Senza tanti giri di parole, siamo sinceri, i boschi sin dagli albori sono sempre stati fonte di timore. Difficile orientarsi, facile perdersi e quel timore riverente che accompagna ogni passo al calar del sole, con la notte dietro l’angolo ad aspettarci. Con la stessa sincerità dico che in Blair Witch, i boschi, sono uno dei “personaggi” contro cui vi imbatterete. Ogni ramo, sarà una sfida, ogni rumore crepitante un picco di terrore. Un’insana paranoica atmosfera. Blair Witch

In Blair Witch vestirete i panni di Ellis, un ex agente che sta indagando su (un’ennesima) misteriosa scomparsa. Ovviamente la direzione che prenderà sarà quella della Foresta delle Black Hills a Burkittsville, nel Maryland. Ellis soffre di frequenti attacchi di panico dovuti allo stress post-traumatico vissuto durante il periodo in cui serviva l’esercito e la polizia. Insomma, il candidato perfetto per una perlustrazione della foresta delle Black Hills, Muah-ah-ah (risata agghiacciante).

Fortunatamente, onde evitare di soccombere allo stress e all’ansia, Ellis ha Bullet, un cane poliziotto fedele, coraggioso e leale. Infatti, durante le vostre profonde (crisi) full immersion nella Foresta, stare vicino a Bullet vi renderà calmi e vi consentirà di seguire indizi utili al fine del gioco. Bullet annuserà la pista e vi indicherà i percorsi, inoltre sarà utilissimo per ispezionare gli indizi, vi metterà in guardia dai pericoli imminenti e abbaierà a ridosso di nemici, proprio come uno Spider-Pizzico rendendovi sicuramente molto più semplice la navigazione in una foresta molto labirintica. Le azioni del vostro compagno animale, che avvengono anche in totale autonomia, vengono affiancati nelmenu azioni. Potrete coccolarlo, rimproverarlo etc. Vi assicuro che noterete la differenza, quando il fidato miglior amico dell’uomo non sarà al vostro fianco.

Ecco perché, gli attacchi di panico di Ellis, saranno solo un effetto collaterale dell’assenza di Bullet. Questa mancanza lascerà che gli orrori di Black Hill invadano la vostra realtà deformandola. Una realtà che si contorce e gira, con gli alberi che si sovrappongono per intrappolarvi e confondere i vostri punti di riferimento. Vi assicuro che con ciò vi risulterà difficile sentirvi al sicuro.

Una delle cose più sconvolgenti e terrificanti nello stesso momento è il silenzio generale ridotto in rumore ambientale riverberato, che aumenta la tensione sensoriale facendovi saltare ad ogni rumore. Questi momenti di apparente tranquillità sono forse quelli più tesi in Blair Witch e lasceranno che la vostra immaginazione prenda il sopravvento e cosi abbia la meglio su di voi, proprio come Ellis quando comincia a dubitare sulla sua sanità mentale. Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica, in quanto questi momenti estremamente surreali non sono stabili nel percorso del gioco. Blair Witch

In Blair Witch ci sono fondamentalmente due tipi di nemici: quelli che esplodono quando accenderete la torcia su di essi (si, anche io ho pensato ad Alone in The Dark) e quelli impossibili da uccidere e quindi da evitare a tutti i costi. Quando Bullet vi avviserà (abbaiando) dei nemici nelle vicinanze potrete semplicemente illuminare con la luce nella direzione in cui abbaia. Se sono immuni saranno contornati da un rosso sulla camera e vi basterà evitarli o oltrepassarli di soppiatto. Entrambi gli approcci non necessitano di una grande fatica e nello stesso modo questi incontri non sono cosi pieni di suspance a tal punto che paradossalmente hanno l’effetto opposto e in qualche modo smorzano la tensione dell’ambiente che vi circonda, facendovi respirare.

