Questa settimana si è conclusa la prima stagione di Loki, terza serie tv prodotta dai Marvel Studios per Disney+ con protagonista Tom Hiddleston nei panni del dio dell’inganno. Sarà dunque riuscita la serie a rispettare le nostre aspettative? Scopritelo nella nostra recensione completa.
La serie prende il via direttamente dal momento di Avengers: Endgame in cui, durante la battaglia per New York, Loki (Tom Hiddleston) riesce a scappare con il Tesseract. Il fuggitivo Dio dell’inganno, ad un certo punto, verrà fermato dalla misteriosa Time Variance Authority (TVA) e messo sotto processo per aver interferito nella timeline. Loki verrà così messo di fronte a due opzioni: venire cancellato dall’esistenza oppure aiutare la TVA a mettere a posto la Timeline che una anomalia ha messo in disordine. Riuscirà il Dio dell’inganno ed erede dei giganti di ghiaccio a fermare la distruzione del tempo come lo conosciamo insieme all’agente Mobius (Owen Wilson)?
La serie è sviluppata per Disney+ da Michael Waldron (Rick & Morty) e vede alla regia Kate Herron (Sex Education) e, fin dalle prime puntate, si è dimostrata un buon prodotto che sapeva divergere bene dal classico racconto di viaggi nel tempo e, con il passare delle puntate, il team è riuscito davvero a catturare l’attenzione degli spettatori, in quello che si è dimostrato un tassello importantissimo per il Marvel Cinematic Universe. Ma andiamo con ordine, perché sono tante le novità che vengono introdotte dalla serie nel MCU, a partire dalla TVA. Nella serie, questa organizzazione che monitora la timeline è anche incaricata dai misteriosi Timekeepers di eliminare le divergenze temporali che possono minare la sacra linea temporale ed è anche la prima organizzazione che sfrutta al massimo il vasto mondo creato in questi dieci anni dai Marvel Studios. Fino ad ora abbiamo avuto organizzazioni di spie come lo SHIELD, organizzazioni con interessi nello spazio, come lo SWORD, ma questa è la prima volta che la Marvel in live action si sposta da qualcosa basato sulla terra ad una nuova realtà, fissando ancora più in alto l’asticella di quelli che saranno i pericoli futuri.
Come già avevamo avuto modo di discuterne ampliamente, questa serie, a parte Avengers: Endgame, è la prima nell’intero MCU che ci permette effettivamente di dare uno sguardo alle regole dei viaggio del tempo e a come l’intero universo si dipani in quello che è un percorso predestinato. Ovviamente, tutti questi elementi non fanno di Loki una serie semplice, ma il lavoro svolto dai Marvel Studios ha comunque messo in piedi una vicenda che, seppur non lineare, si riesce a seguire senza troppe difficoltà. La serie ha fatto una scommessa, mettere il Loki di Tom Hiddleston in un contesto diverso da quello solito, molto più aperto alla possibilità di divergere dalla stessa storia che ormai conosciamo e questa, fin da subito, si rivela una scelta vincente: mettere il caos fatto personaggio a controllare il flusso del tempo e in coppia con il miglior agente della TVA, Mobius, interpretato da Owen Wilson, si rivela in fretta una scelta vincente. Loki ed il suo compagno sono una coppia interessante e che riesce a strappare anche qualche risata ma i due, quando c’è da fare sul serio, lo fanno e sono dannatamente credibili nei rispettivi ruoli.
