In occasione del Lucca Comics & Games 2022, quest’anno per l’imminente uscita di Mercoledì, nuova serie tv della Famiglia Addams targata Netflix, la fiera più grande d’Europa ha accolto il suo creatore e regista: Tim Burton. Il visionario regista di pellicole come Nightmare Before Christmas, Beetlejuice – Spiritello Porcello, Il mistero di Sleepy Hollow, Edward Mani di Forbice e La Fabbrica di Cioccolato ha incontrato il pubblico per presentare in anteprima europea del primo episodio della serie Netflix.

L’incontro, tenutosi lunedì 31 ottobre 2022 al Teatro del Giglio di Lucca, è stata moderato e presentato da Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games, a cui sono poi seguite diverse domande dei giornalisti. Noi di RedCapes.it abbiamo preso parte alla conferenza stampa e in questo articolo trovate un resoconto dell’incontro.


Emanuele Vietina: “Tim Benvenuto a Lucca, finalmente il momento è arrivato. Lo dicevamo prima nei camerini, da quando abbiamo annunciato il tuo arrivo niente è stato più come prima. L’attesa è stata veramente incredibile. Per noi un riconoscimento assoluto per Lucca. Andiamo a scoprire meglio questo nuovo progetto, Mercoledì, una storia teen dai toni soprannaturali, una serie con al centro una famiglia di cui hai diretto i primi quattro episodi,  un mistery con toni investigativi che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa alla Nevermore academy. E al centro questa meraviglio famiglia. La famiglia Addams, sembra un progetto nato per te, perfetto per te. Tim ci puoi raccontare come sei arrivato a lavorare su Mercoledì e che cosa noi, questa meravigliosa community, ci dobbiamo aspettare?”

Tim Burton: “Io intanto sono cresciuto guardando la serie televisiva, anzi, devo dire che sono partito in realtà con i fumetti. Mi sono sempre piaciuti molto e ho avuto sempre un grande interesse nei confronti di questa famiglia, e devo dire che Mercoledì mi ha sempre affascinato come personaggio, forse tra tutti quello che mi interessava di più, perché io mi sono sempre sentito come Mercoledì sin da quando ero ragazzino ed adolescente, ovviamente sono un ragazzo ma avrei potuto benissimo essere lei. Anche perché condividiamo lo stesso punto di vista, lo stesso punto di vista in bianco e nero direi. Poi lei è sempre stata rappresentata come una bambina, mentre io volevo cercare di vedere come potesse diventare a scuola e come potesse reagire alla propria famiglia, come reagisse agli insegnanti, alla terapia. Da lì è partito il progetto.”

Vietina: “E allora stando ancora un pò sulla famiglia Addams, la tua opera è straordinaria, a volte ricrea la magia dei vecchi libri illustrati, è sempre un mix di malinconia ma anche grande comicità. Io mi chiedo, cosa secondo te, rende la famiglia Addams universalmente così amata ancora oggi, ma soprattutto attuale. Visto che sei stato un fan della serie animata, perché dopo così tanti anni è ancora così attuale.”

Burton: “Perché penso che siano la versione definitiva della famiglia stramba, in realtà la maggior parte delle famiglie sono strane o hanno delle peculiarità e sono strambe, quindi ci si si ritrovano.”

Vietina: “Ovviamente, poi questa è una serie tv anche sul conflitto genitoriale, ma raccontiamola un pò sta famiglia. Morticia Addams è la grandissima Catherine Zeta Jones, abbiamo uno straordinario Gomez che è Luis Guzman, lo zio Fester un meraviglioso Fred Armisen, Isaac Ordonez come Pugsley, mentre nel ruolo della protagonista la straordinaria Jenna Ortega. Io sono stato molto colpito perché Jenna da concretezza, riesce a comunicare con il suo sguardo e spesso anche senza la voce, ci sono quaranta secondi iniziali che sono veramente strepitosi, wow. Con lo sguardo ed i movimenti da concretezza, Ecco, come pensi che Jenna abbia contribuito a dare vita a questa Mercoledì, perché questa è diversa da tutte le altre.”

