Quando, nel 2017, esordì la serie Tredici (13 Reasons Why) di Netflix, che tratta piuttosto dettagliatamente temi come il suicidio adolescenziale, il bullismo, la violenza sessuale e la guida in stato di ubriachezza, alcuni esperti di salute mentale avvertirono che la serie avrebbe potuto causare dei rischi per la salute di alcuni adolescenti, soprattutto quelli con tendenze suicide.
A quanto pare, stando ad una nuova ricerca dei National Institutes of Health, questa preoccupazione era piuttosto fondata.
I ricercatori del Nationwide Children’s Hospital hanno infatti riscontrato che, nel mese successivo al debutto di Tredici, ovvero marzo del 2017, i suicidi in età compresa tra i 10 ed i 17 anni hanno subito un’impennata del 28%, il tasso più alto in uno studio che comprende gli ultimi cinque anni. Inoltre, nei nove mesi successivi al rilascio della serie TV, si sono verificati ulteriori 195 suicidi sempre nella stessa fascia d’età, più di quanto ci si potesse aspettare in base allo storico di questo triste fenomeno.
I ricercatori hanno comunque voluto tenere in considerazione che questo studio non possa del tutto correlare la serie all’aumento dei suicidi, considerando che potrebbero esserci altri fattori sconosciuti dietro il picco degli eventi, ma hanno voluto comunque consigliare di tenere i minori a distanza dalla serie.
Il dottor Victor Hong, direttore medico dei servizi di emergenza psichiatrica dell’Università del Michigan, ha voluto spiegare i motivi della preoccupazione:
Netflix non rilascia i dati relativi agli spettatori, per cui non è dato sapere quante persone abbiano realmente visto Tredici, che tuttavia si è dimostrata un grande successo, tanto da avere una seconda stagione. A tal proposito, un portavoce della piattaforma streaming ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla questione:
Il portavoce ha poi specificato che lo studio dei National Institutes of Health ha dato risultati totalmente diversi rispetto a quanto dichiarato dalla Università della Pennsylvania: la ricerca dell’ateneo ha infatti dato un responso molto diverso, affermando che gli studenti che hanno visto la seconda stagione di Tredici sarebbero meno propensi all’autolesionismo, anche più di chi non ha mai visto una singola puntata della serie TV.
Netflix ha voluto inoltre ricordare che entrambe le stagioni della serie, ed ogni singolo episodio, riportano un’avvertenza sui temi trattati, rimandando al sito 13 Reasons Why Info.
Inoltre, Netflix offre un servizio di Parental Control che permette di inserire un pin per poter accedere a specifici contenuti e dispositivi.
Fonte: Deadline