Yesterday di Danny Boyle – Il biopic sui Beatles senza Beatles| Recensione

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Yesterday

Il 2019 è senza dubbio l’anno dei biopic sulle grandi star del panorama musicale internazionale. Dopo l’enorme successo di Bohemian Rhapsody di Bryan Singer, che racconta la storia dei Queen, vincitore di ben quattro Premi Oscar, è stata la volta di Rocketman di Dexter Fletcher, film biografico su Elton John. A quanto pare mancavano solo i The Beatles per concludere questa carrellata di pellicole sulle grandissime star della musica inglese. I fan di una delle band più famose al mondo non dovranno aspettare molto, perché il 26 settembre arriverà nei cinema italiani Yesterday, il nuovo film dell’acclamato regista Danny Boyle (Premio Oscar per The Millionaiore), che trasporta lo spettatore un mondo “post-apocalittico” dove i The Beatles non sono mai esistiti.. o quasi.

La storia racconta le vicende, particolarmente avventurose, di Jack Malik (Hilmesh Patel), un aspirante musicista che si destreggia tra il suo lavoro ufficiale di magazziniere e alcune serate di poco successo in qualche club della sua cittadina inglese. Jack vive a stretto contatto con Ellie (Lily James) sua grandissima amica e manager, innamorata in segreto di lui. Quando la vita di Jack sembra andare decisamente a rotoli, un evento di portata mondiale cambierà le carte in tavola. Dopo un blackout planetario infatti, tutta la popolazione sembra essersi dimenticata di alcune cose che caratterizzano la cultura mondiale, tra di queste: i The Beatles. L’unico a ricordare la band inglese è proprio Jack, che coglierà la palla al balzo per ridare al mondo ciò che gli è stato tolto.

Tornano gli scenari post-apocalittici di Danny Boyle ma in questo caso non ci si trova in un mondo distrutto da una misteriosa epidemia come in 28 Giorni Dopo ma in un contesto pressoché identico al mondo attuale solo con qualche dettaglio in meno. Dopo il misterioso blackout infatti, non sono solo i Beatles ad essere stati dimenticati; anche la Coca-Cola, le sigarette e persino Harry Potter sembrano non appartenere più a questa terra. Dettagli insignificanti per chi non li ricorda più ma di sostanziale importanza per il protagonista Jack che sembra essere l’unico che invece tutte queste cose le ricorda.

Da quest’idea semplice ma brillante nasce Yesterday di Danny Boyle, scritto insieme allo scrittore, regista e sceneggiatore Richard Curtis. La pellicola è caratterizzata da una forte ironia “british” e momenti davvero esilaranti dove su tutti spiccano le performance del protagonista Hilmesh Patel e dell’attrice e comica statunitense Kate McKinnon (qui in veste di seconda manager di Jack, Mandi). In un panorama cinematografico dove vengono continuamente proposti biopic su personalità dello spettacolo o della storia stessa, Yesterday è un’eccezione. Il film infatti, se pur caratterizzato da una sceneggiatura non priva di difetti e da alcuni momenti cliché, può essere considerato un biopic sui Beatles senza Beatles, a tutti gli effetti. Jack, erede della memoria della boy band, ne approfitta per fare quello in cui riesce meglio: suonare e cantare. Si appropria di qualcosa che solo lui sa di non essere suo, per darlo al mondo, per far godere il pubblico della straordinaria musica che solo i Beatles, o in questo caso Jack, sono riusciti a dare. Se la trama principale risulta essere assolutamente innovativa e originale, meno lo è la componente “romance” del film che strizza forse un po’ troppo l’occhio a The Millionaire, soprattutto nel finale, dando agli spettatori una storia d’amore basica e canonica assolutamente prevedibile.

Ancora una volta Danny Boyle si dimostra essere abilissimo dietro la macchina da presa, perché pur trovandosi in un contesto di commedia, alcuni momenti ricordano senza dubbio le atmosfere di alcuni suoi grandi classici come il già citato 28 Giorni Dopo o il cult Trainspotting. Molto d’impatto sono alcune inquadrature oblique che rendono la scena davvero bella a livello estetico. La fotografia, questa volta affidata a Christopher Ross, si fa molto interessante in alcune scene di interni quando il protagonista si ritrova in studio a registrare il suo album di debutto. Nel complesso tutto il film ha un buon comparto tecnico, fatta eccezione per alcune scritte in sovrappressione decisamente troppo eccentriche, che vanno a specificare il luogo in cui si trovano i protagonisti.

Menzione d’onore per il cantautore Ed Sheeran che appare nel film nei panni di se stesso. Il suo ruolo era precedentemente stato offerto a Chris Martin, front-man dei Coldplay, che però aveva rifiutato. Non è la prima volta di Ed come attore, era infatti apparso in Bridget Jone’s Baby e in un episodio de Il Trono di Spade. In Yesterday il suo personaggio ha sicuramente più rilevanza, mettendo in mostra non solo le sue doti canore ma anche le sue doti attoriali da non sottovalutare. Interessanti sono le scene del pubblico durante i concerti di Ed Sheeran che vengono mostrare durante il film; tali scene sono riprese dal vivo durante alcune tappe dell’ultimo tour del cantante inglese e montate all’interno della pellicola.

Per concludere Yesterday di Danny Boyle è un film originale con un cast davvero strepitoso. Pur essendo debole in alcuni momenti, la sceneggiatura è senza dubbio esilarante e divertente. Le straordinarie canzoni dei Beatles, sono qui interamente reinterpretate da un eccezionale Hilmesh Patel, vera luce della pellicola. Tutti coloro che si aspettano di vedere un film sui Beatles, probabilmente resteranno delusi. Tutti coloro che invece vogliono “riscoprire” i Beatles resteranno molto soddisfatti.