Burton: “È un personaggio così iconico, che per me, se non ci fosse stata Jenna non ci sarebbe stato nessuno show, deve essere Mercoledì ma anche farla sua, i suoi occhi, la sua forza come personaggio, è una persona forte ed è questo che il personaggi necessitava. Per me, senza di lei non ci sarebbe stata una serie, sono stato molto impressionato da lei, riesce a mostrare il bianco ed il nero del suo personaggio, ma anche il suo lato umano, senza cambiare il personaggio e questo è molto importante.”

Vietina: “Jenna/Mercoledì frequenta la scuola di Nevermore, che è una scuola per emarginati, diversi. Ecco, è troppo facile dire che la tua filmografia è fortemente legata al tema dell’outsider. Però è molto affascinante perché a Nevermore, la realtà giovanile è molto legata a Instagram, TikTok, Snapchat e questo si scontra con Mercoledì. Per lei i social sono un buco nero vuoto di gratificazioni mentre per Edin, la sua compagna, è completamente diverso. Per Mercoledì macchina da scrivere e violoncello, per Edin le emoji servono a trasmettere le emozioni che non sa esprimere. Ecco, si dice che tu abbia trasmesso la tua visione del mondo a Mercoledì, che lei dica quello che anche Tim Burton pensa. Cosa pensi del rapporto fra i social, la sfera digitale, il mondo reale, e cosa hai fatto dire a Mercoledì?”

Burton: “Da parte mia ho paura di internet, mi sembra che quando cerco le cose digitandole mi sembra di entrare in un buco nero, video divertenti di gatti e sai usarlo per bene o anche per il male sembra così facile. Ho resistito un pò come Mercoledì, può essere bello ed utile, ma condivido il suo pensiero.”

Vietina: “Peraltro lui condivide il punto di vista di Mercoledì, ma io vi dico che lei letteralmente dice quello che tutti vorremmo dire e che pensiamo. Come sapete questa è una conferenza stampa e quindi saluto gli amici, gli ospiti, i giornalisti che sono connessi in streaming, quindi io faccio l’ultima domanda, è una curiosità da fan della famiglia Addams e poi gli uffici stampa in sala passeranno la palla agli amici giornalisti qui presenti. Inevitabilmente devo chiedere del mio personaggio preferito, ci puoi raccontare come il personaggio Mano è stato realizzato per lo schermo?”

Burton: “Diciamo che ovviamente essendo un personaggio particolare, volevo anche conferitigli una vita un pò più ampia, una presenza più vissuta ed è forse anche per questo che Mano sembra anche un pò più consunta, un pò consumata. Mi piaceva anche nelle vecchie rappresentazioni e poi mi dava l’idea di essere questo mostro da film dell’orrore, questa mano strana, come una bestia dalle cinque dita. Ho anche cercato di dargli una storia ed un passato, che fosse anche un pò particolare. Possiamo definirlo il Dustin Hoffman delle mani.”

Tim Burton Lucca Comics

Vietina: “È proprio vero, c’è una relazione tra Mano e Mercoledì che cresce, sono amici. Io starei qui a parlare per ora, ma io sono qui come moderatore quindi passo la parola agli amici giornalisti perché Lucca è anche questo, community. Come sempre ruolo alla platea.”

Gabriella Giliberti (ScreenWorld): “Salve Mr. Burton, volevo innanzitutto ringraziarla perché i film hanno da sempre fatto sentire meno soli gli Outsider e gli strani, quindi grazie mille. Poi le volevo chiedere, visto il suo rapporto con Mercoledì che si ritrova molto nel personaggio come ha affrontato la rappresentazione delle tematiche come la solitudine, la salute mentale e l’accettazione di sé stessi quando non ci si sente a proprio agio con gli altri che è una rappresentazione molto importante che ci fa sentire più vicini agli altri e non sempre viene fatta nel migliore dei modi per quanto riguarda la salute mentale?”