Mentre vi avventurerete nel bosco, troverete un puzzle (occasionale). Le meccaniche del puzzle sono abbastanza semplici e funzionano tramite la videocamera e i nastri con l’etichetta rossa, che insieme vi consentiranno di manipolare parte dell’ambiente circostante. Una porta bloccata potrete superarla allo stesso modo, purché abbiate il nastro associato ad un punto in cui potrete boccare il playback con la porta aperta. Se non l’avete ancora capito, avrete la possibilità di alterare la realtà a vostro vantaggio, il che è intelligente,ma la risoluzione degli enigmi sia meccanici che ambientali risultano ovvie e prevedibili.

Come detto, l’incontro di questi enigmi, e dei nemici, interrompono il flusso di inquietante terrore che si prova attraversando il bosco e senza tante filippiche, ostacolano l’effetto complessivo cosi come il ritmo della storia. Questo nonostante Blair Witch non racconti una storia complessa, ma a questa vengono associati dei colpi di scena niente male ed efficaci. I vari fili narrativi, giungono a termine durante gli ultimi capitoli in un cambio drastico di un esagerato surrealismo. Questi the end sono un po’ deludenti, però, fortunatamente, ci sono altri finali che potrete vedere, questo solo se seguirete alcune rigide regole nei successivi play through.

Blair Witch

Comparto grafico non eccezionale. Certo, l’esperienza sarà fluida e soddisfacente, ma tutto questo avviene a ridosso di qualche problema tecnico/strutturale e qualche poligono squadrato di troppo. Fortunatamente, grazie anche alla scarsa presenza di sequenze d’azione complesse, il gioco non soffre di lag, cali e problemi settoriali. Questa è una cosa buona anche se – come detto già ampiamente – va a discapito dell’effetto sensoriale del gioco che diventa altalenante.

Concludendo, nonostante tutta la tensione avvincente che infonde, Blair Witch non riesce a mantenere la sua spaventosa atmosfera iniziale, per colpa di un paio di autogol che smorzano la situazione perdendo a tratti il suo agghiacciante fascino. I nemici non sono tali e i puzzle, seppure belli visivamente e interessanti, non catturano allo stesso modo l’orrore paranoico che vi circonderà e inoltre sono prevedibili. Nonostante questi difetti non da poco, è palese che il gioco non punti agli scontri ma al vivere un’atmosfera snervante che fidatevi, non ha prezzo. I silenzi inquietanti, i rumori ambientali, le crisi di panico affrontati grazie al fidato compagno di viaggio, rendono Blair Witch un viaggio tetro e angusto tra psiche e sgomento che mira a suscitare nel videogiocatore sentimenti di ribrezzo, di repulsione, di spavento o di raccapriccio da gustare comodamente davanti TV di casa, con fuori una notte in tempesta. Con una longevità bassa, Blair Witch e quindi Bloober Team non puntano di certo a fiumi di adrenalina, ma piuttosto ad un cammino interiore per conoscere, scoprire e capire e nello stesso modo, conoscersi, scoprirsi e capirsi.

RASSEGNA PANORAMICA
Blair Witch
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Tutto tutto, va bene… vi racconto tutto. Quando ero in terza ho copiato all'esame di storia. Quando ero in quarta ho rubato il parrucchino di mio zio Max e me lo sono messo sul mento per fare Mosè alla recita della scuola. Quando ero in quinta ho buttato per le scale mia sorella Heidi e poi ho dato la colpa al cane… Allora mia madre mi mandò a un campeggio estivo per bambini grassi e poi una volta non ho resistito, ho mangiato due chili di panna e mi hanno cacciato” (I Goonies, 1985)
blair-witch-ritorno-alla-foresta-di-black-hills-recensioneI silenzi inquietanti, i rumori ambientali, le crisi di panico affrontati grazie al fidato compagno di viaggio, rendono Blair Witch un viaggio tetro e angusto tra psiche e sgomento che mira a suscitare nel videogiocatore sentimenti di ribrezzo, di repulsione, di spavento o di raccapriccio da gustare comodamente davanti TV di casa, con fuori una notte in tempesta