, lavorative e amorose della giovane Emily alle prese con i drammi della vita quotidiana nella meravigliosa cornice di Parigi che ogni tanto riesce ad alleviare qualche pena.
La prima parte della quarta stagione di Emily in Paris arriva su Netflix a partire dal 15 agosto. Ecco il trailer italiano della serie: