Lo scorso 20 Settembre è uscito in tutte le fumetterie e librerie L’Età dell’Oro, il nuovo libro di Cyril Pedrosa, scritto a quattro mani con Roxanne Moreil, e per l’occasione Bao Publishing ha organizzato un piccolo tour di tre date in giro per l’Italia per presentarlo insieme agli autori. Passando per Milano, abbiamo partecipato alla prima tappa del tour che si è concluso da poco dopo le serate a Roma e a Bologna.
Si è trattata di un’occasione molto speciale: si è infatti trattata della prima presentazione di un libro di Pedrosa con l’autore presente. L’accoglienza milanese non si è fatta ovviamente mancare, visto l’amore che il pubblico italiano nutre per il disegnatore. L’incontro, moderato da Michele Foschini, ha sviscerato a fondo quella che era lo spirito che i due autori hanno voluto infondere nella loro opera: L’Età dell’Oro comincia con un intrigo, successivo al morte del re, che destituisce la principessa Tilda prima ancora che questa riesca a succedere al padre. Aiutata a fuggire da un cavaliere a lei fedele e dal suo scudiero, Tilda attraversa il suo regno, mossa dalle ultime volontà del padre e dalla ricerca di un misterioso testo.
Per ammissione stessa dei due autori, il concept non è nulla di originale, ma lo scopo è ben diverso: procedendo per clichè, Pedrosa e Moreil hanno voluto raccontare di temi molto attuali: l’importanza della libertà, la democrazia, l’emancipazione femminile, denunciando quasi la spegnersi della volontà di migliorare la propria condizione, addirittura si è quasi smesso di pensare e di riflettere, subendo passivamente tutto ciò che ci accade intorno. A riprova di ciò, Pedrosa ha detto che, al momento dell’uscita in libreria in Francia, le reazioni dei lettori de L’Età dell’Oro erano esattamente in sintonia con il suo messaggio. Gli autori hanno anche anticipato che nel secondo e conclusivo capitolo della storia, si proseguirà questa riflessione sulla libertà, mettendo questo concetto sotto una luce diversa.
