Ad inizio aprile i lettori de L’Attacco dei Giganti hanno potuto leggere l’atteso atto finale del famosissimo ed apprezzatissimo manga di Hajime Isayama, giunto alla conclusione dopo 139 capitoli che ci hanno raccontato le vicende di Eren Jaeger e dei ragazzi impegnati nella lotta contro i misteriosi e temibili Giganti.
Nei giorni scorsi è stato annunciato che, in concomitanza con l’uscita del trentaquattresimo ed ultimo volume del manga di Isayama, il mangaka avrebbe aggiunto alcune pagine dell’ultimo capitolo, tagliate dalla versione finale uscita lo scorso mese, una notizia che i lettori hanno accolto con gioia ma anche perplessità, chiedendosi come mai il capitolo più importante de L’Attacco dei Giganti fosse stato tagliato. In ogni caso, le pagine aggiuntive, pur non cambiando sostanzialmente il finale dell’opera, hanno sicuramente aggiunto qualche spunto di riflessione in più.
Entriamo ora in pieno territorio spoiler, quindi occhio ad andare avanti!
Come vi abbiamo raccontato nello spoiler precedente, l’ultimo capitolo di Shingeki No Kyojin ha messo uno di fronte all’altro Eren e Armin, con il primo che ha rivelato all’amico le sue motivazioni: diventare il vero nemico dell’umanità per addossarsi la colpa e, contestualmente, portare Mikasa ad uccidere Ymir, per volontà di quest’ultima. Inoltre, Eren ha spiegato all’amico che, essendo diventato il Gigante Fondatore, il tempo ha cominciato a non avere più una direzione coerente per lui, mischiando passato, presente e futuro, tanto da ammettere di aver causato egli stesso la morte della madre, evento avvenuto nei primissimi capitoli del manga e uno dei motivi principali della furia del giovane Jaeger nei confronti dei giganti: uno dei passaggi senza dubbio più affascinanti e complessi di tutta l’opera.
In queste pagine aggiuntive dell’ultimo volume de L’Attacco dei Giganti, invece, vediamo sostanzialmente due scene aggiuntive, entrambe con un deciso peso nella trama: nella prima, che avviene dopo l’incontro tra Mikasa e Armin, durante il quale la giovane Ackerman si allontana dai presenti per andare a seppellire la testa di Eren sotto l’albero presso il quale il giovane era solito addormentarsi, vediamo la stessa Mikasa avere un brevissimo confronto con Ymir.
Mikasa, che ormai sa come sono andate le vicende, sa che Ymir ha scelto lei per porre fine alla minaccia del Gigante Fondatore e della stessa Ymir. La giovane Ackerman capisce che l’amore di Ymir per Re Fritz è stato “un incubo senza fine” (un po’ come il suo nei confronti di Eren, alla fin fine.)
“Quindi sei sempre stata tu, quella che faceva capolino nella mia testa. Il tuo amore deve essere stato qualcosa di simile ad un incubo senza fine. Ma… se io sono qui oggi, è solo perché tu hai messo al mondo i tuoi figli. Addio per sempre.. Ymir.”
La seconda scena aggiuntiva, invece, è un’appendice al finale. Dopo che la colomba (che simboleggia Eren, finalmente libero e, a seconda delle teorie, reincarnato nello stesso volatile simbolo di pace) avvolge Mikasa nella sciarpa, abbiamo un time skip nel futuro.
Una famiglia si reca presso l’albero, ora cresciuto e più simile ai “path” di Ymir, a portare dei fiori presso la tomba di Eren.
Un’altra vignetta ci mostra Mikasa sepolta e circondata di fiori. Alcuni aerei stanno bombardando la zona, contrastati da batterie di missili.
Infine, in un’ulteriore time skip, vediamo un mondo pieno di ruderi, con l’albero ormai cresciuto a dismisura e un ragazzino, accompagnato da un cane, che si avvicina. La base del tronco, dove era posta la tomba di Eren, ora è diventata un’apertura, l’ingresso di quella che sembra una sorta di caverna scavata nell’albero.
Finisce così L’Attacco dei Giganti, con un finale che può significare tutto: avremo un seguito? Uno spin off? Una one-shot sul misterioso ragazzino? Ymir è davvero morta? Solo il tempo ci darà una risposta.