Cosa mi lasci di te è disponibile dal 17 aprile su Amazon Prime Video visto che, a causa del Coronavirus, l’uscita al cinema è sfumata. Il film si basa sulla storia dell’incontro tra il cantante Jeremy Camp e la sua prima moglie Melissa. Una storia d’amore basata anche sulla potenza della musica. Il protagonista è interpretato da KJ Apa, l’Archie Andrews di Riverdale, mentre Melissa porta il volto di Britt Robertson.
La particolarità della carriera musicale di Jeremy Camp sta nel genere musicale: il christian rock. Chi conosce l’artista è consapevole della sua forte religiosità. Un tema predominante nella vita di Camp, che viene anche trasposto in Cosa mi lasci di te. Tuttavia, nella versione italiana, qualcosa è cambiato. Sul titolo è stata infatti operata una forte censura di tutti gli elementi che alludevano alla matrice di stampo religioso. La parola “Dio”, ad esempio, non è più presente, venendo sostituita da termini come “universo” o “destino”. Alcune scene che alludevano in maniera estremamente diretta al mondo religioso sono state completamente eliminate. Si arriva alla conclusione che Cosa mi lasci di te sia un film con una profondità molto diversa rispetto a I Still Believe.
Le motivazioni, in ogni caso, non sono da imputare a chi distribuisce il film in Italia, ossia Notorious Pictures. La scelta è dovuta alla decisione di Lionsgate, studio di produzione che propone il film ai distributore dei vari Paesi, che ha portato due versioni della stessa pellicola: una integrale e una che glissa quasi del tutto la religiosità del film, mitigando molto l’elemento. Di conseguenza, l’Italia non è l’unico Paese con questa versione della pellicola.
La cosa ha abbastanza dell’assurdo, se si pensa che il tema della religione è uno dei principali di Cosa mi lasci di te. Tra l’altro anche chi la lavorato al film è estremamente religioso: KJ Apa che interpreta il protagonista lo è, stesso dicasi per gli sceneggiatori, i fratelli Erwin. Anche il regista Jon Gunn ha lavorato a titoli come The Case of Christ e Do You Believe?. Inoltre lo stesso staff sta lavorando a Jesus Revolution. Tutto ciò, messo insieme, lascia pochissimi dubbi sul fatto che tutti i riferimenti religiosi fossero importanti nell’economia del film.
Le scene tagliate davano una visione di come si vive la religione oltreoceano, mostrando la cosa in una maniera incredibilmente approfondita. La religione viene vissuta quotidianamente, anche in contesti in cui la componente religiosa non è fondamentale, proprio per rendere l’idea della dominanza del culto nelle vite dei protagonisti.
Con i tagli, invece, il film è diventato una di quelle pellicole che si basano sulle storie d’amore e sulle malattie (Colpa delle stelle, A un metro da te). Il film apparteneva a questo filone già nella versione originale, ed in quella italiana il tutto è ancor più evidenziato.