[Esclusiva] Lucca Comics and Games 2017 – Intervista a Giuseppe Camuncoli

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Lucca Comics è sempre una ghiotta occasione per gli appassionati di fumetto non solo per poter acquistare e “provare” in anteprima le novità che gli editori pubblicheranno nel corso dei prossimi mesi ma è sopratutto l’occasione per poter incontrare e conoscerne gli autori. E’ questo il caso di Green Valley e di Giuseppe Camuncoli, che ha presentato la sua nuova serie scritta da Max Landis che è arrivata in Italia grazie a Saldapress. Tra una dedica e uno sketch, il buon “Cammo” ha anche risposto ad alcune nostre domande.


Ciao Cammo! Con quest’anno a quante edizioni di Lucca hai partecipato?

Da professionista, la prima è stata quella del 1997, quando insieme a Matteo Casali presentammo il nostro primo fumetto, Bonerest, quindi sono 20 anni. Contando anche quelle da lettore, è dal ’91 che vengo a Lucca, quindi sono veramente troppe, meglio non contarle forse.

Entriamo subito nel vivo: presenti in questi giorni Green Valley, la tua nuova serie stampata in Italia da Saldapress. Presentacela e raccontaci di cosa parla.

Si tratta di una racconto ambientato in epoca Medioevale, in cui ci sono questi quattro guerrieri, talmente forti da essere definibili come gli Avengers di questa storia, che devono combattere contro un mago che comanda dei Draghi in questo mondo in cui però non esistono magia e mostri. In realtà, si tratta di un fantasy molto atipico, che prende una piega totalmente inaspettata e con un finale e dei colpi di scena secondo me davvero incredibili. E’ una storia che mi è piaciuto molto poter disegnare.

green valley

Green Valley è stata disegnata da te è scritta da Max Landis, raccontaci come è nata questa collaborazione e questa serie.  

Sono stato contatto dalla Skybound che mi ha offerto di collaborare con loro. In realtà, inizialmente mi avevano proposto di lavorare a due serie regolari, ma disegnando anche per la Marvel a quei ritmi sarebbe stato molto difficile coordinarmi. Mi hanno quindi proposto Green Valley di Max Landis; avevo visto e apprezzato Chronicle, che lui ha sceneggiato, mi sono fatto mandare la sceneggiatura della serie, mi è piaciuta molto e ci siamo messi in contatto per definire le tempistiche per permettermi di lavorarci.    

Si tratta di una serie dalle premesse molto interessanti, visto che parte in un modo e si sviluppa in maniera diversa. Quali sono le parti che ti sei divertito di più a raccontare e a disegnare?

Senza fare spoiler, mi è piaciuto molto lavorare sia sulle parti di azione sia su quelle più intime, dove vengono messe in luce le relazioni tra I personaggi. E’ una serie molto sfaccettata, c’è dramma, violenza, horror, commedia, umanità e anche amore, ed è per questo che non esiste una parte preferita, sono state tutte quante molto stimolanti da disegnare.

amazing spidermanDopo Spiderman, che ora hai lasciato nelle mani di Stuart Immonen, su quali altri progetti internazionali ti vedremo al lavoro prossimamente?

Sono da poco passato su Star Wars, una serie da 24 numeri, attualmente sto lavorando al numero #10 e in America è uscito da poco il #7. Sono davvero molto contento perchè, pur avendo amato molto lavorare su Spider-man, lavorare sul mondo di Star Wars mi sta dando soddisfazioni completamente diverse da quelle che ho provato fino ad ora. Sono anche un grande fan di Guerre Stellari e poter disegnare il suo cattivo per eccellenza è strepitoso, anche perchè tra Darth Vader e Palpatine a me piacciono molto I personaggi oscuri e cattivi.

So che hai un profondo legame di amicizia con Matteo Casali, sono molti anni che vi conoscete e che lavorate insieme. Quale serie che avete realizzato insieme porti di più nel cuore?

Beh, Bonerest di sicuro perchè stata la prima, anche se non è conclusa e ci piacerebbe prima o poi finirla, ma ricordo con  molto piacere anche Gli Scorpioni del Deserto: da fan di Hugo Pratt, per me è stata un’ottima occasione per misurarmi con il lavoro di un gigante. Essendo Batman uno dei miei personaggi preferiti, Batman: Europa è stata l’opportunità non solo di dipingere un fumetto intero ma anche di realizzare dei layout per gente come Jim Lee e Gerard Parel, una cosa incredibile per me.

camuncoli sketch green valley

Sei senza dubbio una delle eccellenze italiane in campo fumettistico. Perché secondo te gli italiani vanno così forti all’estero?

Parlandone con gli editor stranieri, il nostro storytelling, la qualità della narrazione e l’attenzione che mettiamo nei nostri fumetti sono qualità molto apprezzate. Il disegnatore italiano è molto attento alla recitazione, alla narrazione e, dal punto di vista tecnico, anche ad alcune sfumature alle quali non tutti fanno caso. Penso che sia una cosa che abbia a che fare in primis con la bellezza estetica da cui siamo circondati qui in Italia, cosa da non dare per scontata per tutti gli altri paesi, e poi anche perchè in generale agli italiani viene riconosciuta una fortissima etica lavorativa.  

Ultima domanda: da disegnatore della serie a fumetti, hai visto Spiderman Homecoming? Cosa ne pensi?

Non sono ancora riuscito a vederlo, ma mi hanno detto che è un bel film, quindi lo vedrò sicuramente.

Allora aspettermo una tua recensione al riguardo. Grazie mille Giuseppe! Buona continuazione e in bocca al lupo da tutta la redazione e dai lettori di RC!

Grazie, crepi!


Vi ricordiamo che fino a Sabato 2 Dicembre alle ore 22:00 potete partecipare al nostro giveaway in collaborazione con SaldaPress in cui regaleremo ad un fortunato di voi la white cover di Green Valley #1 autografata e sketchata da Giuseppe Camuncoli.

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