Annunciata qualche settimana fa attraverso un trailer, la nuova serie targata Netflix, Gli Irregolari di Baker Street, arriva sulla piattaforma oggi 26 marzo 2021. Ideata da Tom Bidwell, la serie, come da titolo, si immerge nelle opere di Sir. Arthur Conan Doyle sulle avventure del detective Sherlock Holmes e del suo fido aiutante il Dott. Watson, riscrivendone completamente le situazioni ed inserendo nuovi personaggi creati appositamente per lo show.
Nei sobborghi sporchi e malfamati della Londra vittoriana, si aggira un gruppo di adolescenti orfani composto da Beatrice (Thaddea Graham), Jesse (Darci Shaw), Spike (McKell David) e Billy (Jojo Macari). I quattro giovani, ai quali si unirà anche Leo (Harrison Osterfield), il giovane e annoiato Principe d’Inghilterra stufo della monotona vita a palazzo, si ritroveranno invischiati in misteriosi omicidi e strane sparizioni, che sembrano avere poco a che fare con il mondo terreno. Quando Jesse inizierà ad avere dei misteriosi incubi che sembrano preannunciare delle sventure, Beatrice entrerà in contatto con il misterioso Dr. Watson, un borghese che sembra conoscere alcuni misteriosi segreti dietro alle strane e cruenti morti. Incaricati da Watson stesso, gli irregolari di Baker Street uniranno le loro forze per far fronte ad una minaccia sovrannaturale capace di spazzar via l’intero mondo. Ma di chi si possono fidare veramente?
Se vi state approcciando a questa serie pensando di vivere le avventure di Sherlock Holmes probabilmente rimarrete delusi. La nuova serie Netflix non vuole raccontare le avventure di Holmes e Watson, o riscrivere i loro casi più famosi: lo show preferisce ambientare l’avventura nel mondo creato da Doyle, inserendo giovani protagonisti alle prese con inediti casi da risolvere. Gli Irregolari di Baker Street è una serie teen drama a tutti gli effetti, i protagonisti veri e propri sono i giovani e le loro avventure nel mondo del mistero, affiancati però dai famosi personaggi usciti dalla penna di Conan Doyle che, almeno nella prima parte della serie, sono quasi completamente assenti.
Con Gli Irregolari di Baker Street ci si trova di fronte ad un prodotto decisamente particolare e non sempre in senso positivo. Partiamo però da ciò che ci ha convinto maggiormente. Come già annunciato e come si era visto dal primo trailer rilasciato, la serie è un teen drama, lontano però da quelli che la piattaforma ha rilasciato negli ultimi periodi. I giovani protagonisti, tra i quali su tutti spiccano le sorelle Beatrice e Jesse, sono messi di fronte ad una realtà inimmaginabile, capace di farli dubitare e crescere. Il richiamo all’avventura, oltre ad essere una sfida per gli orfani, sarà il momento decisivo della loro crescita, il momento in cui dovranno dimostrare cosa ha insegnato loro la strada. Essendo un teen drama, ci si aspetterebbe una componente amorosa/romantica preponderante ma per fortuna non è così. Le love stories sono presenti, ma non risultano fondamentali per una narrazione che preferisce soffermarsi sull’azione, il mistero e il sovrannaturale. Altra nota positiva sono sicuramente la ricostruzione delle ambientazioni, i costumi e il trucco, che giocano un ruolo fondamentale nella creazione dei sobborghi della Londra vittoriana, palcoscenico di tutte le avventure. Essendo una serie che disponeva di un budget non eccessivamente elevato, il tutto è stato sfruttato al meglio per ricreare una situazione immersiva che poco si distacca dalla atmosfere di serie come Carnival Row, Penny Dreadful o The Alienist.
I retelling, le riscritture di alcuni grandi classici della letteratura, non sono un espediente nuovo nel mondo del cinema o della tv (basti pensare a Sherlock della BBC con Benedict Cumberbatch, in cui le avventure di Sherlock Holmes erano ambientate ai giorni nostri), sono però un’arma a doppio taglio. Già dal rilascio del primo trailer, Gli Irregolari di Baker Street ha alzato non poche polemiche. Come capita molto spesso in questi casi in cui vengono presi grandi classici e rimaneggiati, c’è sempre una fetta di pubblico pronta ad accettare le modifiche, e un’altra, più purista, che non sopporta che un’opera venga sconvolta, ed è esattamente quello che è successo alla serie di Bidwell. Questo ci porta automaticamente agli aspetti meno riusciti.
Diciamolo chiaramente, Gli Irregolari di Baker Street non è una serie con Sherlock Holmes o su Sherlock Holmes. Pur essendo presenti sia il Dott. Watson (Royce Pierrson) che Holmes (Henry Lloyd-Hughes) la storia si concentra sui giovani e sui misteri che avvolgono la città di Londra. Questo non è un difetto, ma lo si deve tenere a mente dal momento in cui ci si approccia al prodotto pensando di vedere i due beniamini della letteratura come protagonisti. Le due leggendarie figure in questo caso vengono prese e completamente stravolte, snaturate e trasformate quasi in antieroi, una buona novità non apprezzabile però da tutti. Altro grande difetto della serie è il target di riferimento e la direzione che intraprende. È si un teen drama, ma con elementi presi dal mondo horror e splatter. Alcuni momenti, specialmente nelle prime puntate, sono davvero cruenti al limite del gore, caratteristica che potrebbe risultare disturbante per una fetta di pubblico più sensibile o più giovane. La stessa narrazione procede a singhiozzo, alcune fasi risultano piacevoli e scorrevoli, in altre la storia pare immobile, fossilizzata, il ché potrebbe portare più volte lo spettatore a controllare quanto manchi alla fine dell’episodio. Anche la durata di questi ultimi non aiuta, visto che tutt’e otto le puntate che compongono la prima stagione superano i 45 minuti di lunghezza.
Ad essere centrale è sicuramente la parte paranormale, i giovani insieme ad Holmes e Watson dovranno risolvere delle misteriose sparizioni, omicidi e misteri tutti legati al mondo del sovrannaturale e della magia nera. Nella prima parte, la serie è strutturata come la maggior parte dei prodotti horror nati tra gli Anni Novanta e i primi Anni Duemila (Buffy, X-Files, Fringe), con “il mostro della settimana” e una tipologia di narrazione verticale ormai sorpassata da tempo, specialmente da quando le maratone televisive, il cosiddetto binge watching, sono diventate la norma. Nei primi episodi di Gli Irregolari di Baker Street i ragazzi si ritrovano a combattere un mistero per ogni episodio che però è circoscritto all’interno di un grande “piano” che verrà svelato solo a fine serie, caratterista assolutamente non originale che avvicina questa serie al già citato Buffy l’ammazzavampiri.
Ed ora la grande domanda. Ci sarà una seconda stagione? Nel momento del finale, molti sono i quesiti che trovano una risposta, gli aspetti rimasti aperti sono davvero pochi, cosa che sembra presagire che effettivamente la serie potrebbe essere autoconclusiva, sarà solo il tempo e il successo a dire se si avranno nuove avventure in Baker Street o meno.
Gli Irregolari di Baker Street arriva oggi, 26 marzo su Netflix. La serie è composta da 8 episodi. Ecco il trailer italiano: