Archer’s Peak. Stati Uniti d’America. È una tranquilla serata quando un gruppo di liceali si ritrova per giocare ad obbligo verità a casa di uno di loro. Non sanno però, che per molti di loro, quella sarà l’ultima notte in cui saranno vivi. Una misteriosa presenza, umana? animale? aliena?, sembra essersi intrufolata nella tranquilla comunità della città, ed è affamata e bramosa del sangue di giovani ragazzi. L’arrivo improvviso poi di Erica Slaughter (e del su peluche dalle sembianze di un polpo), che ha tutto l’aspetto di essere una reietta della società, desterà non pochi sospetti, quando la polizia inizia a mettersi sulle tracce di un possibile sadico serial killer. Erica insieme a l’unico giovane sopravvissuto della strage, uniranno le forze per combattere qualcosa che solo apparentemente sembra celarsi nelle tenebre ed è sempre più alla ricerca di sangue.

Something is Killing the Children è edito da Edizioni BD, e ad ottobre è arrivato in Italia il secondo volume della serie, del quale non vi sveleremo la trama per evitare qualsiasi spoiler; vi basterà sapere che è il diretto seguito del primo volume ed è forse ancora più avvincente del primo, che già è stata una piacevolissima scoperta. Scritto da James Tynion IV, disegnato da Werther Dell’Edera e colorato da Miquel Muerto, SIKTC, è stato da subito paragonato a diversi prodotti televisivi tra i quali Buffy L’ammazzavampiri, Twin Peaks e Stranger Things, ma in realtà si tratta di qualcosa completamente diverso ed inedito. E’ vero che l’influenza di tali prodotti è palpabile: basti pensare alla figura di Erica Slaughter, non così distante dalla Buffy Summers creata da Joss Whedon, o il gruppo di ragazzi eterogeneo alla Stranger Things o ancora Archer’s Peak, accostabile alla cittadina Twin Peaks creata dalla geniale mente di David Lynch, ma le assonanze si arrestano qui, perché infatti SIKTC già in partenza, si imposta come un vero e proprio horror/splatter quindi distante da tali prodotti.

Il mistero, l’adrenalina e il senso di angoscia è quello che pervade il lettore durante la lettura, una lettura che si fa sempre più oscura e angosciosa ogni pagina che passa. È praticamente impossibile non entrare a capofitto nelle vicende oscure della piccola cittadina, che oltre ad essere vittima di brutali omicidi, sembra nascondere qualcosa di più grande, dei disordini interni che verranno solo piano piano alla luce con il secondo volume. La polizia sa qualcosa? Qualcuno è davvero al corrente di quello che sta capitando ai bambini di Archer’s Peak? E soprattutto chi è Erica Slaughter? Come è arrivata nella remota cittadina? Che cos’è La Casa del Massacro (titolo del secondo volume)? Non tutte queste domande hanno una risposta in questi due primi volumi, ma bastano per gettare le basi di un’avventura al cardiopalma che si infittisce sempre di più di quesiti e misteri.

Opera realizzata a colori grazie al contributo del colorista Miquel Muerto che si è occupato di dare luce e vita agli splendidi disegni dell’illustratore italiano Werther Dell’Edera, Something Is Killing The Children è quell’horror che non ci si aspetta. A cavallo tra il genere slasher, il fantascienza e il teen horror, si caratterizza di una narrazione e una trama dai molteplici livelli che riesce ad attirare sia le attenzioni di un pubblico giovane, che più adulto, che potrebbe trovare al sui interno citazioni e rimandi ad opere di cultura pop che probabilmente hanno formato il suo “animo nerd”, il tutto sapientemente scritto e studiato dallo scrittore James Tynion IV, vincitore nel 2017 del premio GLAAD e scrittore di alcuni titoli di successo tra i quali: Memetic, Ufology (scritto con Noah J. Yuenkel e Matthew Fox) e The Backstagers (scritto con Rian Sygh).

Brillanti e nello stesso momento cupe, sono le tavole che caratterizzano entrambi i volumi del fumetto, che per la maggior parte è ambientato di notte, nei boschi. Le illustrazioni sono vivide, chiare e incredibilmente comunicative. Menzione speciale a tutti i momenti horror e splatter, che sono senza subbio quelli visivamente più appaganti. Entrami gli albi, alla fine, sono caratterizzati da pagine che mostrano ancora più nel dettaglio i personaggi principali, tra i quali un occhio di riguardo spetta proprio alla misteriosa protagonista Erica, che viene ritratta in ogni suo minimo particolare, ponendo l’attenzione sia sulla sua fisicità che sul suo stile inconfondibile: la misteriosa benda sul viso, i suoi occhi color smeraldo, il suo sguardo freddo e pungente. Così come Erica in entrambi volumi, anche gli altri personaggi sono incredibilmente caratterizzati, dalla polizia del luogo, ai ragazzi, fino al giovane James, il sopravvissuto della prima strage che si ritroverà ad essere uno tra i principali indiziati del massacro.

Something Is Killing The Children si compone per ora di due volumi, il secondo è stato pubblicato in Italia ad ottobre ed ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult del genere. Magistralmente illustrato e colorato, è caratterizzato da una trama avvincente, ricca di colpi di scena e misteri che creeranno nel lettore non poche domande che solo con il proseguimento della lettura avranno, chi sa, una risposta. Il secondo volume, più del primo, si conclude con un interessante cliffhanger e noi non vediamo l’ora di poter continuarne la lettura e scoprire sempre di più su Archer’s Peak e sul passato (e presente) di Erica Slaughter.

RASSEGNA PANORAMICA
Something Is Killing The Children vol.1 e vol.2
8
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
something-is-killing-the-children-volume-1-e-2-chi-e-affamato-di-bambini-recensioneSomething Is Killing The Children si compone per ora di due volumi, il secondo è stato pubblicato in Italia ad ottobre ed ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult del genere, magistralmente illustrato e colorato, è caratterizzato da una trama avvincente, ricca di colpi di scena e misteri che creeranno nel lettore non poche domande che solo con il proseguimento della lettura avranno, chi sa, una risposta. Il secondo volume, più del primo, si conclude con un interessante cliffhanger e noi non vediamo l’ora di poter continuarne la lettura e scoprire sempre di più su Archer’s Peak e sul passato (e presente) di Erica Slaughter.

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