[Recensione] Aliens: Defiance #3 – Assedio

0

In Assedio,terzo numero di Aliens: Defiance  disponibile da questo mese in Edicola e fumetterie – continuano le orrorifiche vicende di Zula Hendricks, marine coloniale in missione di recupero, e Davis 1, il sintetico auto hackerato della Weyland-Yutani.

Il duo si trova questa volta a bordo della stazione di deposito carburante Wright-Aberra, un’altro dei punti d’interesse della compagnia che li ha mandati in missione con lo scopo di recuperare materiale organico dagli alieni che hanno attaccato gli equipaggi nelle navi della stessa. Una volta all’interno, i protagonisti incontrano la Dottoressa Hollis, ufficiale medico di bordo e unica sopravvissuta all’epidemia di Xenomorfi che ha recentemente sterminato il personale della stazione. I tre adesso si troveranno costretti a compiere importanti scelte per riuscire a sopravvivere e portare a termine la loro delicatissima missione, salvare la Terra e l’umanità.

A tal proposito, il focus di questo terzo numero della serie, arrivata in Italia grazie a Saldapress, è certamente quello dell’umanità. Nel numero precedente infatti, abbiamo scoperto che Davis 1 è più umano che sintetico, grazie agli upgrade e alle sessioni di hacking ai quali lui stesso si è sottoposto per divincolarsi da tutte le restrizioni che fanno parte dell’esistenza stessa di un’esemplare sintetico. Quì però Brian Wood porta la storia dei protagonisti e il messaggio che essa vuole trasmettere al lettore, ad un livello successivo. Il gruppo dovrà infatti far fronte a più ostacoli, per superare i quali andrà in contro a decisioni che di volta in volta, metteranno a dura prova l’umanità dei due protagonisti, i quali però, una volta compiute le dovute scelte e superati gli ostacoli, si “evolveranno” come personaggi e potranno così procedere verso il loro scopo.

Ottimo, ai fini della comprensione e della suspance, anche lo stile di narrazione utilizzato per raccontare la fuga dalla Wright-Aberra, grazie al quale, tra spari, bugie, fughe, salvataggi e silenzi, Wood coinvolge il lettore al meglio e lo riporta, nel finale dell’albo, all’inizio della vicenda, grazie ad una narrazione circolare che massimizza l’intento dello scrittore nel voler centrare gli elementi chiave all’interno della storia raccontata.

Di buona fattura, come anche in precedenza, il comparto grafico, con i disegni di Tristan Jones e ai colori di Dan Jackson, capaci di evidenziare al meglio tutte le espressioni di paura o tensione che si creano nei volti dei superstiti.

Può sembrare strano parlarne per quanto riguarda un fumetto, ma anche la regia in questo albo ha merita una menzione speciale. Serie come questa d’altronde, necessitano di una regia pulita e attenta, in grado di far capire sempre al lettore come si svolge l’azione. Quì, nell’accezione particolare, la regia è sì pulita e attenta, ma al contempo riesce a sembrare sporca e inquietante nei momenti più concitati. Davvero un ottimo lavoro.

In definitiva, dunque, questo terzo numero di Aliens: Defiance ci ha convinto come non avevano saputo ancora fare i precedenti e a nostro avviso ha alzato la qualità della serie, che continuiamo a consigliare fortemente.