Sexgate – Bill Cosby si appella alla Corte dopo la sentenza

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Bill Cosby

Bill Cosby è convinto di aver subito diversi torti da parte del Tribunale della Pennsylvania. Dopo la condanna, i legali  hanno fatto richiesta d’appello. Nell’Aprile 2018 Bill Cosby è stato condannato per violenze sessuali aggravate ai danni di Andrea Constand, fatti risalenti al 2004.

L’attore sta chiedendo alla Corte d’Appello della Pennsylvania di riconsiderare una serie di decisioni che hanno portato alla sua condanna per aggressione nell’Aprile 2018

Nei mesi seguenti al verdetto, l’attore ha chiesto al giudice Steven T. O’Neill di ritirarsi a causa di quella che pare essere una relazione controversa con il precedente Procuratore Distrettuale Bruce Castor, che nel 2005 aveva deciso di non procedere contro Bill Cosby. Il comico ha anche compilato  una mozione perché riconsiderasse e modificasse la sentenza; e ha richiesto un nuovo processo. Tutto ciò è stato negato e ora sono oggetto di riesamina da parte della Corte Suprema della Pennsylvania, insieme ad altre decisioni.

Le accuse mosse dagli avvocati

In quasi 200 pagine d’appello, i legali di Cosby, Kristen Weisenberger, Brian Perry e Sarah Kelly-Kilgore sostengono che la corte abbia abusato del proprio potere in diverse circostanze. Un esempio è la decisione di permettere ad altri accusatori di testimoniare per atti compiuti in precedenza. Al primo processo contro Cosby, era presente un solo testimone. In quel caso la giuria non aveva emesso sentenza e il processo era stato annullato. Prima del secondo processo, l’accusa aveva fatto richiesta di 19 testimoni e la corte ne aveva concessi 5.

La decisione della Corte di accettare la testimonianza di altre cinque donne oltre alla querelante e, quella che de facto è la deposizione di una sesta donna, è stata totalmente sbagliata e un chiaro abuso di potere. Tutte loro sostengono di aver avuto rapporti sessuali non consensuali con l’attore tra il 1970 e il 1986. Riporta l’istanza. Questa testimonianza è stata il mezzo per spogliare Cosby della sua presunzione d’innocenza e provare a dimostrare che Cosby avesse la propensione ad assalire sessualmente le donne. Una testimonianza del genere non avrebbe dovuto essere ammissibile in processo.

Gli avvocati di Bill Cosby affermano che i fatti riportati in questi presunte aggressioni non sono simili alle accuse della Constand e che, se anche fossero, si tratta di fatti accaduti molto prima del 2004.

Dato il clima politico e sociale, non si può immaginare una testimonianza più falsa di quella creata incitando una reazione emotiva da parte della giuria. Una giuria che consente la testimonianza a un gruppo di donne che accusano Cosby di violenza sessuale, in un processo per stupro. Violenza per cui, tra l’altro, non esiste denuncia. Riporta l’istanza, che sostiene la legittimità di un nuovo processo.

Questioni di questo tipo potrebbero essere rilevanti anche per il processo ad Harvey Weinstein che si terrà nei prossimi mesi. In questo caso, il giudice newyorkese James Burke non ha ancora deciso se le testimonianze precedenti saranno ammesse e con che peso processuale.

Le richieste di Cosby

Un’altra delle richieste di Cosby alla Corte Suprema della Pennsylvania è quella di riconsiderare altre sette decisioni prese dalla corte a suo discapito.

  1. Febbraio 2016: negazione della sua richiesta di habeas corpus finalizzata alla caduta delle accuse grazie all’accordo con Castor
  2. Dicembre 2016: negazione della mozione per ritirare la sua deposizione civile (se resa pubblica avrebbe riacceso l’interesse per il caso Constand e attirato l’attenzione dell’ufficio legale del Montgomery) in cui rinuncia alla facoltà di non rispondere poichè Castor gli aveva promesso di non incriminarlo.
  3. La decisione di garantire la mozione del Commonwealth finalizzata ad introdurre le ammissioni da parte dell’imputato.
  4. Settembre 2018: negazione della sua mozione di ricusazione e di riesame di ricusazione.
  5. La decisione di permettere uno sviamento dalle istruzioni della giuria
  6. Negazione di un’altra mozione mozione finalizzata all’esonero di un giurato.
  7. Settembre 2018: negazione della mozione per rendere incostituzionale il titolo datogli di violento predatore sessuale.

Cosby sta chiedendo che la corte sospenda il giudizio o che garantisca un nuovo processo.

Le ultime dichiarazioni

Il portavoce dell’attore, Andrew Wyatt, ha fatto una dichiarazione Martedì:

Questa istanza è uno step importante per garantire al signor Cosby udienza da parte di una corte giusta ed imparziale. La Costituzione garantisce questo diritto al signor Cosby – e a tutti gli americani. Lui stesso spera che possa essere garantita giustizia da parte della corte d’appello.

Nella stessa dichiarazione, la moglie di Cosby, Camille Cosby, ha aggiunto

L’America sarà grande quando verranno onorate le ultime quattro parole dell’illustre Giuramento alla Bandiera…”e giustizia per tutti”

Fonte: Hollywood Reporter