Gli studi cinematografici possono essere citati in giudizio ai sensi delle leggi sulla falsa pubblicità se pubblicizzano un film con trailer ingannevoli. Questo è quanto ha stabilito martedì il giudice distrettuale degli Stati Uniti Stephen Wilson che ha autorizzato a procedere con la causa per pubblicità ingannevole contro Yesterday, il film del 2019 di Danny Boyle in cui trovavamo un mondo senza i Beatles.
Ma iniziamo dal principio. Due fan di Ana de Armas, Conor Woulfe del Maryland e Peter Michael Rosza della contea di San Diego, in California, hanno intentato una causa contro Universal lo scorso gennaio, sostenendo di aver noleggiato il film di Boyle dopo aver visto l’attrice nel trailer, per poi scoprire dopo la visione che la scena era stata tagliata dal montaggio finale del film. I due hanno pagato ciascuno 3,99 dollari per noleggiare Yesterday su Amazon Prime Video e stanno chiedendo un risarcimento di almeno 5 milioni di dollari.
La Universal ha cercato di respingere le accuse, sostenendo che i trailer dei film hanno diritto a un’ampia protezione ai sensi del Primo Emendamento. Gli avvocati dello studio hanno sostenuto che un trailer è un “lavoro artistico ed espressivo” che racconta una storia di circa tre minuti per trasmette allo spettatore il tema del film, e dovrebbe quindi essere considerato un discorso “non commerciale”. Ma il giudice Wilson ha respinto tali argomentazioni, affermando che un trailer è un prodotto realizzato a fini commerciali ed è soggetto alla legge sulla pubblicità ingannevole della California e alla legge sulla concorrenza sleale dello stato.
“Universal ha ragione sul fatto che i trailer implicano una certa creatività e discrezione editoriale, ma questa creatività non esclude la natura commerciale di un trailer”, ha scritto il giudice federale Stephen Wilson. “In sostanza, un trailer è una pubblicità progettata per vendere un film fornendo ai consumatori un’anteprima della pellicola.”
Nel loro briefing sulla questione, gli avvocati della Universal hanno sostenuto che i trailer dei film spesso includono clip non presenti nel montaggio finale del film. Gli avvocati hanno citato come esempio Jurassic Park (un altro film della Universal), che presentava un trailer composto interamente da filmati che non sono presenti nel film completo.
La Universal ha anche sostenuto che classificare i trailer come “prodotto commerciale” potrebbe aprire la porta a una parata di azioni legali da parte di spettatori insoddisfatti, che potrebbero affermare soggettivamente che un film non è stato all’altezza delle aspettative create dal trailer.
“Secondo il ragionamento dei querelanti, un trailer verrebbe privato della piena protezione del Primo Emendamento e soggetto a gravose controversie ogni volta che uno spettatore afferma di essere rimasto deluso dal fatto che una data persona o scena apparsa in un trailer possa essere presente o meno nel montaggio finale di un film. Oppure se un film si adatti al genere che dichiarano di aspettarsi o una qualsiasi delle innumerevoli delusioni che uno spettatore potrebbe rivendicare.”, hanno sostenuto gli avvocati dello studio.
Stephen Wilson ha cercato di rispondere a tale preoccupazione dello studio, affermando che la legge sulla pubblicità ingannevole si applica solo quando una “porzione significativa” di “consumatori ragionevoli” potrebbe essere fuorviata dal trailer. “La sentenza della Corte è limitata al fatto che un’attrice o una scena presente in un trailer siano effettivamente nel film, e nient’altro”, ha scritto il giudice, ritenendo che sulla base del trailer di Yesterday, fosse plausibile che gli spettatori si aspettassero che Ana de Armas avesse un ruolo significativo nel film.
Infatti, De Armas doveva originariamente apparire come un interesse amoroso per il protagonista del film, interpretato da Himesh Patel. Il personaggio di Patel doveva incontrata sul set del The Late Late Show di James Corden, dove Patel le avrebbe fatto una serenata suonando la canzone dei Beatles “Something”. Richard Curtis, sceneggiatore del film, ha spiegato che la parte di Ana de Armas è stata tagliata perché al pubblico non sarebbe piaciuta l’idea che Jack Malick (il personaggio di Patel) si allontanasse dal suo principale interesse amoroso, Ellie, interpretato da Lily James.
Di seguito potete visionare la scena tagliata da Yesterday in cui vediamo Ana de Armas insieme a Himesh Patel al talk show di James Corden:
I prossimi mesi saranno dunque molto importanti per le strategie marketing degli studi cinematografici, poiché la sentenza finale di questa causa potrebbe costringere le major di Hollywood a mettere in discussione i metodi di promozione delle pellicole. Moltissimi sono i film che nei trailer presentano scene non presenti nel montaggio finale, basti pensare alle scene in Wakanda del trailer di Avengers: Infinity War, scene realizzate unicamente per il trailer promozionale, o al trailer di Morbius che ha creato grandi aspettative nei fan con i riferimenti all’universo di Spider-Man (assenti nella pellicola) e la massiccia presenza dell’Avvoltoio (presente solo nella scena post-credits del film).
Fonte: Variety