La settimana scorsa si è conclusa su Apple TV+ la miniserie “In Difesa di Jacob” con protagonista Chris Evans. Vediamo se questa nuova produzione è riuscita a convincerci.
Andy Barber (Chris Evans) è il vice procuratore di Newton, Massachusetts, che si troverà coinvolto nelle indagini sull’omicidio di Ben Rifkin, un teenager compagno di classe del figlio. Ma le cose diventeranno personali quando dopo neanche troppe ricerche, sarà il figlio quattordicenne di Barber, Jacob (Jaeden Martell) a venire accusato dell’omicidio. A quel punto Barber e la moglie Laurie (Michelle Dockery) si troveranno a dover combattere con il proprio passato che volevano nascondere, che ha a che fare con il padre di Andy, Billy Barber (J.K. Simmons) . Allo stesso tempo Andy si trova a difendere il figlio dai suoi stessi amici e colleghi, tra i quali l’assistente procuratore distrettuale Neal Logiudice (Pablo Schreiber).
Il dramma che scaturisce dai primi minuti è palpabile, sopratutto nello sguardo di Chris Evans, infatti, ancora prima di essere introdotti all’omicidio siamo presentati ad un uomo distrutto che presto conosceremo nei suoi più intimi dubbi e nelle sue paure. Un uomo che si è visto distruggere la sua vita in un attimo. Dopo la scoperta del corpo di Ben Rifkin la serie è una veloce discesa all’inferno per i Barber, che si trovano anche a combattere sia con le ansie del processo, che con i segreti di Andy ma anche, e sopratutto, con i segreti del figlio, Jacob. Non è però l’indagine o il processo ad essere al centro della narrazione della serie, quanto più il dramma familiare. Di fatto, In Difesa di Jacob è stato presentato come un legal drama e lo è, vi sono sicuramente elementi che lo fanno rientrare in quel genere, ma in realtà abbastanza in fretta capiamo che sta raccontando più il dramma dei Barber che l’omicidio Rifkin, i protagonisti interagiscono tra di loro sempre con quel macigno che è il caso giudiziario ma ad essere messi in dubbio sin da subito sono le credenze di una famiglia perfetta, che scopre di conoscere molto poco il figlio e che proprio per questa ragione, si è trovata colpita da una mole di informazioni che li destabilizza e li porta anche sul precipizio più di una volta. I segreti di Andy quando poi vengono fuori, come prevedibile, sono come una valanga che si abbatte sulla flebile difesa di Jacob contro le accuse del commonwealth e di quello che era il protetto di Andy, Neal. Ogni puntata aggiunge dramma e difficoltà per la famiglia, che si sgretola sotto gli occhi dello spettatore. Ogni momento di felicità è passeggero e questo lo spettatore lo sa, tanto che ad un certo punto non arriva neanche più lui a credere all’innocenza del ragazzo o ad un finale felice, ma vuole come la famiglia, che questo incubo finisca.
La tensione all’interno della serie è palpabile, sopratutto grazie ad una colonna sonora che si insinua in ogni scena e che tiene lo spettatore sull’attenti. La colonna sonora insieme alla regia di Morten Tyldum (The Imitation Game) e la fotografia cupa, coma anche l’utilizzo della doppia linea temporale serve a tenere lo spettatore sempre lontano dalla verità, così che possa essere coinvolto nella faccenda familiare più che giudiziaria, che proprio nell’ultima puntata passa in secondo piano e racconta della “nuova normalità” che la famiglia sta affrontando e di come il precipizio sia ancora lì e ci siano ancora sopra, come se non avessero superato nulla. Lo spettatore viene catapultato in una storia cupa e piccola, non si cerca di allargare troppo l’orizzonte degli eventi, cercando di circoscrivere la storia ad alcuni personaggi, in modo proprio che chiunque sia messo nel processo poi possa avere un suo percorso, una sua parabola che non lascia insoddisfatti, ma che trasmette tutta l’umanità dei personaggi secondari, come Neal, che poi ritroviamo nell’ultima puntata in una veste diversa e anche il detective della Procura: Duffy (Betty Gabriel).
In Difesa di Jacob è una potente serie tv che non è solo un legal drama, ma è anche la storia delle tribolazioni di una famiglia presa nelle maglie del sistema giudiziario americano che li isola dalla loro comunità e da qualsiasi altra parvenza di normalità. La serie che è diretta da Morten Tyldum, è solida, ma il lavoro maggiore viene fatto dagli attori, sopratutto da Chris Evans e Michelle Dockery, rispettivamente Andy e Laurie Barber, che portano sullo schermo due genitori affranti, spaventati e pieni di dubbi, che si troveranno a dover vivere un incubo e che non gli permetterà di ritrovare una serenità. Apple TV consegna un’altro prodotto solido che sicuramente agli appassionati del genere non sfuggirà e che consigliamo sicuramente se siete tra gli abbonati del servizio streaming di Cupertino sia per lo star power che per il prodotto finale che ne è uscito, ossia un thriller drammatico che vi farà dubitare di tutto quello che vedete.
Di seguito il trailer di Defending Jacob – In Difesa Di Jacob: