Siamo di nuovo qui, con un’altra lista di fine anno, stavolta tocca ai fumetti che abbiamo preferito nel corso del 2020. Purtroppo, a differenza delle serie tv, il Covid ha pesantemente colpito la produzione di fumetti e la loro uscita sia in USA che in Italia.
Negli USA, specialmente durante il periodo primaverile, si sono riscontrati non pochi problemi, uno tra tutti la chiusura dei negozi. Da non sottovalutare anche i diversi problemi del distributore monopolista (Diamond) che ha portato quindi ritardi su numerosi progetti proprio mentre alcune case stavano mettendo i semi di grandi eventi come il seguito di Dark Nights Metal in DC Comics e Empyre in Marvel Comics, che inevitabilmente sono slittati cambiando in gran parte i piani per il 2020. Se per la casa delle Idee presto si ha avuto un riassestamento, per DC Comics non si può dire lo stesso. La casa è quella che ha sofferto di più anche a causa dell’abbandono di Dan Didio dal ruolo di editor in chief.
Il 2020 di Marvel Comics, si è rivelato meno problematico seppur caotico nella gestione dell’importante evento di Avengers e Fantastici 4: Empyre, che era atteso per il periodo di esplosione della pandemia. Per quello che riguarda la line up di testate, è stata confermata l’ottima tenuta di progetti come The Immortal Hulk di Al Ewing che è anche stato affiancato da un one shot particolarmente interessante; si è confermata la solidità anche nella fase 2 e la bontà di idee e gestione programmatica del crossover “X of Swords” per il progetto “X-Men” di Jonathan Hickman e, ultimo ma non per importanza, ha visto la giusta consacrazione la run Daredevil di Chip Zdarsky e Marco Checchetto. Tra le sorprese di questo 2020 in Marvel va annoverato anche il Dottor Destino di Christopher Cantwell, che ha poi continuato il trend positivo passando su Iron Man dopo l’alquanto altalenante gestione di Dan Slott e Al Ewing sorprende anche nel ruolo di scrittore dei più sconclusionati e potenti Guardiani della Galassia che si siano mai letti (Marvel Boy, Rocket, Groot, Nova, Phyla Vell, Hercules e Moondragon)e anche come gestore dell’imponente Empyre.
Per quanto riguarda il franchise di Guerre Stellari, uno dei più promettenti, ha visto Charles Soule essere promosso ad autore di Star Wars, confermando nuovamente che l’autore ha trovato la sua dimensione proprio nella scrittura. Soule continua così con la stessa formula della serie dedicata al signore oscuro dei Sith, inserendo nuovi personaggi ed espandendo il mito non solo attraverso i protagonisti classici ma aggiungendo sempre più personaggi che arricchiscono il già vasto universo. A sostituire Soule sulla serie di Darth Vader arriva invece Greg Pak e il rinnovato interesse per i cacciatori di taglie ci porta persino a leggere Star Wars: Bounty Hunters di Ethan Sacks e Paolo Villanelli, insomma, su questo versante il Covid sembra aver impattato davvero poco.
DC Comics si trova a dover non solo rivedere i progetti inerenti alla gestione di tutti gli spin off e one shot dedicati a Dark Nights: Death Metal, che però vedono anche alcuni piccoli titoli sorprendenti come Tales from the Dark Multiverse: Crisis on Infinite Earths. Sulla lineup delle testate sorprende in positivo l’arrivo del sostituito di Tom King su Batman, James Tynion IV che crea nuovi personaggi e ridà una dimensione più street al Cavaliere Oscuro. Peter Tomasi torna invece su Detective Comics e scrive nuovamente delle dinamiche che tanto hanno fatto notare l’autore su Batman & Robin nel New 52. Continua a convincere l’approccio di Brian Michael Bendis su Superman e specialmente Action Comics, dando anche una bella rinfrescata giovanile alla Legione dei Supereroi e confermando come il cambio d’aria abbia fatto bene allo scrittore che scrive esattamente quello che dovrebbe fare: prodotti per tutti senza dover tenere conto degli eccessivi inghippi extra serie. Si conferma poi ottima la gestione anche di Green Lantern Season Two di Grant Morrison e Liam Sharp miete consensi di pubblico e critica, dopo la già interessante Season One e l’intermezzo dedicato a Blackstars. Tom Taylor dopo un periodo fuori dalle scene si riconferma portatore di novità con il rilancio in 12 numeri della Suicide Squad e il seguito di DCeased e sembra pronto ad imbracciare nuovamente la maturità con Hellblazer: Rise and Fall. Insomma possiamo dire che come per la Marvel, nel lato major si confermano i solito nomi essere i grandi propulsori per un settore che è stato decisamente colpito dal Covid e che si sta riprendendo solo grazie alle librerie, sempre di più punto focale di molte iniziative.
