Finalmente debutta su Netflix la terza ed ultima stagione di Locke & Key, la serie originale tratta dal celebre fumetto scritto da Joe Hill e disegnato da Gabriel Rodríguez. Sarà riuscita questa ultima stagione a conferire un degno finale a questa storia di crescita? Dopo due stagioni e una terza che noi abbiamo potuto vedere in anteprima, è finalmente arrivato il momento di trarre le dovute conclusioni.
La stagione parte alcuni mesi dopo la fine della seconda, che ha visto i Locke, Bode (Jackson Robert Scott), Kinsey (Emilia Jones) e Tyler (Connor Jessup) sconfiggere definitivamente Dodge (Laysla De Oliveira) e tornare ad una vita tranquilla seppur dei sacrifici siano stati fatti. La famiglia sta festeggiando, zio Duncan (Aaron Ashmore) si sposa, ma ben presto il male, stavolta nella forma di Gideon (Kevin Durand), soldato della guerra di secessione ora demone. Inizierà così uno scontro aperto tra i Locke e il nuovo pericoloso male scatenato dalle chiavi.
Togliamoci subito il dente ed il dolore con esso, era davvero necessaria una terza stagione? Assolutamente no. Tolto il cliffhanger del ritorno di Gideon, già il finale della seconda stagione poteva fornire un degno punto alla storia, pur con le chiavi ancora in essere. Dunque, per ovviare a questo, Carlton Cuse ed il team degli sceneggiatori, hanno sapientemente deciso di ridurre il numero di puntate da dieci a otto, gestendo ogni episodio come un capitolo di un libro e quindi avendo maggiore libertà narrativa all’interno di ogni singolo episodio. Ad esempio, il terzo episodio, Indietro di cinque minuti, gioca molto sul concetto del tempo e di cosa si perde lungo la strada. Ci sono, poi, episodi più brevi e prettamente action che vedono perlopiù la famiglia Locke affrontare un avversario pericoloso come Gideon.
Il personaggio, interpretato da Kevin Durand, si differenzia fin da subito da Dodge: non agisce in maniera subdola quanto più energica. Si muove come un grosso elefante in una stanza e il suo non avere niente effettivamente da perdere lo rende molto più pericoloso, così come il suo obiettivo finale, fondere i due mondi. Insomma, questa terza stagione almeno nella struttura e anche nella consapevolezza dei personaggi, si differenzia da quello che abbiamo visto prima, riducendo trame secondarie più adolescenziali, in favore di un minutaggio maggiore dedicato ai nemici, presenza molto fisica di questa stagione.
Bode in questa stagione è ancora insieme alla giovane Jamie, il più ancorato ancora alla magia ed alle sue possibilità, mentre tutti gli altri personaggi stanno già maturando verso una visione più adulta della vita, non tanto lontana da Key House, quanto dagli orrori che un abuso della magia stessa può portare. In questo senso la terza stagione di Locke & Key fa un ottimo lavoro, dando al personaggio di Jackson Robert Scott un arco narrativo che lo porterà a dover confrontarsi con i problemi creati dal suo stesso non voler crescere e quelli che lo portano ancora ad essere fin troppo attaccato a Randall Locke, tragicamente scomparso. Kinsey e Tyler sono sicuramente, insieme a Nina, alcuni dei personaggi che più sono maturati dal primo episodio e qui non commettono i tipici errori da novellini, possono sottovalutare in alcuni istanti il pericolo ma non prima che un’attenta analisi li possa invece ricondurre sulla strada giusta. La scelta che per tutta la serie nessuno aveva avuto il coraggio di fare qui diventa un momento catartico per tutti, finalmente riuscendo a lasciare andare il passato ed abbracciare il futuro.
Locke & Key si conclude qui, otto episodi sono quelli che compongono questa terza stagione, molto più dinamica e anche meno sorprendente per certi versi della seconda, ma che porta a conclusione la storia di maturazione di Bode, Kinsey e Tyler. La famiglia Locke in questi anni ne ha passate tante a causa delle chiavi ed ha difficoltà a lasciarle andare, a lasciar andare la magia, ma proprio Gideon, un male ancora più vicino alla famiglia colpisce i protagonisti e le decisioni da prendere saranno drastiche. Quello che è successo nelle precedenti stagioni non viene ignorato, anzi, proprio il ricordo dei traumi e del dolore passato segna ogni passo della famiglia mentre si confronta non più con un subdolo nemico, ma con uno muscolare e pericoloso, che può contare sulla potenza di Kevin Durand. Gli otto episodi che compongono questa ultima stagione sono più capitoli di un racconto più ampio, la durata oscilla tra i 37 minuti ed i 45, consegnando un racconto che è per lo più un film conclusivo, allungato in alcune parti. Nonostante ciò, la serie intrattiene e sicuramente chi si era sintonizzato per la storia di Key House ora può mettere la parola fine. C’è chi in questi tre anni ha raggiunto l’età di Tyler guardando la serie, chi invece sta per entrare in quella di Bode, ma comunque, le storie della famiglia, magia o no, rimangono molto interessanti e quindi non possiamo fare altro che lasciarvi con un giudizio positivo.
La terza stagione di Locke & Key arriva su Netflix. Di seguito, il trailer ufficiale della serie tv: