Quella che si è creata fra Jeff Lemire e Andrea Sorrentino è evidentemente molto di più di una semplice collaborazione, iniziando su Green Arrow, consolidandosi su Old Man Logan, arrivando a firmare la prossima storia per la linea Black Label, Joker: Killer Smile. Trovandosi così tanto in sinergia, l’anno scorso questo team ha iniziato un nuovo percorso insieme, rivolgendosi alla Image Comics, casa editrice che ha dato i natali a Gideon Falls.
Nei numeri precedenti, abbiamo fatto la conoscenza di Norton, un giovane ragazzo ossessionato dal rovistare nei rifiuti alla ricerca di nemmeno lui sa cosa, e di padre Wilfred, prete dalla fede tormentata e appena arrivato nella cittadina di Gideon Falls per sostituire il curato da poco scomparso. Laddove il primo sembri poco a poco riuscire a trovare un senso a tutto ciò che lo tormenta, grazie anche al supporto della sua psichiatra, il prete si ritrova suo malgrado coinvolto in una serie di omicidi che sembrano avere a che fare qualcosa con il passato della cittadina stessa. Entrambi, però, hanno una cosa in comune: le continue visioni di un enorme, terrificante fienile nero.
Il primo volume ci aveva lasciato, ovviamente, con più domande che risposte, e (personalmente) con una voglia quasi morbosa di averne. La ricerca di Norton viene intralciata non solo dal medico del suo ospedale psichiatrico, ma anche dai suoi demoni interiori, demoni che ora hanno un volto più che inquietante. Con l’affiorare di questi fantasmi sempre più concreti, affiora però anche parte del passato del ragazzo, di cui finora sia lui che noi eravamo all’oscuro. Padre Wilfred, nel frattempo, sta svolgendo alcune indagini sulla storia della cittadina insieme allo sceriffo di Gideon Falls e a suo padre, ricerca che potrebbe, anche qui, far riaffiorare segreti dell’inquietante passato della cittadina.
Ma l’ombra del fienile continua ad incombere sui due uomini, le cui porte si stanno piano piano schiudendosi, permettendoci (forse) di cominciare a scoprire qualcosa…
In questi giorni, mi sono ritrovato a leggere in contemporanea con questo volume, anche Quantum Age, spin-off di Black Hammer, fortunatissima serie supereroistica di Jeff Lemire. Le due storie hanno ben poco a che vedere le une con le altre a livello di tematiche, eppure entrambi sono fumetti di grande qualità; evidentemente, sentendosi libero di poter lavorare come meglio crede, Lemire sta dando grande prova di se. Questo secondo capitolo di Gideon Falls non solo procede, come il precedente, su due differenti binari narrativi, seguendo le vicende dei due protagonisti; oltre a questi, cominciamo a seguire anche del passato di Norton, trascorso fra orfanotrofi ed ospedali psichiatrici, fatto di violenza, abusi ed abbandono (affidando a questi momenti una probabile critica all’educazione che i bambini ricevono in questi istituti).
Tutti e tre questi filoni narrativi, insieme ai flashback sul passato di Gideon Falls, sembrano collimare nelle pagine finali di questo volume, che si conclude con un gran bel cliffhanger. E’ proprio nelle ultime pagine che si fa strada un sentimento di angoscia e orrore, mano a mano che la paura si fa strada nei cuori dei personaggi; una paura legata più all’ignoto, la stessa che si prova quando si ha a che fare con qualcosa di sconosciuto, che sfugge alla nostra umana comprensione, non solo al nostro controllo.
Anche dal punto di vista grafico, Gideon Falls 2 conferma le doti artistiche del nostro Sorrentino, in grado di creare delle soluzioni grafiche a dir poco mozzafiato, giocando con la struttura stessa della griglia delle pagine e contribuendo, ancora di più, a dare forma alle vicende e agli intrecci della storia. Se il primo capitolo di Gideon Falls aveva rapito il mio interesse, questo secondo volume non solo conferma la qualità del duo creativo Lemire-Sorrentino, ma mi ha letteralmente rapito.