Al via questa sera su Sky Atlantic e Now Tv, The New Pope, nuova serie scritta e diretta da Paolo Sorrentino, nonché seguito dell’acclamata The Young Pope. Nove episodi caratterizzeranno questa stagione, che già dai primi minuti si configura come un prodotto decisamente fuori dagli schemi. Tornano Jude Law nei panni di Papa Pio XIII (Lenny Belardo) e Silvio Orlando nei panni del Cardinal Angelo Voiello; new entry nel cast John Malkovich che interpreterà il nuovo Papa, Giovanni Paolo III, nato John Brannox.
Sono passati nove mesi da quando Papa Pio XIII (Jude Law) ha avuto un malore durante un’omelia a Venezia che lo ha costretto al coma ed è costantemente sorvegliato da suore e da un’orda di fedeli che sperano nella sua guarigione al di fuori della clinica. Nel frattempo però la vita in Vaticano deve continuare e come si suol dire: “morto.. anzi.. in coma, un Papa se ne fa un altro”. Viene indetto un nuovo conclave per eleggere un nuovo Papa viste ormai le sorti precarie di Belardo. Il cardinal Voiello, non che camerlengo, sente finalmente avvicinarsi il suo momento, quando però viene eletto quasi a sorpresa un altro cardinale che prenderà il nome di Francesco II. Il nuovo Papa, inesperto e acciecato dal potere sembra da subito perdere le redini tanto che, casualmente, dopo pochissimi giorni di papato ha un malore e muore. Ed ecco qua, occorre rileggere nuovamente un altro papa. Il prescelto sembra essere Sir John Barrox (John Malkovich) aristocratico inglese famoso per aver convertito centinaia di anglicani, che vive recluso nella sua villa in Inghilterra. Voiello partirà insieme ad una delegazione vaticana per andare a convincere Barrox a partecipare al conclave. Chi incontreranno, sarà all’altezza per guidare la Chiesa Cattolica?
Dopo tre anni da The Young Pope, Sorrentino torna in perfetto stile “Sorrentino”, The New Pope è il diretto seguito della serie madre all’ennesima potenza. Con una sceneggiatura apparentemente semplice e decisamente lineare, quello che colpisce è sicuramente la messa in scena. Si parte dai primi minuti del primo episodio in cui già la sigla sembra essere fuori da ogni schema: un gruppo di suore intento a ballare un brano di musica techno, al cospetto di un crocifisso adornato da luci psichedeliche. Ed è proprio la sigla a racchiudere tutto il taglio di questa nuova stagione che sembra aver preso una direzione ancora più controversa della prima. Al contrario del recente film I Due Papi, di Meirelles, The New Pope non si limita ad accennare gli scandali e i vizi della Chiesa Cattolica, anzi li esplora e li ingrandisce, tanto da renderli assurdi, grotteschi, goffi. Un’allegoria dell’eccesso che funziona anche grazie e soprattutto alla regia lucida, fluida e pulita di Sorrentino, colma di ampie carrellate e grandangoli con lo scopo di mettere in mostra, far vedere e descrivere gli eccessi e il lusso.
Anche in questa nuova stagione si riconfermano Jude Law come Papa Pio XIII e Silvio Orlando come il Cardinal Voiello. Orlando è perfettamente a suo agio nei panni del camerlengo, sembra essere addirittura più maturo e sfrontato rispetto alla stagione precedente. Si unisce al cast il grandissimo John Malkovich. Già dai primi minuti illumina la scena, con il suo charme e la sua eleganza, decisamente il primo Papa ad indossare l’eyeliner. Malkovich interpreterà il nuovo Papa con il nome di Giovanni Paolo III, nato John Barrox, definito dallo stesso Voiello come “porcellana fragile”, un uomo dal passato doloroso ma con una forte vocazione che lo ha spinto a convertire un enorme gruppo di anglicani. Pur sembrando forte e deciso di sé, Barrox in realtà ha un costante bisogno di essere accettato, forse anche dovuto ai grandissimi traumi infantili che hanno caratterizzato il suo passato. Al cast si aggiungeranno anche il cantante Marilyn Manson e l’attrice Sharon Stone.
The New Pope non ha alcun pelo sulla lingua, è sfacciata e non si preoccupa di portare in scena, momenti e tematiche decisamente controversi come l’omosessualità nel clero, la masturbazione o la corruzione. Si è qui optato per una narrazione decisamente più eccessiva, coadiuvata da una messa in scena che perfettamente si addice con la materia narrata. A risaltare è sicuramente la “bellezza apparente” tema centrale della poetica di Sorrentino, dove niente è oro ciò che brilla, non bisogna scavare molto per trovare il brutto e il marcio delle cose, anzi è proprio sotto la facciata. Attuali anche gli argomenti trattati in questi primi due episodi, a partire dall’ISIS all’accoglienza dei migranti, forse un po’ troppo abusate in questo periodo che, almeno per adesso, non apportano nulla di nuovo alla serie. Entrambi gli episodi si prendono i loro tempi, la sceneggiatura è lineare a volte poco originale, dove però a risplendere sono le performance degli attori e i dialoghi apparentemente complessi investiti di un’attualità disarmante.
Consigliamo assolutamente la visione in lingua originale, in quanto il doppiaggio purtroppo in alcuni momenti rende i dialoghi troppo artificiosi e si perdono decisamente alcune sfumature delle interpretazioni originali.
The New Pope, scritta e diretta da Paolo Sorrentino, andrà in onda ogni venerdì su Sky Atlantic con due episodi. La serie è visibile anche sul canale statunitense HBO dal 13 Gennaio e sul canale francese Canal+. Di seguito il trailer italiano della serie: