La seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris arriva solo su Netflix a partire dal 12 settembre. Per l’occasione il cast e la produzione di una delle serie di punta di Netflix, è arrivata nella Capitale italiana per l’anteprima mondiale della stagione, portando con sè tutto il glamour e lo chic che contraddistingue la serie. La seconda parte della quarta stagione è infatti girata in parte a Roma, città in cui Emily troverà pane per i suoi denti. Grazie a Netflix abbiamo potuto partecipare alla premiere della serie e vedere in anteprima i nuovi episodi. Ecco il nostro parere.

Dopo quanto accaduto nella scorsa parte (leggi QUI il nostro articolo sulla prima parte della quarta stagione di Emily in Paris), Emily (Lily Collins) si ritrova sulle alpi per un breve soggiorno, finchè non si imbarca in un’avventura tutta romana, che trasporteranno l’americana a vivere delle vere e proprie vacanze romane con un Cicerone d’eccezione.

Come per la prima parte, Emily in Paris resta sempre Emily in Paris, un delle serie più fresche, disimpegnate e leggere della piattaforma, con un cast di tutto rispetto e una produzione decisamente importante. Torna Darren Star (Sex & the City, Younger) al timone del progetto, insieme al cast stellare composto da: Lily Collins, Lucas Bravo, Ashley Park, Camille Razat, Bruno Gouery, Philippine Leroy-Beaulieu con l’aggiunta di due nuovo ingressi tutti italiani a partire da Raoul Bova e Eugenio Franceschini. La seconda parte della serie riparte esattamente da dove la prima si era conclusa, mostrando quanto effettivamente, la divisione in due parti sia effettivamente poco sensata – sul piano narrativo – decisamente più funzionale da quello degli incassi.

Come vi avevamo già accennato nel precedente articolo, uno dei motivi principali che porta le produzioni a scegliere di dividere serie tv “corte” in due parti è semplicemente quello degli incassi. Serie tv corte fanno si che si parli per poco tempo del prodotto, creando un buzz relegato ad un breve periodo di tempo. Dividendo le serie e rilasciandole in più tranche permette un passaparola maggiore e quindi una maggiore visibilità. Se questo è sicuramente un bene dal punto di vista economico, lo stesso non si può dire sull’impatto che il prodotto ha sul pubblico. Interrompere la narrazione sul più bello non è mai la scelta giusta, specialmente quando le serie sono fatte e scritte per essere “mangiate”.

Questa volta le avventure di Emily, dopo una breve pausa montana, si spostano nella Roma soleggiata e caotica di inizio primavera, una Roma sempre bellissima e magica in tv – un po’ meno nella vita reale – in cui, grazie alla magia dell’editing sono scomparsi cantieri e ponteggi che ormai intralciano la città da anni. Il fascino della Capitale resta però innegabile e la stessa Emily ne resterà ammaliata, anche grazie ad una guida d’eccezione, Marcello (Eugenio Franceschini) che farà scoprire alla giovane americana le bellezze dell’Italia. Non mancano stereotipi tipici della cultura italiana, ma con Emily in Paris siamo abituati a tutto ciò (come dimenticare gli innumerevoli stereotipi, a volta neanche così positivi, legati alla cultura francese in quasi ogni puntata dell’intera serie) che strappano un sorriso e mostrano ancora una volta come la nostra cultura è percepita all’estero. Se ve lo state chiedendo, sì, vespe, vespette, spaghetti, Fiat 500 e mandolini.

La seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris non delude le aspettative. Purtroppo è reduce dell’interruzione di metà stagione, ma a visione ultimata si può dire che anche questa stagione è esattamente come ci si aspetterebbe. Qule sarà il futuro di Emily e di tutti i personaggi che la circondano. Lo scopriremo (forse) nella prossima stagione. Ce ne saranno delle belle!


La seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris arriva solo su Netflix a partire dal 12 settembre. Ecco il trailer della serie:

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