In occasione della presenza dell’autore al Lucca Comics and Games 2019, è arrivato nel mercato Italiano Murder Falcon, fumetto 100% metal di Daniel Warren Johnson, seconda opera dell’autore dopo Extremity, pubblicata sempre da Saldapress in un volume unico di ottima fattura.
Jake è un chitarrista metal. O meglio, lo era. Dopo un misterioso trauma che ne ha sconvolto la vita, il musicista ha deciso di lasciare la sua band, i Brooticus, e di abbandonare per sempre la musica che tanto ha amato. La sua vita cambia bruscamente quando nel nostro mondo faranno irruzione i Veldar, creature provenienti dal mondo Heavy, e che vogliono conquistare la terra. E’ proprio in questo momento disperato che la chitarra di Jake, finora rotta e inutilizzabile, si anima, ricostruendosi ed evocando un’altra creatura, un falco antropomorfo dai muscoli prorompenti di nome Murder Falcon. Murf attinge energia e forza dagli assoli e dai riff di Jake, diventando, insieme agli amici del ragazzo, l’ultimo baluardo degli umani contro l’invasione dei Veldar.
Lo stile di Johnson è davvero al cardiopalma: la storia corre letteralmente su dei binari in fiamme, piena d’azione, ma con i giusti momenti di riflessione. Queste sono spesso corrispondenti ai flashback della vita di Jake, al suo periodo coi Brooticus, ma anche a periodi particolarmente duri e impervi. Essendo Warren Johnson stesso un appassionato di musica metal, non mancheranno ovviamente citazioni a band e mostri sacri del genere, che ovviamente non suoneranno nuovi a chi ama questo genere musicale, così potente ed evocativo. Insomma, una colonna sonora perfetta per delle scazzottate fra mostri e animali giganteschi in pure stile Kaiju.
Murder Falcon però non è solo un “omaggio” al metal fine a se stesso. L’autore parla a chi la musica la ama e la sente parte di se, a 360 gradi. Il fumetto di Daniel Warren Johnson non è altro che un racconto di una persona qualsiasi, che si ritrova a dover affrontare un momento particolarmente duro della propria vita, un momento di sconforto più totale, dal quale non tutti riescono a riemergere, sprofondando inevitabilmente della depressione. La forza della musica è proprio questa, riuscire a riaccendere la speranza e la vitalità di chi sa ascoltarla con il cuore e a farla propria.
Se mai vi capitasse di partecipare ad un concerto metal, oltre all’energia, alla vitalità e allo spirito di fratellanza che si respira, è palese anche la grande varietà di genere di persone che vi partecipano. Questo importantissimo aspetto del genere viene ripreso dall’autore, ma ampliato ancora alla musica in tutta la sua interezza. Non importa il colore della pelle, la religione, la nazionalità o lo status sociale: nel momento in cui ci mettiamo le cuffie nelle orecchie e si preme play, o quando si prende in mano uno strumento, siamo tutti uguali.
La roboante scrittura di Warren Johnson si traduce alla perfezione anche nei suoi disegni, a dir poco pagina dopo pagina, pugno dopo pugno, nota dopo nota. Le tavole sono sempre ben studiate e di grande impatto con un sapiente uso della gabbia fumettistica che vediamo infoltirsi quando gli eventi sono più concitati. Le splash page sono molte e riescono sempre a togliere il fiato. Warren Johnson ci mette impegno nel realizzare i Veldar e le creature che i nostri protagonisti evocano coi loro strumenti, soprattutto Murf, che ha un’evoluzione continua durante tutto la storia con degli upgrade e cambi di look.
Per gli amanti del genere, non mancherà una piccola chicca: le cover variant degli 8 spillati della serie, realizzate da vari artisti, tra cui Ryan Ottley, Tyrell Cannon, Paul Pope e Lorenzo De Felici, sono dei veri e propri omaggi ad altrettanti album di band che hanno fatto la storia del metal, come Megadeth, Pantera, iron Maiden, Dio e Yngwie Malmsteen.
In conclusione, il fumetto è davvero ben riuscito, una storia che non tributa solo il genere metal, ma che si pone come omaggio alla forza salvifica della musica, condito con delle sane botte da orbi e da tanto sentimento.