L’Immortale Hulk

Edito da Panini Comics

Dopo anni di anonimato e testate poco incisive, il 2019 è stato l’anno della rinascita per il Golia Verde di casa Marvel. Al Ewing, accompagnato dal disegnatore brasiliano Joe Bennett, ha donato nuova linfa vitale al personaggio con l’Immortale Hulk, una delle migliori testate Statunitensi attualmente in corso che ha avuto il coraggio di osare sfruttando uno dei più potenti, e al contempo narrativamente scomodo, personaggio dell’universo Marvel. Bruce Banner si nasconde nelle zone più dimenticate degli States cercando di tenere a bada la sua controparte che emerge con veemenza di notte. Tutto il mondo, compresi gli Avengers, considerano Hulk morto, ma non sanno che, anche se Banner è mortale, Hulk è immortale, ponendo così di fatto tutto su concetti di dicotomia e doppio. Ewing gioca sapientemente con il personaggio, denotando una grande conoscenza del suo passato, andando a toccare elementi cardine del personaggio, come la natura dei suoi poteri, in una serie fortemente introspettiva con sublimi connotazioni horror. Il tutto farcito dalle splendide tavole di Bennett che sfrutta sapientemente la tavola e l’immortalità del mostro a suo favore, con tratto deciso e minuzioso realizza facendo buon uso di elementi creepy e grotteschi.

Murder Falcon

Edito da SaldaPress

L’epico viaggio di Jake e Murf per fermare l’irruzione dei Veldar dipinto da Daniel Warren Johnson in Murder Falcon è riuscito in poco tempo conquistare il cuore di centinaia di lettori diventando già un cult. Il giovane talento texano, reduce dal successo di Extremity, scrive e disegna una storia profonda, mettendo in scena il dramma e il dolore della malattia all’interno di una cornice fatta di azione ed eccessi. In Murder Falcon Warren Johnson adatta l’iconografia e la cultura Heavy Metal al medium del comic book, facendo coincidere le sue più grandi passioni per un prodotto unico e senza precedenti. Il risultato è una serie che suona più veloce Street Lethal dei Racer X e più pesante di Painkiller dei Judas Priest.

Per approfondire, ecco la nostra recensione completa: Murder Falcon – Il fumetto 100% Metal di Daniel Warren Johnson | Recensione

Samurai Executioner

Edito da Goen

Abbiamo voluto inserire questa serie, perché seppur realizzata dal 1972 al 1976, qua in Italia è stata pubblicata da Goen per la maggior parte in quest’anno, portandola a conclusione; tra l’altro proprio quest’anno ha visto la scomparsa del maestro Koike (che Goen omaggia in un volume della serie). Gli autori, sono gli stessi di “Lone Wolf and Club”, il duo Koike-Kojima, e diciamo che solo questo dovrebbe spingervi a comprare questa serie. L’opera parla di un esecutore, Asaemon (detto anche tagliateste Asaemon per l’appunto), vissuto nel periodo Edo, cioè nel Giappone feudale. Il tratto di Kojima realistico, intenso e crudo rendono i disegni e le tavole perfette per la storia, Koike rende questo manga un autentico gioiello perché riesce a narrare molte storie, spesso autoconclusive, senza mai un calo di qualità, senza annoiare, spaziando dall’azione condita di violenza e crudeltà a momenti di riflessione sul senso della vita in un modo perfettamente bilanciato.

Silver Surfer Black

Edito da Panini Comics

Donny Cates è una delle voci giovani della Marvel odierna, ha fatto fortuna su Doctor Strange, per poi regalarci un Thanos potente e vendicativo in “Thanos Vince” con Geoff Shaw. In questa miniserie Cates torna ad usare Silver Surfer, un personaggio che ama a quanto pare dato il look fighissimo e lo spazio che gli aveva anche dedicato nei 6 numeri di Thanos prodotti da lui. Affiancato da Tradd Moore, Cates ci riporta Norrin Radd dopo un viaggio all’interno di un buco nero, cambiato, con una nuova consapevolezza e dei nuovi poteri, che lo stanno trasformando. Mentirei se non dicessi che gran parte del lavoro lo fa l’arte di Moore, ma comunque anche Cates dimostra che quando non viene chiamato a fare da tappabuchi ed effettivamente continua a seguire idee completamente sue è capace di grandi cose e lo fa anche restando fedele a quello che era il personaggio prima di lui. In uscita per Gennaio nel nostro paese, non potete farvi sfuggire questa avventura spaziale, soprattutto perché se ne parlerà molto anche nel 2020, di Silver Surfer Black e anche di Donny Cates ora in avvicinamento a Thor.

Svicolone

Edito da RW Lion

DC e Hanna Barbera con le loro collaborazioni hanno rivisitato un universo pesantemente vecchio, basti pensare alla nuova spinta data ai Flinstones e a Future Quest. Svicolone è un personaggio che o lo rivoluzioni davvero o gli fai prendere una posizione o non può funzionare, così Mark Russell porta Svicolone in un periodo turbolento per gli Stati Uniti, proprio quello che lo ha visto nascere, gli anni ‘50. Gli Stati Uniti stanno correndo agli armamenti per sfidare l’unione sovietica ed intanto Svicolone, commediante gay dichiarato è un fenomeno di Broadway che non accenna a fermarsi. Il suo successo lo trasformerà in un bersaglio, proprio perché promuoverebbe delle attività anti-americane, così ora nessuno è più al sicuro dalla censura. Russell usa gli anni 50 per parlare anche dell’America di oggi non tanto cambiata che continua ad usare pesanti mezzi di censura nei confronti di quelle personalità scomode per un credo o per un orientamento. Exit Stage Left: The Snagglepuss è diventato presto un fenomeno in patria, qui passato molto più in sordina a causa della poca pubblicità operata da Lion con il materiale Hanna Barbera, ma è sicuramente una lettura da tenere in considerazione ed ottima oltre che conclusa che in questo 2019 ci ha fatto davvero piacere scoprire ed ha confermato come Russell sia una delle voci più fresche del panorama Americano a fumetti.

Lascia un commento