L’ultima pellicola di James Franco, The Disaster Artist è arrivata agli oscar con una candidatura come miglior sceneggiatura non originale ed ora, lo sceneggiatore originale del film cita in giudizio la produzione per averlo ingannato in modo che lui vendesse la parte che ha sceneggiato del film. La pellicola basata sul libro di Greg Sestero co-protagonista di The Room, il terribile film che Disaster Artist analizza nella sua genesi e enl suo making of, ha come soli sceneggiatori accreditati, appunto, Scott Neustadter e Michael H. Weber e non menziona Ryan Moody, che avrebbe partecipato alla stesura, o almeno in parte. Vediamo cosa è successo.
Variety riporta che Ryan Moody, ex studente di Franco e ora suo collaboratore sarebbe stato portato a vendere una prima stesura della sua sceneggiatura alla Rabbit Bandini Productions (la compagnia di Franco)e Point Grey Pictures (la compagnia di Seth Rogen e Evan Goldberg). Al centro della contesa vi è un accordo precedente, ossia l’accordo che Moody ha fatto con la Rabbit Bandini, che gli assicurava il pagamento di 5.000 dollari ed un ruolo da produttore associato e la possibilità di trasformare in film il suo progetto: On the Bus, con un budget di $5-10 milioni di dollari e alla fine della fiera a Moody è stato concesso un budget di 50 mila dollari e nessun riconoscimento per The Disaster Artist.
Nella causa è anche stata menzionata come prova a favore di Moody la presenza nel film della scena in cui Wiseau si allontana dalla premiere di The Room, a causa dell’iniziale recezione negativa, ma ritorna quando il suo pubblico inizia ormai a ridere della sua pellicola. Tale scena non era presente nel libro di Sestero.
Questo non dovrebbe avere impatto sugli oscar dato che le votazioni sono state chiuse mercoledì e quindi la sceneggiatura di Neustadter e Weber nonostante le accuse potrebbe vincere, anzi potrebbe essere stata scelta come la vincitrice del premio.
Fonte: Screenrant