A rinforzare questo rapporto, si aggiunge una minaccia elusiva come quella rappresentata da Sylvie (Sophie di Martino), che pone il dio dell’inganno nella condizione di essere l’unica speranza per la timeline e anche di sviluppare quella che è finalmente la sua personalità più completa e non solo quella che la sacra timeline vuole che lui sia. Inoltre, sarà proprio il rapporto di Loki con Mobius, a cambiare anche l’agente, che inizierà a dubitare della sua stessa organizzazione e avvicinerà ancora di più il duo. Sylvie si dimostra quindi un altro personaggio che poteva essere tranquillamente una occasione persa, sia per il fatto che si tratta di un personaggio pericoloso, ingannatore, esperto di magia che quindi non solo ricordava molto Loki, ma poteva essere solamente una sua versione femminile, ma così non è stato. Infatti, dopo una lenta introduzione, il personaggio può splendere nel terzo episodio che, seppur possa sembrare un filler, serve a costruire il rapporto tra Loki e Sylvie che, così come quello con Mobius, sarà un importante elemento a favore della serie e tornerà molto utile sul finale di stagione. Oltre ai nostri tre principali personaggi abbiamo Ravonna Renslayer, interpretata da Gugu Mbatha-Raw, personaggio complesso, che nemmeno alla fine della prima stagione riusciamo bene ad inquadrare in un ruolo da cattivo o buono, ma possiamo dire che si pone in maniera antagonista nei confronti di Loki e vuole preservare la TVA ad ogni costo. Conclude il cast B-15, interpretata da Wunmi Mosaku, minutemen della TVA che farà in qualche modo da contro altare a Mobius e spesso verrà accostata all’intransigente Renslayer per i modi, ma saprà anche conquistarsi un luogo nel cuore dei fan.
Oltre all’ottimo lavoro degli attori coinvolti, a fare da punto a favore ulteriore della serie è Michael Waldron, showrunner della serie, che fa di tutto per riuscire a creare un prodotto che possa essere gustato tutto insieme ma anche settimanalmente, evitando così i problemi di questo genere che hanno flagellato WandaVision e Falcon and the Winter Soldier. Ogni puntata aggiunge elementi al quadro della serie, aprendo tantissime porte per il futuro del MCU oltre che costruendo mattone su mattone un nuovo Loki ed un mistero che terrà incollato lo spettatore per tutta la sua messa in onda. Essendo però anche questa serie pensata per essere fruita anche in binge watching, possiamo dividerla agilmente in tre blocchi: il primo, ossia l’introduzione che comprende i primi due episodi; il secondo, in cui si sviluppano i rapporti tra i personaggi ed il mistero; infine il terzo, rappresentato dall’ultimo episodio che, dopo un’esplosiva quinta puntata, risponde alle domande più impellenti e ci lascia desiderosi di molto altro. Molto altro, che sappiamo arriverà con una seconda stagione.
La serie, in pieno stile Marvel Studios, si conferma un divertente show che, grazie ad un budget davvero importante, riesce a creare un immaginario colorato, fantasy ma anche con un po’ di fantascienza dietro alla TVA. Insieme a tutto questo abbiamo anche effetti speciali notevoli oltre che design retrò e futuristici allo stesso tempo che accompagnano la sensazione di straniamento e “fuori dal tempo” del Quartier Generale di questa Authority. Tutto questo, insieme ad una regia davvero prostrata ai protagonisti, ci permette di godere al meglio del prodotto e non ci fa per nulla sentire la sensazione di star guardando un prodotto minore di un franchise più ampio solo perché destinato al piccolo schermo. Purtroppo la regia con il passare delle puntate, soprattutto quando si trova a dover mettere in scena momenti action pecca, non riuscendo ad essere sempre chiara, nonostante il sound design, la cura del luogo degli scrittori e una netta differenza tra i vari personaggi ci permetta comunque di capire cosa stia succedendo su schermo.
In definitiva Loki è una serie che mischia il fantasy al thriller, mettendo il dio dell’inganno preferito del pubblico a indagare su due misteri separati: la variante che sta distruggendo la TVA e la stessa organizzazione, che è molto critica nei confronti del Dio dell’inganno. Le sei puntate che compongono la prima stagione sono un divertente viaggio attraverso la psiche di Loki Laufeyson e nel tempo fino alla fine di esso, mentre qualcosa di più grande si sta profilando all’orizzonte. Questa serie è anche l’ennesima conferma che i Marvel Studios da Iron Man, ma anche da Avengers: Endgame, sono cambiati molto e riescono a creare prodotti che mischiano sapientemente tanti generi e si sposano perfettamente con i propri personaggi: ne abbiamo avuto la prova con WandaVision, un dramma familiare con elementi di analisi della dimensione televisiva, un dramma di spionaggio con The Falcon and The Winter Soldier ed ora un thriller fantasy che non sembra essere pronto a fermarsi di qui a poco.
La prima stagione di Loki è ora disponibile su Disney+. Di seguito il trailer ufficiale: