[Recensione] Rat-Man 123 “La Porta”

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Come molti di voi già sapranno, lo scorso Settembre, la Panini ha pubblicato il numero 122, cioè quello conclusivo, della serie Rat-Man scritta da Leo Ortolani.

Dopo quell’albo però, mancavano ancora alcune lettere per scrivere la parola fine alle avventure del nostro eroe. Poco tempo dopo è uscito “C’è spazio per tutti” e pochi giorni fa, in esclusiva per i coraggiosi che hanno tagliato l’ultima pagina degli ultimi 10 albi della serie, è iniziato ad arrivare il numero 123, contenente un finale inizialmente definito come alternativo, ma che in realtà si è rivelato più una sorta di dietro le quinte dello scrittore.

Sì, perché “La Porta” (titolo dell’albo), è un fumetto molto particolare. Al suo interno non troverete la solita storia di Rat-Man, ma qualcosa di molto simile a quello che si era già visto nel numero 100, anche se con meno pagine rispetto a quelle a cui siamo abituati.

Questo albo è una dedica ai lettori, ma anche allo stesso scrittore che all’interno della storia si racconta. Parla dei suoi dubbi dopo la chiusura della serie, dei ripensamenti, delle sue ansie, insomma la classifica paura del futuro che capiterebbe a chiunque dopo un così grosso cambiamento.

In questo racconto assiema a Leo (che è il protagonista) c’è il suo Rat-Man (che sembrerà quasi una sorta di coscienza) che a modo suo lo aiuterà nelle scelte e a riflettere sul suo futuro, sulle nuove storie da fare e sulle conseguenze della sua scelta nel suo futuro.

Descritto così potrete pensare che si tratti di un albo noioso e magari pesante, ma vi fermo subito.
Tutto quello che ho descritto sopra è scritto col solito stile Ortolani, non mancano le solite gag comiche (alcune esilaranti), le prese in giro a persone famose e altro; insomma, l’albo fa ridere ed anche pensare. Ognuno di noi, infatti, si è trovato o si troverà nella stessa situazione di Leo ed è proprio questo a rendere la storia bella e scorrevole.

Ora però , dopo averlo lodato, è il momento parlare dei pochissimi difetti di questo piccolo volume.

L’immagine di copertina dell’albo è bellissima, ma viene rovinata da una pessima rilegatura che non riesce a coprire a pieno le pagine, molte di queste infatti, essendo in minima parte scoperte sono soggette ad una più facile usura e la copertina da l’idea di essere stata incollata alla meno peggio. Tutto sommato però, considerando che si tratta di un albo gratuito, spedito a fronte dell’invio dei 10 tagliandi, sono difetti su cui si può sorvolare.

In conclusione, il numero 123 di Rat-Man non è speciale solamente perché è un numero unico che non verrà mai ristampato, ma perché mette il punto alla parola FINE che Leo Ortolani stava scrivendo da tempo. La serie è ufficialmente conclusa e dobbiamo ufficialmente salutare il nostro eroe imbranato a cui ci siamo affezionati nel corso degli anni, sicuri che il suo creatore ci regalerà altre storie che ci faranno ugualmente ridere ed emozionare.