Avatar 2 – Il cast si è preparato al sequel in una foresta pluviale

0
Avatar

Girare il sequel di una delle pellicole con uno degli incassi al botteghino più grandi della storia non è di certo facile. Tuttavia, James Cameron ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a tale compito, all’incirca da quando Avatar uscì nel 2009 conquistando tutto il mondo. Il regista è al momento alle prese con ben quattro sequel e con l’esplorare più approfonditamente il mondo di Pandora. Questa volta, Cameron sta compiendo ultimi sforzi per migliorare il suo prodotto, come girare alcune sequenze sott’acqua e vivere nella giungla col cast (nel quale è presente un attore di Harry Potter). Questa settimana, il sito Variety ha rilasciato un’intervista/conversazione tra Cameron e il regista del nuovo Dune, Denis Villeneuve, argomentando sulla creazione di Avatar 2.

Cameron ha infatti rivelato che ha trascorso del tempo in una foresta del Kauai con gli attori; in quei giorni, hanno osservato come si muovessero ed esistessero in quel tipo di ambiente.

Il regista di Titanic ha spiegato: “Ho portato gli attori in ciò che io chiamo un’odissea di senso-memoria. Siamo andati in Kauai. Abbiamo vissuto in una foresta pluviale per giorni, usando focolari sotterranei per cucinare e le foglie degli alberi per bere. Ho detto ‘Bene, saliremo su un sentiero e voglio osserviate il più possibile dove mettete i piedi; dove ponete le mani percorrendo un sentiero scosceso. Dovrete ricordarlo, come vi siate sentiti, il suo odore, perchè dovrete riportarlo in un ambiente relativamente sterile.’ Eravamo tutti pronti a imbarcarci in questo viaggio.

Avatar 2 esplorerà meglio il pianeta di Pandora, mostrando non solo le sue rigogliose vegetazioni, ma anche le comunità marine. Una più approfondita scoperta di Pandora si avrà per ognuno dei quattro sequel in programma, portando poi inoltre la storia sulla Terra.

Inoltre, nella conversazione con Villeneuve, Cameron ha anche parlato diu una sua idea abbastanza bizzarra:

“Mi piace il cambiamento. Sono un bambino degli anni ’60. Mi piace quando le cose diventano caotiche. Penso che quello che potremo avere in futuro sia una sorta di cinema espanso. Vorrei provare a fare un film che duri contemporaneamente sei ore e due ore e mezza. Mi spiego meglio: lo stesso film, con la durata scelta dal pubblico. Puoi riprodurlo in streaming, a casa tua, e avere una storia lunga da sei ore, oppure puoi andare al cinema per vivere una versione dello stesso film più condensata, e quindi più frenetica. Lo stesso film. Ma una versione è lunga come un romanzo, l’altra è immediata come un racconto. Perché no? Proviamo ad usare queste piattaforme in un modo totalmente nuovo”.

Fonte: Comicbook

Lascia un commento