[Recensione] Arrow 6×09 – Irreconcilable Differences

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Siamo arrivati al midseason finale per Arrow, che ci lascia fino a Gennaio con dei bei colpi di scena ben orchestrati.

Oliver(Stephen Amell) e Felicity(Emily Bett Rickards), stanno festeggiando il loro matrimonio in una ben più che solare cerimonia, molto atipica per lo show, quando Quentin(Paul Blackthorne) informa Oliver che l’FBI ha un testimone pronto a testimoniare che lui sia Freccia Verde e questo qualcuno è nel team. Dopo la cerimonia, come se non bastasse, Black Siren(Katie Cassidy) rapisce Lance per ordine di Cayden James(Michael Emerson), così che quest’ultimo possa ricattare Oliver per farsi consegnare un apparecchio posseduto dall’ARGUS.

La situazione all’interno del bunker quindi non è per nulla utile allo svolgimento della missione, sopratutto quando Oliver,Felicity e Diggle(David Ramsey), scoprono che Dinah(Juliana Harkavy) si è incontrata in segreto con Vincent Sobel(Johann Urb). Ad aggiungere ulteriore tensione all’interno del gruppo, la rivelazione di Renè(Rick Gonzalez) come testimone dell’FBI e la scoperta da parte del team che il loro capo li ha messi sotto sorveglianza.

Dunque la situazione si fa sempre più complicata, con un compagno nei guai e niente più fiducia, sembra impossibile operare per il team, sopratutto ora.

Alla fine Oliver tenterà di riporre fiducia in Renè, portando tutto il team allo scambio con gli uomini di Cayden James, ma Wild Dog non seguendo gli ordini, rischia di mettere di nuovo a repentaglio l’intera operazione, Quentin è salvo certamente, anche grazie alla compassione di Black Siren, che lo lascia andare, ma la fiducia è completamente persa.

Il team da questa ultima missione ne esce sfiduciato e quando anche Curtis(Echo Kellum), abbandona sembra ormai fatta, il prologo del piano di James si realizza, ha diviso il team e ora è pronto a passare alla prossima fase, che vedrà solo l’ostacolo di un gruppo risicato di eroi mentre lui può contare sul doppelganger di Laurel, Anatoly(David Nykil),Richard Dragon(Kirk Acevedo) e Vincent Sobel.

Un midseason finale molto pieno, in cui finalmente vediamo dipanarsi molte delle trame iniziate con l’episodio 1 e che dipingono ancora di più Cayden James come un avversario formidabile per Oliver, che ha dall’inizio manovrato oggi avvenimento a Star City e che ha meticolosamente messo semi di discordia lungo tutto il lungo periodo dalla sua evasione dall’ARGUS, fino ad ora; Ovviamente gran parte del merito va anche a Michael Emerson che non aveva decisamente bisogno di dimostrarsi un buon attore anche stavolta, ma che mette impegno nell’interpretare un villain che agisce nelle retrovie ma che è altrettanto pericoloso e per certi versi funziona molto di più del Pensatore di The Flash, anche lui un villain che costruisce le sue trame ma che non viene reso al massimo delle sue potenzialità per ora ovviamente.

Un gran bel lavoro di scrittura che finalmente non solo riesce a rendere giustizia a Freccia Verde, ponendo una sorta di gruppo rivisto e corretto di Cacciatori dall’Arco Lungo come nemici, ma che finalmente decide di raccontare la storia di Freccia Verde e non del Batman con arco e frecce. Unica pecca l’identità del traditore, abbastanza telefonata e anche out of character a mio parere, avrebbe avuto molto più senso un Curtis o una Dinah probabilmente. 

Sono sinceramente incuriosito di vedere come gestiranno questa divisione temporanea del team e come avranno intenzione di reinserire Thea(Willa Holland) nel mix nella seconda parte della stagione, grazie che finalmente mi avete ridato Arrow.