Kill Bill: Vol. 3 – La figlia di Uma Thurman parla dei rumor che la vorrebbero nel film di Quentin Tarantino

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Di recente, al Festival di Roma, il regista Quentin Tarantino ha spiegato come un Kill Bill: Volume 3 non sia totalmente da escludere e che, anzi, potrebbe essere proprio il suo prossimo film. Adesso Maya Hawke, figlia di Uma Thurman, ha commentato le voci di corridoio che la vorrebbero tra i protagonisti del sequel di Kill Bill: Volume 1 e Kill Bill: Volume 2, spiegando che i rumor ci sono sempre stati ma anche che lei adorerebbe lavorare nuovamente con Quentin Tarantino.

L’attrice ha detto: “Ci sono sempre stati rumor riguardanti un nuovo possibile Kill Bill. Quentin ha la sua personale tabella di marcia. Fa quello che vuole quando cavolo vuole. Lo conosco da una vita intera e semmai vorrà lavorare nuovamente con me, ovviamente, io adorerei farlo”.

La Hawke è già apparsa in C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino e dai commenti dello stesso regista fatti in passato, sembrerebbe che anche lui vorrebbe lavorare di nuovo con lei, perché ha spiegato che sarebbe emozionante avere nel cast di Kill Bill: Volume 3 sia lei che sua madre Uma Thurman: “Penso che si tratterebbe di dare una nuova chiave di lettura ai personaggi, vent’anni dopo, per vedere la Sposa e sua figlia B.B. vivere in pace per vent’anni. Ad un certo punto quella pace viene distrutta e Beatrix e B.B. sono in fuga. L’idea di avere nel film Uma e la sua vera figlia Maya sarebbe fottutamente eccitante”.

Ormai è dal 2019 che Tarantino parla, in maniera più o meno approfondita, di una terzo Kill Bill, spiegando anche come abbia avuto una conversazione con la Thurman riguardo le idee per il film: “Ero a cena con Uma in un ristorante giapponese molto figo. Io le stavo facendo dei complimenti, lei ne stava facendo a me, era una bella serata e abbiamo iniziato a parlare delle nostre idee, su cosa fosse successo alla Sposa fino a quel momento e cosa mi sarebbe piaciuto fare. Ho più o meno in mente cosa sarebbe interessante fare, ma non è il momento. Ci vorranno almeno tre anni o qualcosa del genere”.

Fonte: ComicBook

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