In uscita nelle sale domani 14 Novembre, Sono Solo Fantasmi è il nuovo film di Christian De Sica, vediamo dunque com’è questa nuova commedia.
Film di questo tipo come al loro solito, all’annuncio, hanno destato non poche preoccupazioni, ed era già stato bollato con giudizi negativi; un aspetto decisamente interessante perché dimostra in maniera assolutamente coerente perché il cinema italiano stia provando incessantemente a far uscire prodotti interessanti, nuovi e con qualcosa da dire anche se, in alcuni casi, derivativi. Film che puntualmente non incassano nulla. La vera domanda da farsi è: perché se qualunque paese al mondo facesse uscire un film di questo tipo non sarebbe strano, mentre quando lo facciamo noi Italiani viene subito declassato a spazzatura?
E’ proprio per questo che il cinema italiano sta morendo ogni giorno di più, non perché le persone non frequentino il cinema, ma proprio perché nessuno crede in quello che il nostro paese produce, in primis gli spettatori, i primi fruitori del prodotto, oltretutto ci si lamenta anche del fatto che le cose o non si fanno o quando si fanno, vengono fatte male.
Questo nuovo Sono Solo Fantasmi di Christian De Sica non sarà sicuramente lo zenith del cinema italiano, anzi, siamo ben lontani da qualsiasi apice, ma a volte sarebbe giusto optare per una visione piuttosto che bollare come inguardabile un prodotto sul nascere, perché potrebbe rivelarsi una sorpresa.
La trama di questo nono film da regista di De Sica dopo aver messo la firma lo scorso Natale ad Amici come Prima parla di due fratellastri: un mago fallito e un partenopeo oppresso continuamente dalla moglie e dal suocero, originari del Nord Italia. Alla morte del padre, Vittorio, i due si rincontrano dopo molto tempo a Napoli. Qui scoprono che il genitore, giocatore d’azzardo e dongiovanni, ha avuto un terzo figlio, a prima vista sembra un po’ lento di comprendonio, ma che rivela essere un vero genio incompreso. Il padre ha lasciato loro anche molti debiti da sanare e non la tanto agognata eredità. Niente soldi da intascare, ma soldi da sborsare. È così che i fratelli decidono di accumulare denaro sfruttando le superstizioni napoletane e la credulità del popolo, presentandosi come esperti “acchiappa fantasmi”.
Come si diceva all’inizio è vero, la trama non ha assolutamente nulla di originale e sì, è un mix imprudente di Ghostbusters e mille altre cose diverse, ma il modo in cui viene messo in scena è veramente di buona fattura. Troviamo anche una scena che incute un po’ di paura, sullo stile di horror moderni come The Nun, Annabelle e Polaroid. Infatti il pregio più grande di questa pellicola è il fatto di prendersi maledettamente sul serio nelle scene horror: al contrario di Ghostbusters, che predilige un tono rilassato, qui le scene vogliono mettere timore e paura sia ai protagonisti quanto al pubblico. Ovviamente non tutto il vaso è pieno di rose, ci sono anche delle cose non molto o per niente riuscite, partendo proprio dai tre protagonisti. Tra i tre quello che risulta funzionare di più è Gianmarco Tognazzi, che non è solo ben scritto ma anche costruito sull’attore; proprio durante vari incontri con la stampa i produttori hanno affermato che volevano che ci fosse lui dentro il film e non un altro attore, mentre per tutta la durata De Sica interpreta sé stesso oltrepassando spesso la soglia di sopportazione e questo è uno dei grandi problemi del film visto che non riesce a trovare una direzione tra l’horror e la commedia più sempliciotta. Sicuramente il fatto di metter De Sica come prestigiatore che replica le magie di Giucas Casella è divertente, peccato che non vengano sfruttate a sufficienza nel film, probabilmente sarebbe stato un ottimo punto a favore con la giusta costruzione e i giusti tempi comici. Infine quello che tra tutti proprio non riesce minimamente a uscire bene è Carlo Buccirosso, che si trova a dover fare un personaggio davvero irritante oltretutto con un accento milanese non perfetto, che rende la sua interpretazione demoralizzante.
Sono Solo Fantasmi riserva anche una sorpresa per la ricorrenza che va a celebrare, ossia i 45 anni dal 13 Novembre; giorno della morte di Vittorio De Sica, immenso regista, attore e padre di Christian. Vittorio, o per lo meno il suo ricordo, sono molto presenti (non preoccupatevi, non è stato ricostruito digitalmente come ora verrà fatto con James Dean) ma attraverso l’omaggio diretto del figlio. Tutti ci ricordiamo il grande autore con i capelli bianchi e i baffi ed è così che ce lo vuole ricordare anche Christian, interpretando una diversa versione del padre in varie sequenze, un riferimento anche molto calcato seppur il personaggio non abbia il cognome De Sica.
Non si può comunque dire che questa sia un occasione sprecata, tutt’altro, sicuramente dispiace del fatto che metà della pellicola non sia riuscita proprio per il fatto che i produttori non hanno voluto osare di più. Sarebbe stato un horror veramente curioso da vedere, gli effetti visivi son fatti veramente bene e non sono affatto sgradevoli, anche la parte in animazione è fatta bene e simpatica seppur molto minimale. Dunque un gran peccato, sarebbe stato un sonoro schiaffo da parte di De Sica al pubblico che prevenuto già bollava questo film come spazzatura. Ma a Cesare quel ch’è di Cesare, cose come il fantasma scoreggione che fa la cacca con il sedere scoperto roteando pur tutta la stanza in aria è una cosa inaccettabile da vedere su un qualsiasi mezzo audiovisivo.
Si spera che, come hanno suggerito i produttori e gli attori di Sono Solo Fantasmi durante la conferenza tenutasi dopo la proiezione, questo possa essere un primo passo ad un nuovo filone della scena italiana, e che se la pellicola incassasse ci si possa fare un seguito, magari dove riusciranno a spingere maggiormente sull’horror e su tutti quegli aspetti che potevano essere sviluppati meglio.