Scott Allie, ex-editore capo di Dark Horse Comics, è stato accusato da parte della collega Shawna Gore di prolungati abusi sessuali. In un lungo messaggio su Twitter, infatti, la donna ha descritto nel dettaglio le violenze subite, incluso un episodio del 1999 durante il quale l’uomo messo le sue mani sotto la biancheria intima di lei, durante un viaggio aziendale. Secondo quanto detto dalla Gore, Scott Allie avrebbe perpetrato questi atteggiamenti per anni, nonostante lei rifiutasse ogni volta i suoi approcci.
I have made the decision to come forward with my own experience of abuse in the comics industry. I am not the one at fault and the shame I have felt is not mine to carry.
I was assaulted, harassed, and retaliated against by Scott Allie during our tenure at Dark Horse. pic.twitter.com/78El6VDbb4
— Shawna Gore (@ShawnaGore) June 24, 2020
Alla fine, Allie si è rivolto ad un “consulente spirituale dell’occulto che lo ha aiutato a sviluppare un incantesimo per allontanare dall’uomo questi pensieri e sentimenti”. Come risultato, ha iniziato a trattare Shawna Gore in maniera differente sul lavoro, assegnando i progetti già commissionati alla donna ad altri editori. “Scott Allie mi disse che il mio atteggiamento ed il mio approccio al lavoro rendevano impossibile per lui farmi ancora da mentore”.
La Gore ha anche menzionato un incidente del 2015, nel quale Scott Allie avrebbe aggredito uno scrittore durante un party del SDCC: “Lui è entrato in riabilitazione ed ha ammesso di essere molesto quando beveva. Più volte ha avuto questo comportamento con altra gente, e mai lo ha ammesso. Più volte è stato messo al corrente inutilmente delle cose orribili che ha fatto a me e ad altre persone mentre era perfettamente sobrio”. La donna ha anche accusato, senza far nomi, altre figure professionali dell’editoria, condannandoli per aver sempre coperto Allie.
“Sto parlando ora per dire che Scott non è affatto cambiato. Non ha ancora capito che questi atteggiamenti non hanno nulla a che fare con il bere. Non ha fatto nessun lavoro. Non ha pagato nulla. Le sue azioni hanno avuto un profondo e grave impatto su chi meritava una carriera migliore e, soprattutto, meritava di esser creduto”.
In risposta a queste dichiarazioni disturbanti, sia Mike Mignola che Dark Horse Comics hanno preso le distanze da Scott Allie. In particolare, la casa editrice ha assicurato che seguiranno aggiornamenti sulla questione.
Si tratta dell’ennesimo caso che sconvolge il mondo dei fumetti, dopo l’episodio che ha coinvolto Warren Ellis.
Fonte: CBR