La taverna di mezzanotte di Yaro Abe è una delle ultime uscite per la linea Aiken di Bao Publishing: ancora una volta ci troviamo davanti a una raccolta di racconti, questa volta legati dal filo conduttore della taverna, ovvero la Taverna di mezzanotte. La locanda del titolo ha una peculiarità, un menù fisso ma, qualora i clienti abbiano altre esigenze, si può chieder tutto ciò che si vuole e se il cuoco, nonché proprietario,  abbia quegli ingredienti, si rende disponibile a preparare quanto richiesto.

Ogni capitolo, infatti, deve il suo titolo a un ingrediente particolare all’interno di un piatto tipico della cucina giapponese e, grazie a questi cibi tipici, riusciamo a conoscere tantissimi clienti della taverna, da una prostituta a un pugile, da uno yakuza a una persona qualunque e così via, e ogni ingrediente, nel bene o nel male, ha in qualche modo cambiato la vita dei clienti.

Non sempre le cene però sono tranquille, spesso e volentieri andavano a formarsi delle diatribe tra i conviviali all’interno del locale su quale salsa andasse meglio di un’altra o quale fosse la parte migliore di un piatto, diatribe che potevano portare a tantissime conseguenze, da un arresto a un colpo di fulmine per una donna o, perché no, all’avvicinamento di due persone totalmente diverse o sconosciute che poi diventano amici.

In genere ogni racconto è un susseguirsi continuo di personaggi ma, alcune volte, è possibile rincontrare volti già visti in altri racconti, non più in veste di personaggi ma di semplici comparse, anche se in realtà il vero protagonista di ogni racconto è il cibo e i personaggi sono di contorno.

Il tratto di Abe non è uno di quei tratti che vi rimarrà impressi nella memoria: siamo di fronte ad un tratto molto semplice, quasi stilizzato, che a volte porta anche a confondersi tra i personaggi; durante la lettura infatti vi capiterà spesso di credere che un personaggio che avete visto lo abbiate  già incontrato nelle pagine precedenti, scoprendo che in realtà si tratta di persone differenti.

L’edizione Bao è, come sempre, davvero ben confezionata: ogni volume di questa edizione ne raccoglie due degli originali, portando ogni volume ad avere circa 300 pagine, ed il costo è leggermente più alto rispetto agli altri volumi Aiken. In questo caso siamo comunque di fronte ad un volume di grande formato, con copertina di carta naturale e pagina d’apertura in pergamena serigrafata in bianco, e alcune pagine a colori all’inizio del volume, per cui la qualità vale decisamente il prezzo leggermente sopra la media della collana.

La lettura del volume non è proprio scorrevolissima, anzi a tratti potrebbe rischiare di annoiare alcuni lettori, ed essendo una serie di racconti tutti slegati uno dall’altro è anche difficile riuscire a rimanere incollato alle pagine senza annoiarsi; forse il miglior modo per leggere il volume è quello di dividerselo su più giorni, dove tra una lettura e l’altra o durante una pausa ci si legge un racconto, consigliato anche perché durante ogni capitolo aleggia un’aura di leggerezza e spensieratezza capace di rilassare la mente.

La Taverna di Mezzanotte ha fatto guadagnare a Yaro Abe numerosi premi tra cui il 39° Japan Cartoonist Awards Grand Prize, oltre ad ottenere un adattamento televisivo grazie a Netflix il cui nome è Midnight Diner che renderà tutta l’opera più reale e riuscirà a farvi immergere all’interno dei piatti che assaporerete durante la lettura del volume.

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