Non possiamo non parlare di DC Black Label, risposta della DC a chi chiedeva storie più mature con libertà sui propri personaggi e che si arricchisce di storie per tutti: da un insolito fumetto post apocalittico con Wonder Woman: Dead Earth di Daniel Warren Johnson, il seguito di Batman The Dark Knight III: Master Race di Frank Miller ossia The Golden Child, perfetta parabola che racconta l’America di oggi attraverso il nuovo Batman di quell’universo: Carrie Kelly. DC Black Label si arricchisce in questo 2020 di titoli interessanti come The Question: The Deaths of Vic Sage, Strange Adventures e anche il Sandman Universe (di cui un titolo recente rientra anche tra i migliori titoli dell’anno). Trovano posto sotto questa nuova etichetta nel 2020 anche titoli fantasy come The Last God e titoli horror sotto la Joe Hill Presents Hill House Comics, ci sentiamo di citare e consigliare soprattutto The Dollhouse Family di Mike Carey, che purtroppo non siamo riusciti a far rientrare tra i migliori titoli del 2020.
In Italia, con la cancellazione di qualsiasi evento a tema fumetto da febbraio, molti editori italiani si sono ritrovati a dover rimandare presentazioni ed annunci di novità sia di fumetti esteri, come il lancio DC Comics per Panini Comics, sia nazionali, come il nuovo fumetto di Alessandro Bilotta. In Italia abbiamo avuto per fortuna numerose uscite che hanno suscitato interesse, alcuni li ritroverete in questa lista come: “Aldobrando” di Gipi e “Scheletri” di Zerocalcare, mentre altri sfortunatamente non ce l’hanno fatta ma li segnaliamo qua come “Graveyard Kids”, “La terra, il cielo, i corvi” di Teresa Radice e Stefano Turconi.
Nei mesi primaverili ed estivi abbiamo avuto vuoti di novità e quindi solamente ristampe di grandi classici e novità rimaste dal 2019 e in seguito qualche disparata novità da oltreoceano che ha potuto riempire i mesi finali del 2020. Potete dunque capire la difficoltà di redigere una classifica del genere. Dopo tutte queste fatiche direi che possiamo passare alla lista vera e propria.
17 Anni
Uscito il 12 Febbraio per JPOP, il manga, raccolto in un cofanetto contenente i 4 volumi, racconta un fatto realmente accaduto in Giappone. Nel manga, seguiamo Hiroki Marukakawa e Takahashi, che si ritrovano a far parte di una gang guidata dal teppista Miyamoto. I due si troveranno così coinvolti in vari atti violenti che inizierà con il rapimento e lo stupro di Sachiko, una loro coetanea. Seiji Fujii e Yoji Kamata ripercorrono il fatto di cronaca nera che scosse il Giappone nel 1988 e che vide, in maniera similare a quanto appare nel fumetto, un gruppo di giovani ragazzi rapire e seviziare una loro coetanea. Nel fumetto seguiamo principalmente tre linee narrative, quella della ragazza rapita, quella della sorella Miki che ne va alla ricerca e quella delle indagini della polizia. Il fumetto ci ha colpito tantissimo, soprattutto perché ogni pagina è un colpo al cuore del lettore, soprattutto nel finale che rappresenta la vita e rispecchia la storia reale, seppur con qualche risvolto più “sereno” per la ragazza. Possiamo solo ringraziare che Fuji e Kamata non prendano completamente il fatto di cronaca, ma ci si ispirino solamente; vedere davvero la realtà di quei tremendi eventi, che ci viene raccontata negli editoriali, è terribile e straziante e il fumetto è già di per sé un viaggio oscuro.
