Per tantissimi lettori il 23 aprile non sarà un giorno come gli altri. Arriva su Netflix l’adattamento televisivo di Tenebre e Ossa (Shadow and Bone in originale), primo romanzo della fortunatissima trilogia fantasy scritta da Leigh Bardugo ed edita in Italia da Mondadori. La serie, composta da otto episodi da circa cinquanta minuti l’uno, trasporta gli spettatori all’interno del “Grishaverse” un universo immaginario popolato da potenti maghi, che unirà gli avvenimenti del primo libro omonimo della trilogia e farà da prequel a “Sei di Corvi”, romanzo primo di una duologia, spin-off della saga di Tenebre e Ossa. La serie è scritta da Eric Heisserer e prodotta da Leigh Bardugo stessa che ha curato molteplici aspetti della trasposizione, e molti altri importanti nomi come quello della casa di produzione 21 Laps, responsabile del successo di Stranger Things. Grazie a Netflix abbiamo avuto l’opportunità di vedere l’intera prima stagione in anteprima e qui vi sveleremo qualche piccola chicca, rigorosamente no spoiler.
La storia si svolge nella Regno di Ravka, un tempo terra ricca e potente, ora abbattuta da conflitti e separata in due dalla Faglia d’ombra, un impenetrabile muro nero, fatto di oscurità che al suo interno nasconde mostri misteriosi e spaventosi: i Volcra. Il regno è abitato da umani e dai “Grisha” potentissimi maghi con diverse abilità a seconda del ramo di appartenenza, che pur essendo fondamentali per la salvaguardia del Regno, non sono visti di buon occhio da tutti. A Ravka è nata Alina Starkov (Jessie Mei Li), un’orfana profondamente legata al suo migliore amico Mal Orestev (Archie Renaux). I due adolescenti, durante una spedizione all’interno della Faglia, vengono attaccati dalle creature che la popolano e Alina, intenta a proteggere il suo migliore amico aggredito da un Volkra, sprigionerà un potentissimo raggio di luce che salverà lei, Mal e gli altri sopravvissuti all’attacco. Usciti indenni dalla faglia, Alina e Mal vengono raggiunti dal Generale Kirigan (Ben Barnes), il misterioso comandante dell’esercito Grisha, che rivela ad Alina di essere un “Evocaluce”, il Grisha più potente di tutti. Il suo potere deve essere controllato e conosciuto. Divisi i due migliori amici inizieranno il loro cammino verso la scoperta di sé stessi: Alina viene portata al Piccolo Palazzo dove incontrerà il Re e la Regina di Ravka e inizierà il suo addestramento grisha con Baghra (Zoe Wanamaker) una severa insegnante. Al piccolo palazzo farà la conoscenza di altri Grisha, rendendosi conto di non essere la benvenuta che immaginava. Nel frattempo la scoperta di un’Evocaluce, si è sparsa in tutto il Regno, giungendo a Ketterdam, una città portuale, considerata luogo di perdizione, in cui opera una banda di astuti ladri, “I Corvi”: Kaz (Freddy Carter), Inej (Amita Suman) e Jesper (Kit Young), incaricati da un signorotto del luogo: Pekka Rollins, di trovare e portare a lui l’Evocaluce per una lauta ricompensa. I Corvi si mettono in viaggio verso il Piccolo Palazzo per trovare Alina, ma la loro strada, quella di Alina e quella di Mal, non è così semplice, bugie, misteri e oscurità si celano dietro l’angolo.
Tenebre e Ossa è a tutti gli effetti uno dei più interessanti fenomeni editoriali fantasy young-adult degli ultimi anni. Pubblicato per la prima volta nel 2012 negli Stati Uniti, il primo romanzo della trilogia è stato portato in Italia da Piemme nel 2013 con il titolo “Tenebre e Ghiaccio”, dove è passato in sordina, almeno fino al 2019, anno in cui, almeno in Italia, è scoppiata la “grisha fever”. Schiere di lettori e blogger hanno riportato in auge il fenomeno, chiedendo a gran voce alle case editrici la ripubblicazione dell’intera saga composta da una trilogia originale e due spin-off, uno dei quali appena pubblicato negli Stati Uniti. Mondadori ha accettato la sfida decidendo di pubblicare prima la duologia spin-off di Sei di Corvi (che può essere letta indipendentemente dalla trilogia) e poi la trilogia di Tenebre e Ossa, composta dal primo libro omonimo, poi da Assedio e Tempesta e infine da Ascesa e Rovina. Il passaparola è stato fondamentale, tanto che i libri sono diventati dei veri e propri bestseller, complice anche l’annuncio di un’imminente serie tv che avrebbe adattato i romanzi di Bardugo. Si era già parlato di un adattamento cinematografico nel 2012 in cui figuravano nomi importanti come quello di David Heyman, produttore di Harry Potter e Animali Fantastici, ma il progetto non è mai andato in porto. Solo nel 2019, a Budapest, in Ungheria, è iniziata la produzione della serie Netflix che avrebbe coperto l’arco narrativo del primo libro della trilogia e del primo libro della duologia di Sei di Corvi.
