I 15 Migliori Videogiochi del 2018 | Speciale

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Videogiochi

Il 2018 è stato sicuramente un ottimo anno per il mondo videoludico, ricco di giochi sempre più interessanti e soprattutto di un’offerta variegata: passando dalla consacrazione del genere Battle Royale, con l’onnipresente Fortnite, a titoli Tripla A di livello assoluto, come God Of War e Red Dead Redemption 2, fino a giungere ad un’ulteriore conferma, quella dei titoli indie, ormai molto più di una semplice serie di titoli a basso costo nel quale scovare qualche gemma videoludica, bensì una fetta piuttosto importante del mercato videoludico.

Nell’ambito dell’inflazionatissimo genere Battle Royale, oltre ai molti cloni di Fortnite, è stato l’anno dell’approdo dell’altro celebre Battle Royale, PlayerUnknown’s Battlegrounds (uno dei capostipiti del genere, messo un po’ in ombra dal titolo Epic) su dispositivi mobile: un passo non indifferente per il settore, solitamente abituato a vedere su smartphone e tablet titoli di genere RPG, Action, Strategici e Puzzle Game. Sicuramente una buona notizia per chi vuole cimentarsi nell’inflazionatissimo genere dei Battle Royale lontano da mouse, tastiera e pad. Ed un’altrettanto buona notizia per PUBG, che ha ritrovato smalto e giocatori che nella versione “classica” avevano preferito il free-to-play colorato e scanzonato di Fortnite.

Un altro genere tornato alla ribalta è sicuramente il survival, non tanto per la qualità dei titoli proposti (The Forest, Conan Exiles, il recentissimo Atlas non sono titoli perfetti ma stanno attraendo giocatori e software house) quanto per le potenzialità di un genere che riesce a fondere piuttosto bene componenti single player a mondi online: resta da capire se sarà un trend positivo anche nel 2019 o se si è trattato di un fuoco di paglia.
Sicuramente, tra i titoli da ricordare, troviamo il primo Pokemon per Nintendo Switch, Pokemon Let’s Go, che ha saputo portare sulla console Nintendo i fan di vecchia data e chi, negli ultimi anni, aveva scoperto o riscoperto i mostri collezionabili grazie a Pokemon Go.

Il 2018 è stato anche l’anno della conclusione della nuova trilogia dedicata a Lara Croft, con Shadow of the Tomb Raider, un titolo che ha diviso critica e pubblico, ma che sicuramente non ha lasciato indifferenti.
Anche uno dei generi più bistrattati degli ultimi anni, gli RPG che negli anni 90 dominavano le classifiche, ha visto qualche segno di ripresa: tra i migliori titoli del genere sicuramente va ricordato Octopath Traveler, JRPG dalla grafica che strizza l’occhio alla serie Final Fantasy degli anni 90 e che avrà reso felici moltissimi giocatori ancora legati al genere.

Ultimo, ma non per importanza, un titolo che ha diviso: Sea Of Thieves. Il gioco di casa Rare, un MMORPG piratesco, ha stupito per il comparto grafico e tecnico in generale molto valido, il design accattivante e la potenziale libertà pressochè illimitata di fare qualsiasi genere di azione si voglia compiere. Una libertà forse troppo ampia, a giudicare dalle critiche di chi lamenta una certa carenza di contenuti ed una necessità di fare affidamento più alla propria immaginazione che alle quest e ai contenuti offerti dallo sviluppatore. Il titolo comunque ha ancora molti anni davanti a sè, e solo il futuro potrà dirci se si tratterà di una scommessa vinta da rare e Microsoft o di un fallimento. Quest’anno che va a concludersi ha visto anche l’arrivo di StarLink: Battle for Atlas, un titolo che cerca di fondere il videogioco con i giocattoli modulari, andando a riprendere i concetti tentati in precedenza da Skylanders e da Infinity di Disney per creare una sorta di No Man’s Sky divertente e combinato ai giocattoli modulari.

In ambito Esport, fetta sempre più importante del panorama videoludico, è stato sicuramente l’anno della consacrazione della Overwatch League, il primo tentativo di creazione di una Lega professionistica, dedicata ad un videogioco, che si ispira e mira chiaramente a modelli come la NFL del football americano e la NBA del basket. La League, vinta quest’anno dai London Spitfire, è solo il primo passo: l’idea, ed il desiderio (almeno in casa Blizzard) è quella di arrivare ad avere palazzetti in ogni città coinvolta, un po’ come negli sport professionistici, anche e soprattutto per ricreare quel clima da “partita in casa e in trasferta” tipica degli sport “tradizionali” (il virgolettato è d’aobbligo, il fenomeno Esport punta ad essere equiparato agli sport convenzionali).

Ovviamente non possiamo elencare solamente i grandi successi del settore, ed eccoci alle delusioni: su tutte, sicuramente, la palma di vincitore va a Fallout 76, il titolo multiplayer di Bethesda ambientato nel celebre universo narrativo post-apocalittico. Un gioco che ha deluso sia la critica che il pubblico, un titolo afflitto da una miriade di bug, problemi di server, con un motore grafico datato, una versione online di Fallout 4 (anch’esso un mezzo passo falso) piena di difetti e senza i pregi tipici della serie.
Altro titolo che ha sicuramente fallito è statao Darksiders 3: l’atteso terzo capitolo della saga sui cavalieri dell’Apocalisse cerca di scimmiottare Dark Souls ma ci riesce solo in parte. Comparto tecnico limitato, design poco ispirato, ed una patch tempestivamente rilasciata dopo pochi giorni per modificare parte del combat system ne fanno una delle grandi delusioni di fine anno.

Tuffiamoci dunque nella carrellata dei 15 titoli videoludici che più ci hanno colpito in questo 2018, elencati rigorosamente in ordine alfabetico, fatta eccezione per il nostro Gioco dell’Anno, che troverete nell’ultima pagina.