Da sempre, la diversità in un party di Dungeons & Dragons è fondamentale. Un vero e proprio punto di forza. Un gruppo di avventurieri variegato permetterà ai giocatori di affrontare con diversi approcci le sfide in cui si imbatteranno. Allo stesso modo, Wizards of the Coast sta cercando di rendere, già da un po’ di tempo, il gioco più inclusivo per tutti.
Sul forum ufficiale di Dungeons & Dragons è stata pubblicata una nota che in qualche modo riassume ciò che la compagnia sta facendo per migliorare il proprio gioco in ottica di inclusività e uguaglianza. “Vogliamo condividere con voi ciò che stiamo facendo e ciò che faremo in futuro per migliorare i contenuti di D&D, che al momento non rispecchiano pienamente ciò che siamo. Sappiamo che questi cambiamenti non risolveranno tutti i problemi, ma sono indice del nostro impegno e del sentiero che abbiamo deciso di percorrere”, si legge.
La nota continua, parlando di uno dei punti forti della quinta edizione del famoso gioco di ruolo: “L’obiettivo esplicito di questa versione di D&D è quello di rappresentare l’umanità in tutte le sue meravigliose sfumature. I personaggi devono rappresentare la diversità attraverso etnie, identità di genere, orientamento sessuale e credenze. Vogliamo che tutti quelli che si siedono attorno al tavolo di gioco si sentano a casa e vedano una rappresentazione positiva nel gioco di ciò che sono realmente. Il termine umano in Dungeons & Dragons tocca tutti quanti, non solo la versione fantasy dei nord europei. Anche perché la nostra community è ora più variegata di sempre”.
Da questo punto in poi si iniziano ad elencare i cambiamenti fatti:
- Orchi e drow saranno rappresentati sotto una luce diversa nei prossimi due volumi che la WotC rilascerà, Eberron: Rise of the Last War e Explorer’s Guide to Wildemount. Da questo momento in poi, orchi e drow saranno moralmente e culturalmente complessi come tutti gli altri personaggi. A margine viene spiegato: “Continueremo con questo approccio anche nelle prossime uscite, rendendo tutti i personaggi del gioco liberi di poter essere quello che vogliono esattamente come gli altri che hanno già questa possibilità. Nei cinquant’anni di storia di Dungeons & Dragons, orchi e drow sono stati rappresentati come mostruosi e cattivi, utilizzando stereotipi che generalmente vengono affiancati a gruppi etnici reali costantemente denigrati. Crediamo fermamente non sia giusto. Abbiamo sbagliato e la nostra priorità ora è metter riparo”.
- Le prossime ristampe dei libri di gioco verranno corrette grazie al feedback dei giocatori. Alcune modifiche sono state fatte già nelle nuove edizioni di Tomb of Annihilation e Curse of Strahd, dove sono state cambiate porzioni di testo che potevano ricondurre al razzismo. Le ristampe corrette di queste due avventure sono già state fatte e saranno messe in commercio nei prossimi mesi. Ovviamente, verranno revisionati tutti gli altri libri di D&D, un po’ come Wizards of the Coast sta già facendo con Magic: The Gathering.
- In arrivo un nuovo prodotto, non ancora annunciato, che permetterà ai giocatori di personalizzare le origini dei loro personaggi. Tra le varie possibilità, anche quella di cambiare l’aumento dei punti abilità per tutti i pg giocabili. L’obiettivo di questa nuova feature sarà quello di enfatizzare il fatto che ogni persona nel gioco è un individuo a sé stante, con le proprie personalissime capacità.
- Curse of Strahd include un popolo noto come Vistani, la cui eroina popolare è Ezmerelda. Com’è facile intuire, questo gruppo è tristemente stereotipato sulla base dei rom del mondo reale. Wizards of the Coast si è avvalsa dell’aiuto di un consulente esperto di cultura rom, in modo da evitare stereotipi e luoghi comuni.
- In generale, i prossimi due libri di Dungeons & Dragons saranno più attenti a temi sensibili e vicini ai giocatori, in modo da riuscire a soddisfare tutti. Per esempio, in Explorer’s Guide to Wildemount ci saranno NPC le cui schede riporteranno la scritta “agender”. Un altro personaggio ha invece deciso di passare dal sesso maschile a quello femminile, mostrando un’attenzione non indifferente per la comunità LGBTQ+.
- I cambiamenti a D&D stanno avvenendo in-game, ma anche fuori: il team dietro al gioco si sta espandendo, in modo che possa rappresentare al meglio la diversità già presente nel panorama di giocatori. Questo approccio sarà fortemente visibile nelle uscite del 2021.
La nota si chiude con la promessa da parte del team di Dungeons & Dragons di continuare ad ascoltare i desideri e le opinioni dei giocatori, in modo tale da migliorare il gioco per le prossime generazioni che vi si avvicineranno.
A margine, una curiosità interessante: mai una volta nel post originale viene utilizzata la parola “razza”, sostituendola, in lingua inglese, con “people” o direttamente “characters”.
Fonte: Dungeons & Dragons
Che grandissima stupidaggine . Questo politicamente corretto sta snaturando tutto. Il fantasy su cui si basava D&D é quello classico di base anglosassone, e orchi e drow erano cattivi e basta. Mai avuto problemi per 20 anni a giocare cosi.