Grazie a Netflix, in questi giorni abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima Summertime, la nuova serie “teen drama” della piattaforma prodotta in Italia che si aggiunge alle produzioni Netflix Italia come: Suburra, Baby e Luna Nera. Sarà disponibile dal 29 Aprile e si rifà al romanzo Tre Metri Sopra Al Cielo di Federico Moccia, scostandosi però ampiamente dall’opera letteraria, e successivamente cinematografica, per raccontare una storia decisamente più attuale e distante da quella di partenza.
Ambientata in piena estate sulla riviera romagnola, a Cesenatico, Summertime segue la calda e luminosa estate di un gruppo di ragazzi, dove tra tutti spicca Summer (Coco Rebecca Edogamhe) una giovanissima adolescente che, insieme ai suoi due migliori amici Sofia (Amanda Campana) e Edo (Giovanni Maini), si appresta a vivere quella che lei definisce la “stagione peggiore”. Summer però non sa che da lì a poco, quello che reputa il peggior periodo dell’anno si trasformerà in un’avventura dal sapore romantico, grazie all’incontro con Ale (Ludovico Tersigni) pilota motociclistico, che le farà cambiare idea sull’estate.
Summertime è stata venduta come una serie che si sarebbe ispirata a Tre Metri Sopra Il Cielo di Federico Moccia ma oltre all’amore adolescenziale, la passione della moto di lui e la bravura a scuola di lei, le similitudini con i due prodotti si esauriscono tanto che la serie Netflix, è al momento insieme a Suburra una delle migliori produzioni italiane della piattaforma che imita sapientemente il modo di raccontare le storie adolescenziali d’oltreoceano, confezionando un prodotto che non ha nulla da invidiare ai tanto apprezzati teen drama americani. Come in qualsiasi racconto adolescenziale è proprio l’amore, e in questo caso il primo amore, ad essere protagonista, un sentimento nuovo, capace di ribaltare le convinzioni e i paletti che i personaggi si erano imposti. Quello che Summertime riesce a fare, e anche decisamente bene, è non focalizzare l’attenzione solo sui due protagonisti principali, ma ampia la visuale a tutti i personaggi secondari, dando loro spazio e soprattutto una storia interessante da raccontare. Dai protagonisti più adulti, come i genitori, tra i quali spicca la mamma di Summer, interpretata da un bravissima Thony perfettamente calata nella parte di “mamma svampita” più figlia che mamma, ai più giovani, come gli amici di Summer e Ale, (degno di nota è il rapporto genuino e bellissimo tra Sofia e Dario, migliore amico di Ale, omosessuale lei, alle prime armi in amore lui), ognuno ha il suo spazio all’interno del racconto per uscire allo scoperto, raccontarsi e mostrare la propria forza e la propria debolezza. In alcuni episodi, è stato scelto di inserire alcuni brevi flashback capaci di ampliare la visione del mondo che la serie ha creato, per dare ancora più veridicità ad una storia che già sembra essere più che reale.
Insieme a SKAM Italia, Summertime è sicuramente uno dei prodotti adolescenziali italiani più interessanti presenti su Netflix ma anche attualmente in Italia. Il mondo che la serie descrive è il vero mondo degli adolescenti, fatto di gioie e problemi, di sensazioni reali e non artificiali che molte volte si possono riscontrare in altri teen drama, in cui le azioni e i comportamenti dei ragazzi stonano con la reale età dei protagonisti. In Summertime vengono mostrati gli errori tipici dell’età, i capricci, le inesperienze e tutto quello che ne consegue in modo davvero ingenuo. Come qualsiasi prodotto di questo genere, non è però esente dai tipici cliché, che un pubblico giovane abituato a queste storie potrebbe non notare, ma ad alcuni spettatori, sicuramente tra i più adulti, potrebbero far storcere il naso. Quello che potrebbe essere considerato un difetto è invece la troppa prevedibilità dello svolgimento della storia, una volta che si sono comprese le dinamiche della narrazione, tutto procede esattamente come lo si è immaginato, i colpi di scena sono limitati e alcuni momenti risultano essere troppo abusati specialmente in un prodotto adolescenziale come questo. Non mancano le tipiche risse da bar, le fughe da casa, le prime sbronze e le prime volte che pur essendo momenti canonici di questo genere di prodotto sono la realtà, quindi sì ripetitivo è già visto, ma reale. Interessante anche la scelta di non ambientare l’intera vicenda tra i banchi di scuola, altro elemento tipico dei teen drama; basti pensare a Baby o Elite o anche a produzioni statunitensi come Riverdale o la recente Euphoria. La scuola è sempre stato il centro di tutto, così come lo era in Tre Metri Sopra Il Cielo, Summertime al contrario fa della spiaggia, degli chalet marini la “scuola” nella quale si impara e si vive la vita.
Vero punto di forza di ogni episodio della serie è l’estetica. Il comparto tecnico è curato nei minimi dettagli dall’inizio alla fine. Gli attori scelti, molti dei quali alla loro prima esperienza, sono davvero capaci e perfettamente integrati, cosa non scontata, basti pensare alla troppo artificiosità recitativa di Luna Nera, grande punto a svantaggio della serie. La fotografia è satura e caldissima, i colori sono accesi e vividi, l’abbigliamento degli attori riesce ad identificarli perfettamente, ognuno di loro è diverso dall’altro, ognuno di loro ha una propria storia da raccontare e questo è anche descritto perfettamente dalla loro estetica, pettinatura, carattere e abbigliamento. La regia è pulita, priva di artifizi, ma calibrata, ci sono alcuni momenti interessanti come nell’episodio pilota o in alcune scena in notturna, dove ancora una volta è proprio la fotografia ad eccellere. Ottima la scelta delle location della serie: fanno infatti da sfondo le città di Ravenna e Cesenatico sulla riviera Romagnola, le coste più affollate d’Italia che per l’occasione sembrano trasformarsi nelle lunghe spiagge tipiche della Florida o della California. Impossibile non citare la colonna sonora, che dona un sapore dolceamaro all’intero prodotto. I brani scelti sono infatti un mix tra composizioni italiane più e meno recenti, si va infatti da Leoni di Francesca Michielin e (Stato di natura) a Thoiry di Achille Lauro, da Estate dimmerda di Salmo a Stanza singola di Tommaso Paradiso a Il Mondo di Jimmy Fontana e molte altre. Interessante citare anche due cameo musicali: uno di Raphael Gualazzi e uno del gruppo indie Coma_Cose.
Summertime è una serie che parla ai giovani dei giovani, è un teen drama rivolto ad un pubblico di adolescenti che si apprestano a vivere sicuramente un’estate diversa dalle altre vista l’emergenza sanitaria nazionale, ma che può aiutare a prendere una boccata d’aria fresca e a distrarre in un momento tanto difficile per tutti. Non esente da alcuni difetti tipici del genere, rientra comunque nelle migliori produzioni seriali italiane della piattaforma e ora non possiamo far altro che attendere la seconda stagione.
Summertime sarà disponibile su Netflix a partire dal 29 Aprile 2019, in tutte le regioni in cui il servizio è disponibile. E’ prodotta da Netflix e Cattleya e di seguito potete vedere il trailer della serie: