Cannes 2019 – Trionfa Bong Joon-Ho, niente premi per Tarantino e Bellocchio

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Festival del Cinema di Cannes

Si è tenuta nelle scorse ore la premiazione di questa 72esima edizione del Festival del Cinema di Cannes: la giuria guidata da Alejandro González Iñárritu ha premiato film, autori e interpreti al Grand Théatre Lumière.

Grande gioia per il regista sudcoreano Bong Joon-Ho, vincitore con Parasite, mentre nessun premio è stato portato a casa da Quentin Tarantino, con il suo “C’era una volta ad Hollywood”. A bocca asciutta anche Il Traditore, film di Marco Bellocchio su Tommaso Buscetta.

Di seguito, tutti i premi assegnati:

Palma d’Oro:

La Palma d’Oro come miglior film per questa edizione del Festival del Cinema di Cannes è stata assegnata a “Parasite”, del regista sudcoreano Bong Joon-Ho: il film racconta di un complotto di famiglia ordito dai poverissimi parenti di Ki-taek ai danni dei ricchissimi Park.

Grand Prix Speciale della Giuria:

Il premio al film che mostra maggiore originalità, secondo più importante riconoscimento dopo la Palma d’Oro, è andato al film “Atlantique” di Mati Diop. Il film della regista di origine senegalese sfrutta un horror sovrannaturale per raccontare i due volti dell’immigrazione: da un lato chi affida la propria vita ad un’imbarcazione tentando la strada verso la speranza di una vita migliore (in questo caso, dal Senegal alla Spagna), dall’altro, chi resta in patria e aspetta, come la protagonista Mame Bineta Sane. 

Premio della Giuria:

I film “Les Misérables” di Ladj Ly e “Bacurau” di Kleber Mendonca Filho e Juliano Dornelles hanno vinto ex aequo il Premio della giuria al Festival del Cinema di Cannes 2019.

Il film francese, che mette in scena le bande delle banlieu parigine e tutto si svolge nel quartiere di Montfermeil proprio dove era ambientato il romanzo di Victor Hugo, era uno dei grandi favoriti per un premio.

Bacurau, invece, racconta del piccolo e desolato villaggio omonimo, in Brasile,  in cuigli abitanti si trovano ad affrontare strani eventi iniziati dopo la morte della matriarca Carmelita, mancata all’età di 94 anni. Mentre il paese scompare da tutte le mappe satellitari e vengono ritrovati corpi crivellati di colpi, gli abitanti danno vita ad una rivolta contro un politico locale che ha preso il controllo dell’acqua.

Al film “It Must Be Heaven” di Elia Suleiman è andata una menzione speciale del Festival di Cannes 2019.

Miglior Regia:

Il premio riservato al miglior regista va ai fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, per il film “Le Jeune Ahmed”. I fratelli belgi, già vincitori di due Palme d’Oro in carriera al Festival francese, raccontano la storia di Ahmed (interpretato da Idir Ben Addi), un ragazzino di 13 anni che vive a Bruxelles, dilaniato tra gli ideali di purezza del suo imam e le tentazioni della vita.

Miglior Attrice:

Il premio per la miglior attrice va a Emily Beecham, per il film “Little Joe” di Jessica Hausner. La regista austriaca ambienta la sua trama in un laboratorio di genetica vegetale in un tempo distopico. La protagonista Alice (interpretata dalla Beecham), donna separata con tanto di figlio adolescente a carico, è una delle scienziate a cui si deve una nuova pianta molto promettente anche in un’eventuale lancio sul mercato.

Miglior Attore:

Il riconoscimento al miglior interprete va a Antonio Banderas, protagonista di “Dolor y gloria” di Pedro Almodóvar. Nel film del regista spagnolo, il suo lavoro più autobiografico e più intimo, il protagonista è appunto un cineasta in crisi, Salvador Mallo, (interpretato da Banderas), uno che si è chiuso in casa da quando ha visto spegnersi la sua creatività. Un uomo in preda all’acufene, a forti mal di testa, pieno di malanni, veri o immaginari e che consuma eroina.

Miglior Sceneggiatura:

Il premio per la miglior sceneggiatura va a “Portrait of a Lady on Fire” di Céline Sciamma. “Portrait de la jeune fille en feu”, questo il titolo originale, è totalmente al femminile e racconta la storia di un’amicizia tra due donne, un’artista e la sua modella, che sfocia nell’amore più puro.

Camera d’Or (miglior opera prima):

La miglior opera prima è il film “Nuestras Madres” di Cesar Diaz, dalla Semaine de la Critique, e si aggiudica il premio Camera d’Or.

Miglior Cortometraggio:

La Palma d’Oro 2019 al migliore cortometraggio è andata al film di Vasilis Keratos che si intitola “The distance between us and the sky”. Menzione speciale ad un altro corto, “Monstruo Dios” di Agustina de San Martin.

Fonte: SkyTG24