Burton: “Lo capisco molto bene avendo avuto problemi di salute mentale per metà della mia vita, ed è per questo che amo il personaggio di Mercoledì, mi identifico con lei, è fonte di ispirazione è sempre molto chiara e diretta, e questo la mette nei guai con gli altri. Ha questa forza semplice e tranquilla, silenziosa che io trovo molto importante.”

Vietina: “Io ho avuto il privilegio di avere qualche insight e all’inizio in questi 49 secondi che per me erano stati un fatto straordinario, si dice centinaia di adolescenti, scuole sottofinanziate e gestite da persone i cui sogni si sono infranti tanto tempo fa. Quindi la scuola, la famiglia è al centro di questo progetto e abbiamo visto che alla nevermore academy hanno studiato grandi personaggi come Edgar Allan Poe. Quale altra figura storica ti piace immaginare possa aver frequentato o insegnato in questa scuola?”

Burton: “Questo è il motivo per cui mi piace, è buffo, lei va in una scuola per reietti e si sente reietta tra i reietti. Ed è questo che io fondamentalmente ho provato e sentito in tutta la mia vita sia nei confronti della scuola, che dei genitori e delle altre persone ed è per questo il motivo per cui lei mi piace.”

Giorgio Viaro (Bestmovie): “Buongiorno a tutti, buongiorno Tim Burton, io volevo chiedere qualcosa sulla collaborazione e sul sodalizio artistico con Danny Elfmann, uno dei compositori più importanti della storia del cinema moderno. Come è atterrato su Mercoledì, quindi come avete lavorato sulla colonna sonora, in particolare sul tema musicale che è forse il tema musicale più celebre della storia della televisione.”

Burton: “Ho una lunga storia con Danny siamo amici da una vita abbiamo un passato di collaborazioni, e questo perché condividiamo gli stessi gusti, amiamo gli stessi tipi di film. Quindi abbiamo un rapporto molto stretto in questo senso ed è anche molto facile lavorare con lui proprio per queste ragioni. Peraltro io lo considero come un altro personaggio del film, lo considero come un attore, lo tratto come tale, perché secondo me la musica è un altro personaggio nel film e devo dire che è stato fantastico che lui abbia accettato di venire a lavorare a fare e scrivere le musiche per questo film, anche perché ormai è tornato ad essere una rockstar ed è stato bello che abbia trovato il tempo da dedicare a questo progetto.”

Vietina: “Parlando un pò del cast e dello staff di produzione, i costumi in questa serie tv hanno un ruolo veramente fondamentale e quindi quello che volevo chiedere, come descriveresti il lavoro svolto con la quattro volte premi oscar Colin Atwood per la serie, visto quanto la creazione dell’universo visivo di Nevermore sia così importante”

Burton: “Anche in questo caso non è la prima volta che collaboro con lei, è una collaborazione che va avanti da tantissimi anni, abbiamo collaborato insieme per tantissime produzioni e tantissimi film, ed in questo caso era molto importante perché Mercoledì aveva un solo look, quindi era importante trovare il modo di conferirle look diversi pur distinguendola da tutti gli altri studenti della nevermore, perché anche loro hanno questi look diversi. Perché per me è fondamentale che questo mondo sia visibile e che risulti diverso rispetto agli altri a prescindere da quello che è.”

Giulia Bianconi (Il Tempo): “Buongiorno, prima parlava di timori legati al mondo dei social, quindi volevo chiederle quali sono state le paure nell’affrontare una serie che per lei è la prima, e quindi affrontare una storia ad episodi e comunque se il cinema rimane il suo primo amore oppure se affronterà nuovamente la serialità.”

Burton: “Tornando al discorso dei social media si l’abbiamo toccato, l’abbiamo sfiorato questo argomento e ovviamente Mercoledì ne parla in questa maniera che è anche la mia visione del mondo. Per quello che riguarda la serie tv, è stata un’esperienza divertente ed interessante, si lavora ad un ritmo diverso, una specie di cottura più lenta rispetto al cinema, che continua a rimanere il mio amore. Credo anche che ci sia ancora spazio per il cinema.”