Diciamolo chiaramente, Tenebre e Ossa è una serie televisiva fatta per chi ha letto i libri o per chi ha l’intento di approcciarsi a questo interessantissimo universo fantasy. Ed è per questo che è un prodotto riuscito non privo di alcuni difetti. La narrazione, per un profano della storia, potrebbe inizialmente risultare confusionaria. Come già anticipato, la prima stagione si basa sul primo romanzo della trilogia e su una storia prequel inedita del romanzo spin-off Sei di Corvi. Le situazioni che vengono presentate sono molte, i personaggi sono tanti, facendone una vera e propria narrazione corale, i luoghi sono molteplici e il tutto non è facilitato da termini particolarmente complessi. Ravka è un Regno che si ispira alla Russia zarista, quindi molti nomi, luoghi e caratteristiche ricordano questo particolare periodo storico. Ora, per un lettore della saga, non sarà assolutamente difficile ricollegare e comprendere il tutto già da subito, per un profano invece il lavoro potrebbe richiedere un maggiore impegno. L’episodio pilota introduce lo spettatore completamente nel mondo e nell’azione. Se da una parte racconta fedelmente i fatti del primo romanzo della trilogia, dall’altro si appresta a raccontare una storia inedita e creata appositamente per la serie che vede protagonisti i personaggi di “Sei di Corvi” unirsi alle narrazioni di Tenebre e Ossa, ed è forse questo uno dei più grandi difetti della serie. Pur comprendendo che si tratta di una narrazione corale, l’intento di voler a tutti i costi coniugare le due narrazioni differenti per personaggi e situazioni, rende il prodotto, di base molto scorrevole ma in parte inutilmente ingarbugliato, facendo perdere di mordente sia l’una che l’altra storia. Ciò non vuol dire che il risultato finale sia completamente negativo, ma in questo modo si perdono importanti dettagli sui personaggi che invece sono la punta di diamante di ogni romanzo creato da Bardugo.
La serie è composta da otto episodi, per un totale di circa cinquanta minuti l’uno. Inizialmente doveva essere composta da dieci puntate, si è poi opatato di ridurre il tutto in modo da spalmare meglio il budget a disposizione che non era particolarmente elevato. Sul piano narrativo questa scelta potrebbe aver influito, sono diversi i momenti in cui la storia accelera specialmente nel finale, sul piano della messa in scena questa scelta è stata assolutamente vincente. Ambientata in un mondo fantasy, non troppo distante da quello reale, la scommessa della serie era quella di riuscire bene specialmente nell’impatto visivo. I costumi e le ambientazioni sono perfettamente ricreati, i dettagli presenti sono moltissimi e non potranno non colpire i lettori della saga. Gli effetti speciali sono ben distribuiti su tutti gli episodi e nei momenti in cui l’utilizzo della CGI si fa più massiccia l’insieme è visivamente equilibrato e appagante, pur presentando alcuni momenti in cui l’eccessivo utilizzo di green screen potrebbe disturbare un occhio più attento e critico. La narrazione è in ogni caso incalzante, un episodio tira l’altro, rendendo semplice la fruizione in binge watching.
Sicuramente il punto di forza della storia sono i suoi personaggi, sia nella trilogia originale, sia e soprattutto nella duologia spin-off. I Corvi riescono ad ammaliare e sedurre, le loro avventure sono rocambolesche e non possono non ricordare una commistione tra Oliver Twist, la banda dei ladri di Venezia di Cornelia Funke nel suo romanzo “Il Re dei Ladri” e Ocean’s Eleven. Peccato che in questa prima stagione, pur essendo interpretati da ottimi attori che ne vestono perfettamente i panni e sembrano usciti dalle pagine di Leigh Bardugo, non vengano trattati come meriterebbero. Se la storyline di Kaz, Inej, e Jesper è funzionale alla storia di Alina, ed è un pretesto per inserire i personaggi dei Corvi che probabilmente in una futura stagione avranno una narrazione tutta loro, altri due membri del gruppo, sono quasi completamente dimenticati. Matthias (Calahan Skogman), cacciatore di Grisha e Nina (Danielle Galligan) potente Grisha, due dei preferiti dai lettori, in questa stagione vedono uno screen time ridotto all’osso. La loro storia è sicuramente stata inserita per essere poi approfondita nei capitoli successivi della serie. Al contrario i personaggi che coprono la storyline di Tenebre e Ossa, ben si allacciano al contesto risultando maggiormente approfonditi. Il misterioso Generale Kirigan, interpretato da un tenebroso Ben Barnes (Westworls, Narnia – Il Principe Caspian) non potrà che affascinare e incuriosire, e a detta della stessa scrittrice Leigh Bardugo, il personaggio è perfettamente cucito sulla sua persona. Purtroppo non mancano alcuni momenti in cui l’attore avrebbe potuto osare di più dando ancora più enfasi e carattere ad un personaggio particolarmente interessante.
Tenebre e Ossa, pur non esente da alcuni difetti che potrebbero colpire specialmente un pubblico affezionato alla saga letteraria, è un ottimo prodotto fantasy young-adult, che si differenzia dalle solite narrazioni. Ambientata un mondo che ha forti legami con la Russia zarista, popolata da personaggi memorabili, la serie è sicuramente più apprezzabile da un lettore della saga letteraria o da qualcuno che dopo l’incessante passaparola ne è rimasto incuriosito. E’ sicuramente un ottimo prodotto d’intrattenimento di buona realizzazione visiva, nonostante alcune accelerate sul finale e un po’ di confusione iniziale. Sarà di certo un trampolino di lancio per moltissimi tra gli attori presenti e sarà sicuramente importante per ampliare il fenomeno della “grisha fever” la febbre da “Grishaverse”, universo narrativo nato dalla penna della scrittrice americana Leigh Bardugo.
La prima stagione di Tenebre e Ossa sarà disponibile su Netflix dal prossimo 23 Aprile. Di seguito potete visionare il trailer ufficiale italiano della serie:
Per chi fosse interessato, la saga letteraria è composta da (in ordine di pubblicazione originale):
Trilogia di Tenebre e Ossa:
- Tenebre e Ossa
- Assedio e Tempesta
- Rovina e Ascesa
Duologia di Sei di Corvi:
- Sei di Corvi
- Il Regno Corrotto
Duologia di King of Scars (inedita in Italia):
- King of Scars
- Rule of Wolves