Lo scorso 18 giugno è arrivato finalmente in Italia, grazie a Saldapress, il sequel a fumetti di Firefly, nota serie televisiva di stampo western-fantascientifico del 2002 creata nientepopodimeno che da Joss Whedon.
La serie, chiusa dopo soli 14 episodi, tratta il tema della migrazione dalla Terra verso altri pianeti, con una netta distinzione sociale tra ceto alto e ceto basso, con i poveri destinati a vivere in territori definiti come “vecchio west” e con i più ricchi destinati a vivere in splendide abitazioni nelle più grandi città. Una sorta di critica sociale che si fa serie TV prima, e fumetto poi, mescolando due generi agli antipodi (western e fantascienza) che riescono però a formare un grandissimo connubio. E così dalla penna di Greg Pak (Planet Hulk, World War Hulk) e dalle matite di Dan McDaid (noto per i suoi lavori per Image Comics e IDW) arriva la versione cartacea del sequel della serie TV di Whedon, fruibile anche da chi la serie non l’ha mai vista grazie al nuovo arco narrativo di cui saranno protagonisti i nostri.
Ritroviamo Mal, Zoe ed il resto dell’equipaggio, personaggi che avevamo amato nella serie e che tornano prepotentemente come protagonisti, subito immersi nel bel mezzo dell’azione, sfuggiti alle forze armate dell’Alleanza e ai Rivers e con addosso gli Unificatori intenti a dar la caccia a tutti i criminali di guerra, compresi i membri dell’equipaggio della Serenity. Siamo sulla Serenity, e a causa dell’ennesimo guasto al motore dell’astronave i nostri protagonisti sono costretti ad un atterraggio di emergenza in un pianeta che gli stessi personaggi definiscono una “palla di fango”, data la particolare conformazione morfologica desertica. Da qui proseguono i problemi dell’equipaggio, avvicinato da una carovana di gente del posto molto credente che ha bisogno di essere scortata nel proprio luogo sacro ed essere poi protetta dai pericolosi criminali che popolano il pianeta.
In questo primo volume di Firefly ritroviamo dalle prime pagine le atmosfere tipiche della serie e non c’è spazio per presentazioni: la vicenda entra subito nel clou e i ritmi sono subito serratissimi, coinvolgendoci nella lettura e lasciandoci poco spazio per riflettere. Tra colpi di arma da fuoco, agguati e dialoghi serratissimi, Firefly ha un impatto incredibile sul lettore che non ha modo di annoiarsi andando avanti con le pagine. Pak si sofferma poco sulla cura dei dialoghi, molto diretti e poco elaborati, per dar spazio al delirio della narrazione, riuscendo ad attirare sia il fan di vecchia data, sia chi non ha mai visto una puntata della controparte televisiva. Un lavoro egregio dell’autore Marvel, coadiuvato dallo stesso Whedon che ovviamente ha supervisionato il tutto, e soprattutto spalleggiato dall’eccellente lavoro ai disegni di Dan McDaid, che non segue una griglia classica, cosa che aiuta molto a serrare i ritmi, utilizzando un tratto capace di ricreare al meglio le ambientazioni e con la sfrontatezza necessaria per proporre una sua versione dei volti dei personaggi, volutamente non molto fedeli agli attori della serie TV. Questo approccio da parte del disegnatore è ottimale per chi si confronta per la prima volta con la creatura di Joss Whedon, ma potrebbe far storcere il naso a coloro che hanno amato i personaggi storici della saga.
In definitiva Saldapress ha portato nel paese dello stivale un’opera imprescindibile per i fan della serie, e un’ottima storia per coloro che vogliono interfacciarsi con nuove proposte fumettistiche di buona qualità, leggere, fresche e piene di azione.