
Il produttore di Bohemian Rhapsody, Graham King ha fatto un patto con la Michael Jackson Estate, che si occupa dei diritti sulla vita e sulla musica della pop star, con l’idea di fare un film basato su entrambi.
King ha contattato lo sceneggiatore John Logan (Il Gladiatore e The Aviator) per il progetto. Il film per ora non ha ancora uno studio o un distributore. Lo script non fornirà una versione “purificata” della vita di Jackson, accusato di abuso sessuale su minore nel documentario Leaving Neverland di quest anno, secondo quanto afferma Deadline Hollywood che per primo ha annunciato la notizia.
Un portavoce di King ha confermato il progetto a Variety, ma non ha commentano se lo script di Locan includerà gli accusatori – inclusi il coreografo Wade Robson e l’ex attore-bambino James Safechuck, i quali hanno avuto relazioni documentate con il cantante fin dalla giovinezza.
In risposta a Leaving Neverland, che ha vinto un Emmy Award nella categoria “Outstanding Documentary or Nonfiction Special” quest anno, la Jackson Estate ha citato in giudizio HBO per cento milioni di dollari, affermando che il soggetto ha mentito per motivi finanziari e accusato la WarnerMedia Company di non aver incluso le loro confutazioni alle accuse esposte.
La Jackson Estate ha anche commentato che, producendo il documentario, HBO ha violato un accordo di non denigrazione derivato da un film-concerto del 1992 dal tour “Dangerous” di Jackson. Un giudice federale ha concesso alla Jackson Estate di mettere il caso in arbitrio, a cui la HBO ha presentato ricorso in Ottobre.
Jackson è morto nel 2009 e ha costantemente negato le accuse di pedofilia e violenza sessuale sui bambini. Il documentario di quattro ore Leaving Neverland è uscito per la prima volta a Gennaio al Sundance Film Festival, suscitando subito attenzione mediatica. Il festival si è servito di psicologi della Utah State University per fornire supporto a membri del pubblico turbati.
Nonostante gli strazianti temi del film, Jackson e i suoi eredi hanno continuato a ricevere supporto dall’industria dell’intrattenimento, a differenza di altri uomini accusati in movimenti come “Me Too”. Ad Agosto dei reports hanno detto che MTV stava considerando di cancellare il nome di Jackson dal prestigioso premio “the Michael Jackson Video Vanguard Award. Alla fine il network ha deciso di non apportare cambiamenti e Missy Elliott ha accettato il trofeo quest anno.
Il biopic sul Re del Pop non è l’unico progetto in cantiere sulla sua musica e sulla sua vita, dalla giovanile celebrità nei Jackson 5 all’imposizione sulla cultura pop mondiale come solista. MJ the Musical avrà il suo debutto nel 2020 a Broadway, con Ephraim Sykes nel ruolo del protagonista.
L’altro biopic di King ha subito una lunghissima gestazione, portando all’uscita nel 2018 di Bohemian Rhapsody. Il film su Freddie Mercury e i Queen ha riscosso un grande successo, guadagnando più di 900 milioni di dollari in tutto il mondo e facendo vincere a Rami Malek l’Oscar come miglior attore protagonista.
Fonte: Variety