Vietina: “Siamo a Lucca Comics and games, una terra di culture interattive, regista ma anche timoniere al timone di una nave, quindi in una serie tv sei più un ammiraglio a comando di una flotta, perché sappiamo anche che c’è un rapporto con altri registi che intervengono su Mercoledì. Quindi come è stato il lavoro con gli altri registi?”

Burton: “È stato interessante, comunque a prescindere da quello che è che si fa, ho assolutamente rispetto per le altre persone, conosco il lavoro che si fa e la fatica dietro. Ed è stata anche una sensazione molto bella e molto positiva perché noi abbiamo in un certo senso stabilito quello che era il tono e poi loro lo hanno ripreso, hanno fatto ovviamente il loro lavoro, hanno fatto la regia a modo loro, ma hanno seguito in un certo senso questo tono. Io lo trovo importante, perché io traggo ispirazione dagli altri è un dare avere, dai qualcosa e poi questo qualcosa ti ritorna indietro, sei tu fonte di ispirazione e gli altri lo sono per te. E poi per quello che riguarda la realizzazione di una serie come la realizzazione di un film è comunque una famiglia un pò strana. Magari nella televisione ha delle caratteristiche diverse ma non sono così dissimili.”

Fugaretti (Fantascienza.com): “Come si sente in rapporto all’immaginario originale della famiglia Addams, quindi quegli anni ’50 in cui c’era Ed Wood, c’era la fantascienza, c’era il misto tra fantascienza horror e Lovecraft. Come si sente nel merito di questo calderone di idee, e quanto sta la fantascienza in questa avventura di Mercoledì?”

Burton: “Per quanto riguarda appunto la fantascienza, in realtà non ce n’è granché, diciamo che è più tendente verso l’horror. Per quello che riguarda l’immaginario, forse più che alla serie originale sono tornato ai fumetti originali, in particolare per quello che riguarda il personaggio di Morticia e quello di Gomez per come lo abbiamo rappresentato. Questa strana coppia male assortita.”

Valentina Ariete (Movieplayer.it): “Ha detto che la visione del mondo di Mercoledì è anche la sua, nel primo episodio lei prende molto sul serio un suo insuccesso, volevo sapere se come lei i suoi insuccessi sono qualcosa di cui bisogna dimenticarsi o sono una forza per fare sempre meglio?”

Burton: “Tutti quanti hanno degli insuccessi, la vita ha questi cambiamenti improvvisi queste svolte improvvise per cui uno sta pensando di star facendo la cosa giusta invece non è così perché quello che succede è diverso e quello che riguarda Mercoledì abbiamo cercato di tenere il personaggio in modo che fosse chiaro e diretto, in un certo senso ha il rapporto con il mondo reale. Quindi quello che cerchiamo di far vedere sono le conseguenze di quello che si fa e si dice anche nel mondo reale. Cerchiamo di mostrare che ha una ripercussione sulla vita e che ci sono gli alti ed i bassi. Abbiamo cercato di essere puri ed al contempo reali con Mercoledì.”

Vietina: “Sei un artista visivo, sei un artista visuale, sei un regista che segnato indelebilmente la storia cinematografica di Batman. Quindi volevo capire, nella tua opera c’è l’eredità ed il segno che ti hanno lasciato i fumetti o i vecchi libri illustrati, e quali sono quelli che hai amato di più?”

Burton: “Ho fatto Batman, quindi ad un certo punto qualche fumetto devo averlo letto, tra parentesi io disegno, amo disegnare e amo tutto ciò che ha a che vedere con l’arte. Devo dire che da ragazzino ho sempre avuto problemi nel leggere le didascalie perché non capivo da quale dovessi partire, ero un pò dislessico. Ciò detto, trovo il disegno, quest’arte fantastica, ed è questo il motivo per cui è fantastico e bellissimo essere qui.”


Mercoledì, la nuova serie dalla mente di Tim Burton, debutterà su Netflix con gli 8 episodi della prima stagione il 23 Novembre. Di seguito il trailer della serie:

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