Un cane-robot mostra come sarebbe Black Mirror ai tempi del Coronavirus

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Recentemente, Charlie Brooker ha detto che il mondo attuale è troppo triste e tetro per potersi dire pronto per una sesta stagione di Black Mirror. Caratteristica peculiare della serie, infatti, è quella di risultare parecchio disturbante quando lo spettatore finisce di vedere una puntata. Basti pensare ad episodi come Bianco Natale, Messaggio al Primo Ministro o Zitto e Balla. Tutte storie in cui la tecnologia ha un ruolo molto pesante nella vita dei protagonisti ed in qualche modo finisce per stravolgerla. Proprio per questo motivo, visti i temi forti a cui la serie ha abituato i suoi spettatori, secondo il creatore è meglio aspettare che il mondo si riprenda dalla botta scagliata dal Coronavirus. Tuttavia, potrebbe anche essere che proprio grazie alla pandemia, la società odierna sia pronta a vivere sulla propria pelle Black Mirror.

A Singapore, infatti, è stato lanciato un progetto per la salvaguardia del distanziamento sociale. Si tratta di una sorta di cane robot che pattuglia i percorsi pedonali del parco Bishan-Ang Mo Kio della città-stato. Il nome dato a questo segugio è Spot e, durante la sua ronda, trasmette ad alto volume un messaggio che ricorda ai visitato del parco di mantenere le dovute distanze di sicurezza. Il robot è anche dotato di telecamere che sono in grado di calcolare il numero di persone presenti all’interno del parco. Tuttavia, la GovTech, produttrice delle suddette telecamere, ha rassicurato i cittadini affermando che non sono dotate di riconoscimento facciale e non raccolgono assolutamente dati personali.

Al momento Spot sta vivendo un momento di prova della durata di due settimane. Se dovesse andare tutto bene, il governo di Singapore prenderà in considerazione di adoperarlo durante le mattinate le ore più affollate del pomeriggio.

Ovviamente, non si tratta di un robot del tutto automatico. Il robot è controllato da remoto ed ha bisogno di pochissimo staff alle sue spalle, in modo da ridurre anche in quella circostanza il numero di persone a stretto contatto. Il tutto, ovviamente, per evitare ulteriori possibili diffusioni del Coronavirus.

Attualmente, inoltre, un altro modello dello stesso robot è adoperato presso una struttura di isolamento al Changi Exhibition Centre: le camere del centro ospitano pazienti con sintomi blandi e Spot svolge compiti di assistenza essenziale, come il portare le medicine all’orario giusto alla persona giusta.

Di seguito, un video che mostra il robot all’opera:

Fonte: The Straits Times

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