Escape Room, il nuovo film horror di Adam Robitel | Recensione

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Escape Room

Fin dai primi trailer si aveva l’impressione che Escape Room sarebbe stato un film che mixava elementi da più film horror o thriller degli ultimi anni. Proprio la scena iniziale, in effetti ci conferma il tutto.

Il film parte subito da una sequenza che è compresa nella parte finale del film, per andare a ritroso e dunque scoprire come si è arrivati fino a quel punto. Successivamente il film prosegue con una classica e una rapida presentazione di tutti i personaggi; tra cui si hanno: una ragazza stramba, un giovane ricco snob, un ragazzo drogato, una ragazza che si da molte arie, un classico nerd e un camionista chiacchierone. Tutti stereotipi di personaggi già visti e stra-visti in altri mille prodotti tv o cinematografici. Ad ognuno di loro viene recapitata una scatola nera, all’interno della quale è contenuto un invito ad andare a provare questa escape room, dove il vincitore vincerà Diecimila Dollari.

Appena tutti i protagonisti si incontrano avrà inizio il gioco. Tale “gioco” è suddiviso in varie prove, prove che, ovviamente, sono direttamente collegate ad ognuno di loro, Nell’accezione particolare, ogni stanza riguarderà il passato di ognuno dei personaggi. La trovata sarebbe anche interessante, se solo non si fosse già vista in tanti altri prodotti di questo tipo. Con il passare delle stanze vedremo morire vari personaggi, chi morirà, purtroppo è banalmente intuibile fin dai primi minuti. Il film prosegue con un buon ritmo e, pian piano inizia a diventare un mix tra Saw, Final Destination e The Cube, infarcito di citazioni pop da American Psycho, fino al folle discorso su Judi Dench.

Col passare dei minuti ci troviamo di fronte a momenti divertenti, altri imbarazzanti, altri molto interessanti (come le scene delle allucinazioni) ma soprattutto a momenti che vedono un massiccio uso di CGI.
In generale, pur essendo un miscuglio di tante cose, Escape Room è un film divertente, non necessario, ma che fa il suo. Ha tanti limiti, soprattutto nel finale dove si riscontrano davvero tante banalità, che a ripensarci mettono molta, ma molta tristezza. Il finale conferma anche la volontà di realizzare un sequel, che è già confermato e che uscirà a metà del prossimo anno. Perchè ovviamente, se un progetto incassa non ha senso non continuare. Buona la regia, ottime le scenografie e interessante la fotografia. Sugli attori nemmeno ci soffermiamo, davvero… non ne vale la pena.