Oggi vi parliamo de “La Stirpe della Sirena” di Satoshi Kon, volume uscito per la collana Umami edita da Star Comics. Satoshi Kon (1963-2010) era un regista, sceneggiatore e character designer giapponese; ha diretto diversi film di animazione, famoso in tutto il mondo per “Paprika”, il capolavoro d’animazione nipponico del 2006. Scrive la “Stirpe della sirena” nel 1990, e si tratta del suo primo lavoro sia come scrittore che disegnatore di manga, sia come lavoro artistico in assoluto.
Il protagonista dell’opera è Yusuke, un ragazzo figlio di un sacerdote scintoista. La storia ruota attorno ad una leggenda: si narra che un antenato di Yusuke avesse incontrato una sirena che gli aveva donato un uovo; l’uomo promise alla sirena di celebrare cerimonie per il mare, cambiare l’acqua dell’uovo ogni sette giorni e riportare l’uovo nel mare, in un’isola vicino al villaggio, ogni sessanta anni; in cambio di questi favori il mare diventò calmo e pieno di pesci, permettendo al villaggio di vivere serenamente. Gli abitanti del villaggio vivono ancora in pace e tranquillità, però vengono minacciati da persone che vogliono costruire e fare lavori per lo sviluppo del villaggio.
La leggenda sarà vera? Anche perché proprio nel momento in cui decorre la storia sono passati i sessanta anni e l’uovo deve essere riportato nell’isola. Si hanno quindi diverse ideologie: chi crede nella leggenda, come il nonno di Yusuke, chi dubita, Yusuke, e chi non ci crede, come il padre del ragazzo e i costruttori implicati nella modernizzazione del villaggio. In poche pagine vedremo come il protagonista si evolverà nella sua visione verso la leggenda: andrà verso la tradizione o verso lo scetticismo della modernità?
Un’altra contrapposizione molto forte all’interno dell’opera è la differenza tra la tradizione rappresentata dagli abitanti del villaggio che vivono in modo semplice, il nonno di Yusuke ancora legato alle tradizioni e alla leggenda del posto e invece la società nuova rappresentata dai costruttori e ideatori del nuovo sviluppo del villaggio e dediti allo studio dell’uovo che calpestano le tradizioni e gli abitanti del villaggio pur di arricchirsi. Dietro a una storia apparentemente leggera e scorrevole l’autore affronta comunque tematiche importanti.
I disegni e le tavole sono abbastanza semplici, forse non era necessaria un’edizione più grande del normale però è comunque una buona iniziativa ristampare questa storia in un’edizione più bella. Ricordiamo che questa è la sua prima opera, quindi non troviamo un Satoshi Kon visionario e cervellotico come abbiamo visto in “Paprika”, qua la storia è molto più semplice e scontata.
Riteniamo che sia un’opera degna di lettura, in quanto molto coinvolgente e ben fatta, però abbastanza scontata nello svolgimento e nel finale, nonché un’idea di base poco originale; si vede molto un’impostazione della storia che si sarebbe prestata benissimo ad essere trasposta in anime, e forse avrebbe reso molto di più.
Il volume si presenta in grande formato (21×14.5), brossurato con alette, di 250 pagine al costo di 15 euro. Star Comics per la Umami collection, collana che presenta fumetti in grande formato, ha iniziato pubblicando diverse opere del maestro dell’horror Junji Ito come “Uzumaki”, “Gyo”, “Fragments of horror”, “Remina”, “Black Paradox”; ha poi continuato pubblicando “La stirpe della sirena” (di Satoshi Kon), “Mother cosmos” (di Minoru Sugiyama) e di prossima pubblicazione (prevista per dicembre) “The box man” (di Imiri Sakabashira).