Vi ricordate la saga di Spy Kids e il film Sharkboy e Lavagirl? A distanza di diversi, molti, troppi, anni da questi progetti, il regista Robert Rodriguez torna ad affrontare quel genere sci-fi, action per ragazzi con We Can Be Heroes, nuovo film prodotto da Netflix, in uscita il giorno di Natale sulla piattaforma, che condivide diversi punti in comune con il mondo cinematografico creato da Rodriguez.

Quando gli alieni rapiscono gli Heroix, i supereroi della terra, spetta ai loro figli salvare il pianeta da una minaccia globale. Chiusi in un rifugio governativo per essere protetti da Miss Granada (Pryanka Chopra Jonas), i ragazzi, guidati dalla giovane Missy Moreno (Yaya Gosselin) figlia di Marcus Moreno (Pedro Pascal) uno degli Heroix, faranno squadra e sfrutteranno i loro super poteri per salvare i loro genitori in trappola e ristabilire la tranquillità nel mondo. Ma l’impresa non è semplice come potrebbe sembrare..

A più di dieci anni dall’uscita di Sharkboy e Lavagirl, che molti ricorderanno come uno dei primi film in 3D con protagonista un giovanissimo Taylor Lautner, Robert Rodriguez torna al timone di un progetto che attinge dalla mitologia da lui stesso creata, ambientando We Can Be Heroes nello stesso universo cinematografico dell’uomo squalo e della donna di fuoco. Questa volta la vera sorpresa è che, come anticipato dai trailer e dalle notizie rilasciate sul progetto, Sharkboy e Lavagirl sono cresciuti, sono stati rapiti, e hanno addirittura una simpatica (e potentissima) figlia. C’è anche da dire che il film non ruota assolutamente intorno alla figura dei due eroi, ma per chi fosse cresciuto con le loro avventure è sicuramente un bel ritorno al passato.

Effetto nostalgia a parte, We Can Be Heroes va inserito all’interno di quel genere ibrido, che può essere considerato un superhero movie, decisamente particolare. Chiunque ha dimestichezza con saghe come quella di Spy Kids o il sopracitato Sharkboy e Lavagirl, sa quanto Robert Rodrguez, in questi progetti, inserisca delle caratteristiche “altre” al genere, come ad esempio la tecnologia, vera e propria protagonista delle pellicole, che per progetti agli inizi degli anni 2000 era sicuramente interessante, ma che all’alba del 2021 sembra essere decisamente superata.

We Can Be Heroes, pur essendo rivolto ad un pubblico prettamente giovanissimo o al massimo a fratelli maggiori o genitori cresciuti con gli altri progetti del regista, resta intrappolato in un’aura di antico, pur trattando di scoperte tecnologiche all’avanguardia che però non apportano nulla di nuovo ad un pubblico che oggi è abituato ad essere intrattenuto da questo genere di narrazioni, che al contrario erano assolutamente innovative agli inizi degli anni 2000.  La stessa formula del raccontare le vicende dal punto di vista dei “figli” non è così originale, la saga di Disney Channel “Descendants” ha fatto la stessa cosa, raccontando le storie dei figli dei villain Disney.

Rodriguez riunisce un cast d’eccezione, composto da Pryanka Chopra Jonas, Christian Slater, Pedro Pascal, Boyd Holbrook, riducendo i personaggi interpretati a delle macchiette, con una caratterizzazione del supereroe decisamente soprassata. Gli Heroix sono la classica squadra di eroi (vedi gli Avengers, o i The Boys) che però ha qualcosa di innovativo. Il gruppo è infatti decisamente eterogeno, ci sono eroi di colore, asiatici, latini, tutti in un unico stesso gruppo. Peccato che li innovazioni terminino qui.  Se da un lato è interessante seguire le vicende di piccoli eroi nel salvare i genitori, dall’altro, quando si entra nelle dinamiche della pellicola, il tutto risulta essere scontato e anche un po’ monotono.

Il tono è decisamente sopra le righe, la pellicola è coloratissima e scoppiettante ed è quasi interamente sorretta dalle performance dei giovanissimi attori, quasi tutti esordienti. Al contrario, tra gli adulti, impossibile non notare la divertentissima interpretazione di Pryanka Chopra Jonas, nei panni dell’agente governativo Miss Granada, tra le più carismatiche dell’intera pellicola. Gli altri attori, complice uno screen time davvero ridotto all’osso non riescono ad emergere, e ad interessare con le loro storie, addirittura alcuni super poteri sono solamente accennati.

In sintesi We Can Be Heroes è un film rivolto quasi esclusivamente ad un pubblico di giovanissimi o di affezionati al regista, che probabilmente è cresciuto con opere come Spy Kids o Sharkboy e Lavagirl. Pur essendo ambientato nello stesso universo cinematografico, a molti anni di distanza, non sembra essersi evoluto, risultando un film stantio e monotono. Il grande cast che lo costella, fatta eccezione di Pryanka Chopra Jonas, non viene messo in mostra come si deve, risultando una macchietta dimenticabile. L’idea di partenza, pur non essendo tra le più originali, se sviluppata in maniera diversa, più approfondita, avrebbe potuto far nascere qualcosa di interessante, che però per ora resta solo un’idea. Visto il finale è probabile che Rodriguez voglia inaugurare una nuova saga dedicata ai piccoli Heroix, e se così fosse ci auguriamo che possa in futuro migliorare e creare un prodotto innovativo così come lo sono stati i suoi film precedenti, nonostante siano ampiamente considerati come dei prodotti di serie B.


We Can Be Heroes è disponibile su Netflix a partire dal 25 dicembre 2020. Ecco il trailer del film:

RASSEGNA PANORAMICA
We Can Be Heroes
5
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
we-can-be-heroes-di-robert-rodriguez-piccoli-supereroi-nel-sequel-de-le-avventure-di-sharkboy-e-lavagirl-recensioneIn sintesi We Can Be Heroes è un film rivolto quasi esclusivamente ad un pubblico di giovanissimi o di affezionati al regista, che probabilmente è cresciuto con opere come Spy Kids o Sharkboy e Lavagirl. Pur essendo ambientato nello stesso universo cinematografico, a molti anni di distanza, non sembra essersi evoluto, risultando un film stantio e monotono. Il grande cast che lo costella, fatta eccezione di Pryanka Chopra Jonas, non viene messo in mostra come si deve, risultando una macchietta dimenticabile. L’idea di partenza, pur non essendo tra le più originali, se sviluppata in maniera diversa, più approfondita, avrebbe potuto far nascere qualcosa di interessante, che però per ora resta solo un’idea. Visto il finale è probabile che Rodriguez voglia inaugurare una nuova saga dedicata ai piccoli Heroix, e se così fosse ci auguriamo che possa in futuro migliorare e creare un prodotto innovativo così come lo sono stati i suoi film precedenti, nonostante siano ampiamente considerati come dei prodotti di serie B. 

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