[Recensione] Dirk Gently Volume 3: Il Salmone del Dubbio Parte 1

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Tornano le avventure di Dirk Gently, scritte da Arvind Ethan David e con Ilias Kyriazis ai disegni,che finalmente con questa prima parte dello story arc, Il Salmone del Dubbio, vanno a spiegare la massima interconnessione tra tutte le cose.

Dirk Gently a.k.a. Svlad è ancora tormentato da vari incubi che gli mostrano, ricordi del suo passato che non gli appartengono ed è quindi deciso con l’aiuto di Sally, la sua “non chiamatela assistente”, a trovare delle risposte.

Come al solito, tipico anche di questa avventura di Dirk Gently, la prima cosa che scappa all’occhio è una certa indipendenza narrativa dalla precedente. David infatti imposta così anche questo story arc dell’investigatore olistico, in modo da infarcirlo sì di riferimenti all’Universo creato da Douglas Adams nei romanzi, che lui e Chris Ryall hanno ampliato nei fumetti della IDW e anche all’universo rivisto per gusto contemporaneo da Max Landis per la serie di BBC America, ma a parte questo risulta perfettamente leggibile a sé, come ogni storia fin ora pubblicata sul personaggio.

David mette a frutto la sua grande conoscenza del vasto Universo di Adams, portando anche all’interno di questo nuovo story arc personaggi ben noti ai fan dell’investigatore come Reggie o addirittura Sir Isaac Newton!

La storia è ovviamente tenuta il meno complicata possibile in modo che tutti possano seguire l’interconnessione delle Realtà. Sì, realtà è al plurale, perché stavolta entriamo in un campo molto abusato dalla fantascienza, le Terre parallele, qui gestite in maniera molto semplificata, in favore probabilmente di un tipo di lettori che non è abituato a Crisi dei Multiversi, ecc… Ma non per questo meno interessante.

Il lettore durante tutto il fumetto viene sballottato tra la terra creata da Adams e quella di Max Landis, con una nonchalance quasi inquietante in certi punti, perché proprio qui arriva il più grande pregio del fumetto, la scorrevolezza. Possiamo considerare questo Salmone del Dubbio Parte 1, come un tie-in crossmediale, che collega perfettamente e con senso i due medium in cui appare Svlad senza far sembrare uno snaturato rispetto all’altro, quanto più una versione che ha fatto scelte diverse.

I disegni di Kyriazis sono molto piacevoli alla vista, nulla di eclatante dal punto di vista grafico certo, ma fanno il loro lavoro. Tutt’altra cosa è invece lo storytelling, che rappresenta un’altro punto forte di questa serie insieme all’umorismo sbroccato di Dirk e ai casi sempre più strani e irreali; Storytelling che si adatta al tipo di racconto che deve venire mostrare, si passa da una costruzione più malleabile e libera per quando si tratta di viaggiare nei vari ricordi di Dirk fino ad una impostazione più classica quando vi è la necessità di raccontare avvenimenti lineari che si andranno per forza di cose a sbrogliare nella parte successiva e nella serie tv.

Dirk Gently Agenzia di Investigazione Olistica è dannatamente scorrevole e piacevole da leggere, tutte quelle divagazioni senza senso che poi trovano incredibilmente (e fortunatamente aggiungerei) senso alla fine della lettura non incidono per nulla sulla comprensione, d’altronde se avete letto i precedenti volumi pubblicati qui in Italia da saldaPress, non dovreste avere per nulla problemi a comprendere l’affresco che vi si para davanti.

Ovviamente consiglio questa serie a tutti i fan dell’investigatore olistico creato da Douglas Adams, sopratutto a loro che potranno trovare anche un interessante doppio Dirk, ma sopratutto anche a chi incuriosito dalla serie, disponibile su Netflix, vuole provare un qualcosa di simile in un medium magari non propriamente a lui congeniale.

saldaPress come suo solito ci ha portato il volume in edizione brossurata, solida, con alette, tipico ormai della casa editrice, con all’interno oltre alle storie una sorta di introduzione di Fiona Dourif aka Bart Curlish e tanti schizzi e cover variant per la serie pubblicata da IDW.