Nelle ultime ore nel mondo dei fumetti di casa Marvel si è alzato un polverone non di poco conto, seppur non totalmente inedito. Cercando di fare chiarezza, bisogna partire dalle richieste, o forse sarebbe meglio dire pretese, di Patrick Ditko.
Chi è Patrick Ditko? Come in molti avranno intuito dal cognome, è un parente del ben più noto e storico Steve Ditko, leggenda immortale nel mondo del fumetto americano. Nello specifico, Patrick è il fratello, nonché erede degli interessi e dei diritti di Steve e circa un mese fa ha inoltrato richiesta ufficiale nei confronti della Marvel per far sì che la Casa delle Idee “restituisca” alla famiglia Ditko i diritti di due personaggi, ultimamente molto chiacchierati: Spider-Man e Dottor Strange. Cercare di capirci qualcosa, effettivamente, non è molto facile, ma si può provare a fare un minimo di chiarezza.
La richiesta di Patrick Ditko è quella di riavere indietro i diritti su due opere a cui il fratello Steve ha lavorato: Amazing Fantasy #15 e Strange Tales #110, rispettivamente albi d’esordio di Spider-Man e Dottor Strange. La richiesta è possibile in virtù delle regole che regolamentano la durata della cessione dei diritti d’autore, che per le uscite precedenti al 1978 (i due numeri sono datati 1962 e 1963) dicono che i diritti d’autore tornerebbero, appunto, all’autore 56 anni dopo. Nello specifico, l’autore, o chi per lui, ha a disposizione 5 anni per fare richiesta. Dopo questi 5 anni, la nuova finestra cade 75 anni dopo la prima concessione.
Nel caso di Spider-Man e Dottor Strange, dunque, la prima finestra inizia nel 2023 per il primo e nel 2024 per il secondo. I personaggi, in realtà, rimarrebbero in mano a Marvel, che avrebbe ancora appunto il loro marchio registrato, ma alcuni elementi, ossia quelli contenuti in quei due albi, cambierebbero proprietario. Questo, per esempio, si andrebbe a tradurre nell’impossibilità di utilizzare i costumi originali, riferimenti alle origini o i nomi da civile dei supereroi. Insomma, tutto ciò che appare per la prima volta in quegli albi. In linea teorica. Perché nulla, ovviamente, vieterebbe alle parti di stringere accordi per continuare a sfruttare questi elementi, ponendo in essere un’eventuale vittoria di Ditko. Chiaramente, la conseguenza vorrebbe dire dividere i profitti relativi a questi personaggi: nuove entrate per la famiglia Ditko, significative diminuzioni per Marvel e Disney, soprattutto ora che tutto l’Universo Marvel è da anni al top al cinema, ora anche sul piccolo schermo e qualcosa inizia a muoversi in maniera sensibile anche nel mondo dei videogiochi.
Per scongiurare questo rischio, Marvel avrebbe deciso di giocare d’anticipo e di citare in giudizio gli eredi di autori iconici che hanno lavorato per la casa editrice, come per esempio Steve Ditko o anche Stan Lee. L’obiettivo è chiaramente quello di mantenere la piena proprietà di tutti i personaggi che hanno reso famosa la Casa delle Idee, adducendo come spiegazione il fatto che, ai tempi, si trattava di lavori commissionati dalla casa editrice agli artisti e che, dunque, l’idea di partenza fosse della Marvel. Inoltre, come spiegato da quest’ultima, si tratterebbe di una situazione legata unicamente agli introiti che fanno riferimento al mercato statunitense.
Insomma, la situazione sembra essere spinosa e assolutamente tesa. Non resta che aspettare i prossimi giorni e le prossime settimane per eventuali nuovi risvolti in merito.
Fonte: The Hollywood Reporter