Arcadia Vol.1 Mad World di Marco B. Bucci e Jacopo Camagni
Il nuovo ciclo di Nomen Omen alza decisamente l’asticella: cambio di nome, cambio di ambientazione, inversione nei colori e un grande punto interrogativo: ora che l’isola di Manhattan non esiste più, ed al suo posto, invisibile agli occhi dei mortali, si erge Arcadia, il regno di tutte le storie, un luogo in cui Tempo e Spazio hanno nuovi significati, che fine ha fatto Becky Kumar? Lo scopriamo in questo primo volume del nuovo corso di Nomen Omen, che ci mostra un nuovo mondo fatto di storie, coloratissimo, in cui si sono ribaltati diversi ruoli che abbiamo conosciuto nei primi tre volumi; la metanarrazione, già cardine del primo ciclo, diventa assoluta protagonista di questa “Fase 2” di Nomen Omen, aprendo un ciclo assolutamente imperdibile e consigliatissimo!
Aldobrando di Gipi e Luigi Critone
Nuovo fumetto di Gipi per Coconino press, stavolta il fumettista vincitore del premio strega viene affiancato dal disegnatore Luigi Critone per un’avventura di formazione fantasy ambientata in un tempo lontano. Nel fumetto seguiamo Aldobrando, un giovane scudiero cresciuto da uno strego che deve sopravvivere e crescere in un mondo terribile e crudo, dove non vi è posto per la lealtà e la giustizia di cui si fa promotore il giovane scudiero. Il personaggio nella sua ingenuità si scontrerà con questa situazione e crescerà anche grazie alle esperienze che farà alla corte del Re delle Due Fontane dove conoscerà anche l’amore. Gipi torna a raccontare quello in cui è sempre stato bravo: una storia di formazione. I disegni sono affidati al bravissimo Luigi Critone, poco conosciuto in Italia ma che in Francia, dove il fumetto è stato originariamente pubblicato è una vera e propria star. Aldobrando non è solo un fumetto è anche un’estensione del mondo creato da Gipi con il suo gioco da tavolo Bruti, rendendo l’operazione di Bruti anche una fonte interessante per numerose altre storie in futuro.
Berlin di Jason Lutes
Finalmente raccolta in un’unica soluzione la trilogia di Jason Lutes uscita per Coconino Press. Il fumetto è ambientato nella Berlino della Repubblica di Weimar e usa la storia d’amore tra un giornalista e una giovane artista per raccontare la Germania di quegli anni oltre che la stessa città che dà il nome alla trilogia. Nel fumetto seguiamo Kurt Severing, giornalista deluso dalla vita e in crisi nera, la sua storia d’amore con l’aspirante artista, Marthe Müller e dei loro amici comuni mentre ormai (siamo nel 1933) la repubblica sta giungendo al termine con l’ascesa di Adolf Hitler e del suo partito. Il fumetto storico di Lutes, intreccia storie reali ed altre di finzione in un contesto storico difficile che presto sarebbe passato alla storia come uno dei momenti più duri e oscuri della Germania. L’autore riesce ad inserire le vite dei suoi personaggi nella storia reale con grande cura e ricercatezza storica, raccontando le contraddizioni di questa Germania lontana ma che mai dovremo dimenticare. Consigliamo di recuperarlo ora che è disponibile in un’edizione unica.
Bowie: Stardust, Rayguns e Moonage Daydreams
Nello stesso anno di uscita del film dedicato a David Bowie, esce Bowie: Stardust, Rayguns e Moonage Daydreams di Mike Allred e Laura Allred, graphic novel che racconta l’ascesa e la consacrazione del mito e sopratutto del personaggio più famoso di Bowie: Ziggy Stardust. Il volume segue la storia di David Bowie dall’anonimato alla fama mondiale. Attraverso il racconto dell’ascesa di Bowie, vedremo tutte le contaminazioni che hanno illuminato il percorso che ha visto David Jones diventare un’icona mondiale grazie al suo Ziggy Stardust and the Spiders From Mars. Come se non bastasse attraverso il cambiamento che Ziggy porta all’uomo Bowie, vediamo anche l’effetto che ha sulla popolazione mondiale e sulla cultura pop, e di come questa abbia segnato il creatore di questo volume, Mike Allred. Il fumetto può sembrare non particolarmente originale, ma di fatto funziona, soprattutto grazie a come il disegnatore gestisce l’intero intreccio utilizzando i punti fermi della performance per collegarsi agli eventi che hanno reso grande Bowie e la sua band. Nel fumetto quello che davvero sorprende non è la storia della grande rockstar, ma il tratto e lo stile di Allred. Sicuramente tante cose sono rimaste del Bowie cantante e questo fumetto le celebra splendidamente riuscendo anche ad essere una cosa a sé stante.