Stanotte è andata in onda la seconda puntata della seconda stagione di Euphoria, la popolare serie drammatica con protagonista Zendaya ed Hunter Schafer, realizzata da Sam Levinson (The Wizard of Lies, Malcolm & Marie). Dunque, come sarà stata questa seconda puntata, avrà mantenuto alto lo standard della prima? Scopriamolo insieme.

[ATTENZIONE LA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER MINORI SUL FINALE DELLA PRIMA PUNTATA E SULLA SECONDA, DUNQUE SE NON VOLETE SAPERE NULLA, NON PROSEGUITE NELLA LETTURA]

A seguito dell’assalto a Nate (Jacob Elordi), la cittadina si trova di nuovo in una bufera per degli eventi che hanno visto nuovamente i giovani ragazzi trovarsi al centro dell’attenzione di scuola e genitori. Nel frattempo, Rue (Zendaya) si è rimessa insieme a Jules (Hunter Schafer), ma il rientro a scuola di Elliot, un compagno di avventure tossiche di Rue, porterà non poco scompiglio nella mente della giovane, soprattutto ora che è ripiombata nel tunnel della droga; Ali (Colman Domingo) cerca di fare anche un ulteriore passo verso la giovane per aiutarla. Mentre Cassie (Sydney Sweeney) è combattuta a causa dei sentimenti che prova per Nate.

Questa seconda puntata della seconda stagione di Euphoria si prende un attimo di pausa dalla concitazione del momento, permette allo spettatore di analizzare quello che è successo nella serata di capodanno a mente fredda, riportando al centro della narrazione tutti quei rapporti disfunzionali che nella prima stagione avevano creato un ambiente perfetto per disastri annunciati, come appunto l’aggressione a Nate. Da questa, infatti, si sviluppa una linea narrativa che va a coinvolgere anche il padre, alla ricerca del responsabile e della verità dietro all’aggressione al figlio, non sapendo che così facendo andrà a scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora. Proprio il rapporto tra Nate e suo padre viene messo sotto la lente d’ingrandimento, in un momento in cui gli spettatori sanno che il giovane possieda molto più controllo sul genitore di prima. Quindi mentre Cal Jacobs (Eric Dane), cerca di fare luce sull’incidente, attraverso una sequenza onirica iniziamo a conoscere di più Cassie, personaggio che nella prima stagione aveva avuto poco spazio, ma che in questo secondo capitolo sembra pronta a diventare uno dei personaggi principali. I dubbi, le insicurezze della ragazza e le fantasie che sono tipiche di una teenager vengono messe a nudo ed usate per raccontare l’attrazione non reciproca, le delusioni amorose e l’interesse non corrisposto. Così come per Cassie, anche le fantasie di Nate e i suoi più reconditi desideri sono esplicitati in una sequenza che mischia una fredda rappresentazione della realtà ed una fredda speranza per il ragazzo, sempre intrappolato in quella vita che il padre vuole per lui.

Maddy, che era il punto centrale di tante delle disastrose situazioni che hanno coinvolto Nate nella prima stagione in questa seconda puntata vede la sua porzione di racconto allontanarsi da lui e dalla sua famiglia, in quella che sembra tanto una piccola anticipazione di quello che verrà. Infatti, la ragazza ora si occupa di fare da babysitter al figlio di una giovane, ricca e bellissima donna d’affari (Minka Kelly), che sembra molto interessata alla giovane. E se questa serie non fosse una produzione HBO, la direzione sarebbe tutta da vedere, ma già si può annusare un ennesimo scandalo in arrivo.

Rue in questa puntata è in disparte, ma la sua discesa all’inferno continua, mentre nessuno nella sua vita a parte Ali sembra rendersene conto. Proprio Ali, personaggio che abbiamo potuto conoscere meglio grazie all’episodio speciale dedicato alla giovane nella pausa tra prima e seconda stagione, ormai sembra aver perso le speranze con lei. Il supporter della ragazza è sempre stato uno dei personaggi più misteriosi e che ora sembra pronto ad entrare nella vita della giovane attivamente, probabilmente fallendo anche nel suo intento, ma cercando di donarle almeno una stabilità ed una figura che potrebbe forse, nelle speranze di tutti gli spettatori, salvarla.

Sam Levinson continua dunque a raccontare la distrutta e solitaria Generazione Z Americana, lontana dalle luci di ribalta di una cittadina che sembra molto di più un inferno in terra che una tranquilla località montana. La regia come al solito è affascinante e conturbante, la capacità dell’autore, che di questa puntata firma sia sceneggiatura che regia, di creare un piccolo gioiello narrativo e visivo continua, e noi non possiamo che collegarci ogni settimana per sapere cosa succederà.


La seconda stagione di Euphoria verrà trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti, quindi ogni domenica notte alle 3 del mattino su Sky Atlantic (con replica alle 23:15 del lunedì successivo), mentre la puntata doppiata sarà resa disponibile a partire dalla settimana successiva. Per vedere Euphoria è necessario essere abbonati a Sky, quindi poter avere accesso all’on demand o su Sky Atlantic, oppure possedere un abbonamento a NOW TV, il servizio di streaming proprietario di Sky.

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