Intervista a Frank Cho | Speciale Lake Como Comic Art Festival 2019

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anteprima intervista a frank cho

Tra tutti i grandi artisti presenti alla seconda edizione del Lake Como Comic Art Festival (leggi qui il nostro reportage dal Lake Como Comic Art Festival 2019), c’era anche Frank Cho, artista coreano famoso in tutto il mondo, e che vanta collaborazioni con le più grandi major del mondo del fumetto. Durante la due giorni a Cernobbio, lo abbiamo visto dare vita a delle commission splendide, e abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere insieme a lui.


Ciao Frank, benvenuto su RedCapes! Come stai?

Alla grande, e tu?

Benissimo, grazie. Sembra proprio che il nostro paese ti piaccia: ci siamo incontrati qualche anno fa a Lucca, e già l’anno scorso eri uno degli ospiti della prima edizione del Lake Como Festival. Visto che hai frequentato anche altri eventi di settore in Italia, cosa ne pensi di questo in particolare?

E’ uno dei miei eventi preferiti: un posto splendido, atmosfera stupenda e la gente è fantastica. Sono davvero felice di poter essere tornato anche quest’anno.

Skybourne è la tua ultima serie ad essere stata pubblicata; è uscita anche in Italia qualche mese fa. Mi ha divertito davvero molto. Come sei arrivato a concepirla?

Mi fa piacere che ti sia piaciuta. E’ una storia che avevo in archivio da più o meno 5 anni, ed è rimasta incompleta fino ad un paio di anni fa, quando poi ho deciso di riprendere a lavorarci. E’ qualcosa che ho sempre voluto fare, giocare con quei personaggi e con quel tipo di storie. Era il progetto giusto al momento giusto: quando ho lasciato la Marvel, sentivo il bisogno di fare qualcosa “creator owned”, qualcosa di totalmente mio, sentendomi libero di fare quello che volevo.

Penso che sarebbe perfetta per diventare un film. Ci hai mai pensato?

In realtà, credo proprio che BOOM! Studios e FOX stiano negoziando al riguardo. Non ti so dire di preciso come si stia evolvendo la trattativa, visto che FOX è stata da poco acquisita da Disney. Al momento si trova tutto in un limbo, quindi.

Parlando in generale dei tuoi fumetti, credo che solo tu e Milo Manara siate gli unici artisti in grado di esaltare al meglio la figura femminile.

Wow, grazie! Questo è uno splendido complimento. Essere accostati ad un artista come Milo Manara è un onore.

Cosa ci trovi di così affascinante nelle donne?

Cosa ci trovo di affascinante? (ride, ndr). Beh, sono il sesso dominante. Le trovo splendide sotto ogni punto vista, dalla personalità alla loro “costituzione”. Non saprei che altro dirti per farti capire quello che intendo.

Dopo aver visto il tuo lavoro sulle cover del nuovo rilancio di Wonder Woman, confesso che mi piacerebbe davvero molto vederti al lavoro su una serie tutta tua sul personaggio, o magari su una graphic novel a lei dedicata.

Beh, mi piacerebbe davvero molto farlo, è un personaggio che mi attrae molto. Ma non credo che in DC Comics siano pronti (ride, ndr).

Ho citato prima Manara: come ben saprai, è stato al centro di una polemica, qualche anno fa, per via di una sua cover, e lo stesso è accaduto anche a Rafael Albouquerque. Cosa ne pensi al riguardo?

Cosa vuoi che ti dica, è’ stato tutto molto stupido. Innanzitutto, stiamo parlando di fumetti, e poi oggigiorno mi sembra che tutti siano come ipersensibili a queste cose, inutilmente. Se qualcosa non ti piace, non comprarlo, non leggerlo. E’ senza senso, almeno per me, essersi scagliati così duramente nei confronti di un artista che fa questo da anni. E’ stupido, è uno spreco di tempo e di sforzi, per chiunque si trovi coinvolto in questa tipo di censura così sterile.

Leggendo una tua precedente intervista, parlavi di voler realizzare un fumetto horror. Sei sempre focalizzato su questo progetto o vorresti fare altro in futuro?

Da quando ho finito Skybourne, mi sono messo al lavoro su un’altra serie, Fight Girls, della AWA Comics, una nuova casa editrice con cui ho cominciato a collaborare. Sto scrivendo proprio in questi giorni, mentre sono a Como, lo script della serie.

Grazie mille per la tua disponibilità, Frank. Speriamo di rivederti presto di nuovo in Italia.

Grazie mille!